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lunedì 22 luglio 2024

“I Concerti di Villa Guariglia”, 27 esima edizione omaggia Enrico Parrilli


 Fonte: www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

 

A 10 anni dalla morte, l’edizione 27esima dei Concerti di Villa Guariglia, creati e voluti da Antonia Wilburger, con tenacia tutta teutonica e nel segno dell’amore, che le appartiene di diritto, ha voluto omaggiare il musicista salernitano Enrico Parrilli. Nessuno dei tanti strumantisi di valore, esistenti del nostro territorio, tanto da far annoverare la scuola di Jazz Salernitano la migliore in campo nazionale, aveva preso prima d’ora l’iniziativa

E siamo a mercoledì 17 luglio, a Raito, nella Villa Guariglia, l’incantevole luogo, posizionato nella parte iniziale e più panoramica della divina costiera là ci sarà il tributo, il giornalista Carlo Pecoraro, il traghettatore.

Enrico Parrilli

Nato nel 1927, è stato uno dei più noti ed il migliore jazzista salernitano, il papà morale di tutti i gruppi musicali, formatisi negli anni ’60 e ’70 in città e provincia, che come ci dirà Tony Borlotti, nel suo libro di ricerca “60’s Salerno Beat Resurrection- Complessi salernitani degli anni Sessanta”, sono stati più di 300. La sua carriera ha un inizio esponenziale, quando trova sulla sua strada, a 16 anni, siamo nel 1943, le truppe angloamericane sbarcate a Paestum, apprende, così, l’allegria dello swing, grazie ai V-Disc, i dischi della vittoria ricevuti in dote dalle truppe angloamericane. È la folgorazione! Ascolta, studia, impara con caparbietà, tanto da essere notato da alcuni soldati a Curti, di Giffoni Valle Piana, dove si trovava sfollato con la sua famiglia, questi riconoscendogli talento lo vollero come pianista nelle feste organizzate a Salerno per gli ufficiali e la sua paga era proprio un V-Disc.

Passano gli anni, gira il mondo con il grande Bruno Venturini, la possente voce del nostro territorio, conquista ben due edizioni della leggendaria “Coppa Vaccaro”, istituita dal Circolo Napoletano del Jazz, anno 1959 e l’anno dopo, con l’amico sassofonista Mario Schiano e l’Accademic quintet, così composto: Enrico Parrilli al vibrafono, Achille Guglielmi al pianoforte, Franco Serino alla batteria, Vittorio Liguori al violoncello. Successivamente un incontro alla N.A.T.O, con Dave Brubeck, a Montreaux con Oscar Peterson per giungere al concerto di Salerno, al fianco di Romano Mussolini e Tony Scott. Una vita dedicata alla musica ed essere sempre sulla scena da protagonista, vuoi per l’amato jazz, vuoi per essere il re delle serate salernitane con il suo complesso i “G-Men e poi gli incontri con i più valenti musicisti dell’epoca, sono memorabili, come lo è la capacità irresistibile, di comunicatore. Tutti, per questo, l’hanno amato, riconoscendolo come insostituibile maestro e quando, nel 2014, è scomparso, ogni musicista della nostra terra si è sentito orfano, forse è questa la ragione del tanto tempo trascorso per giungere a Villa Guariglia all’interno della prestigiosa kermesse ed a “Ricordando un maestro di swing”. Per lui mercoledì 17 luglio, davanti allo scenario della natura sovrabbondante di Villa Guariglia, ha suonato l’ultima formazione:

Antonio Cavaliere, pianoforte

Rino Angrisani, contrabasso

Miki Serlenga, sassofono,

Enzo Negro, batteria.  

Sul finale, ad omaggiare affettuosamente il Maestro, vivo nel ricordo, si è avvicendata la “bella gioventù” musicale della nostra terra: Enzo Negro, batteria; Leo Aniceto, piano; Carmine Viscido, contrabasso; Enrico di Marino, chitarra/ voce; Gerry Popolo, sax tenore.

La musica si diffonde e si espande nei ricordi dei presenti, nelle emozioni trascorse, che, al tocco magico degli strumenti, si presentano intatte così come sono state vissute.

Che serata magnifica, di quelle che si riescono a combinare, solo per il talento innato e coltivato di musicisti che, nel segno di un grande, hanno dato spettacolo in maniera elegante e sentimentale

Villa Guariglia è alle nostre spalle, si chiude e Night and Day, note nella mente, accompagnano all’uscita. Musica, quella, che faceva incontrare, parlare, innamorare gli umani. Che nostalgia!

Maria Serritiello

www.lapilli.eu

 

 











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