Fonte : www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Portare a Salerno uno spettacolo dal titolo "Da grande voglio fare il Sindaco", in una città dove il sindaco è il più amato d'Italia, è stato una bella sfida per Lino D'Angiò, il comico napoletano che, con bravura, simpatia e battute intelligenti, ha decretato il successo pieno della serata. In verità il simpatico attore per i sindaci ha avuto sempre un debole. Famose sono le sue imitazioni di quelli passati della città partenopea, da Antonio Bassolino, ancora risuona il tormentone della la sua "e" aperta, a quella di Rosa Russo Iervolino, dalla voce querula e petulante , ma anche l'attuale De Magistris, altrimenti ed affettuosamente detto, "Gigino", con la fissa del lungomare liberato, non sfugge all'ironia dell'artista. Ora a questi va ad aggiungersi, simpaticamente, anche quella di Vincenzo De Luca, il Sindaco di Salerno, che parla a denti stretti e tira su il fiato con l'inconfondibile risucchio. Un successo annunciato, quello di D'Angiò, al Delle arti di Salerno, che ha tutto per piacere e perfino il cognome "D'Angiò", breve, arrotondato e con accento finale, mette brio.
Ed allegria è stata per il folto pubblico, che ha potuto finalmente gustare le gag dal vivo di quell'artista che di audience televisiva se ne intende e che ora spopola, soprattutto per i giovani, anche sul web, con il suo quotidiano ed ironico telegiornale.
La storia artistica di Lino D'Angiò prende visibilità, presso il vasto pubblico, con "TeleGaribaldi", la trasmissione cult della Campania, tenuta dal 1996 al 1998 in coppia con Alan De Luca, su Teleoggi-Canale 9, un programma che ha lanciato diversi comici napoletani, tra cui Biagio Izzo, Rosalia Porcaro, I Ditelo voi, Alessandro Siani e Rosaria De Cicco, tra l'altro presente in sala.
"Da grande voglio fare il sindaco" è uno spettacolo che Lino D'Angiò ha scritto assieme a Maurizio De Angelis, osservando e accuratamente bilanciando i tempi della comicità, infatti la rappresentazione si divide in una presentazione iniziale che al Delle Arti, a farla, è stata proprio Rosaria De Cicco, amica di vecchia data, oltre che di comicità di Lino, per continuare con due pause musicali e due interventi di comici emergenti. Per moltiplicare, poi, i personaggi da interpretare e per dare sfondo alla scena, altrimenti scarna, si è fatto aiutare da più video. Così lo spettacolo è un capiente contenitore, dal quale fuoriescono, come da un cilindro, uno dietro l'altro, cantanti, attori, calciatori, politici e persone comuni come "Giggino", il guardiamacchine che si differenzia dal parcheggiatore, perché lui le macchine le guarda e non le parcheggia, per proseguire con le imitazioni perfette di quasi tutti i cantanti: Vasco Rossi, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Ornella Vanoni, Renato Zero, Adriano Celentano, Enrico Ruggeri, Julio Iglesias, Riccardo Cocciante, Toto Cutugno, Mario Merola, Renzo Arbore, ma anche di Maradona, Gianni Minà, Bruno Vespa, Corrado, Mike Buongiorno, Alberto Sordi. Tra i nomi della lunga lista, inevitabile anche le imitazioni di Berlusconi e Bossi, i politici che più lanciano l'assist ai comici e Lino D'Angiò non è da meno, ma è altresì divertente l'ironia spalmata sui simboli di alcune liste presentate per le prossime elezioni. Canta, racconta barzellette, fa digressioni comiche al momento, prendendo di mira benevolmente anche il pubblico. Insomma, D'Angiò è come il Vesuvio in eruzione, un talento naturale, un comico di scuola napoletana, dove a furoreggiare erano Totò, Peppino, Taranto, per citarne alcuni. Sincronicamente dialoga con i video proiettati alle sue spalle e in uno di essi appare, attesissimo dal pubblico, il sindaco Vincenzo De Luca-D'angiò. Molto gradita è la sua imitazione, dove puntualizza, simpaticamente, le fissazioni del primo cittadino di Salerno, ovvero le luci d'artista e la raccolta differenziata. La presa in giro è piacevole, elegante, mai villana e ciò non per piaggeria nei riguardi del pubblico salernitano, che per altro ha molto apprezzato la performance, ma perché a Lino D'Angiò veramente piace il sindaco De Luca. Si giunge, così, amenamente nel finale, avendo gustato per oltre due ore l'autentica comicità, quella che diverte, ma fa anche pensare e prima che termini del tutto lo spettacolo, Lino D'angiò regala alla platea il talento e la versatilità della sua voce. In un silenzio improvvisamente rarefatto, non un respiro in più, né un colpo di tosse e né uno squillo sfuggito al silenziatore, si levano magicamente le voci degli indimenticati Eduardo, Pupella Maggio, del Ninnillo di "Natale in casa Cupiello" e di Massimo Troisi, scesi magicamente tra il pubblico, il viso protetto da una bianca maschera e animati dalla voce eccezionale dell'attore, per brevi momenti, che peccato, è stato come se non se ne fossero mai andati e brividi, brividi nel ritrovarli accanto.
L'intervista
D) Se da grande dovesse fare davvero il Sindaco a quale modello s'ispirerebbe?
R) Non m'ispirerei ad un solo modello, ma metterei insieme tutti i sindaci da me imitati. Certo il rischio è che ne verrebbe fuori un mostro.
D) Che cosa ha significato Telegaribaldi nella sua carriera?
R) Ha avuto un ruolo molto importante, mi ha dato visibilità e mi sono anche molto divertito nel parteciparvi. Telegaribaldi si basava su di una comicità popolare ma mai volgare, perciò piaceva tanto a tutti.
D) Il sodalizio artistico con Alan De Luca ha riscosso risate e simpatie tra il pubblico. C'è possibilità che si riformi la coppia ?
R) Non credo, abbiamo intrapreso strade diverse, potrebbe unirci solo Telegaribaldi, con Alan mi divertirebbe ancora.
D) Le piacerebbe se il suo TG satirico "StraNordinaria" diventasse una striscia di successo sulle reti nazionali?
R) E beh, certo, ma anche "StraNordinaria" ha pubblico e seguaci in tv e in rete gratificante, ma poi, già così, assemblare ogni giorno le notizie da mandare in onda, è un bell'impegno. Ogni sera, cerco e leggo una quantità di comunicati per poi scrivere e commentare con ironia il giorno dopo. Una lotta con il tempo, mi sono complicato da solo la vita, ma va bene così.
D) Che cosa pensa del gruppo dei nuovi comici di Made in Sud?
R) Che sono tutti molto, bravi divertenti ed immediati, tutte qualità indispensabili per far presa sul pubblico.
D) Un suo pregio
R) Sono poco propenso ai compromessi
D) Un suo difetto
R) Appunto... sono poco propenso ai compromessi
Maria Serritiello
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