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sabato 11 novembre 2023

Al Teatro del Giullare, il 10 Novembre, è andata in scena la poesia di Claudio Tortora e Giovanni Caputo, con Renata Tafuri.

 


Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

Uno spettacolo speciale, ieri sera,10 novembre, al Teatro del Giullare, il primo dei tre in tournée, nei teatri Salernitani: Arbostella, Ghirelli e Delle Arti, organizzati dal duo, per l'occasione, Tortora-Caputo. Dolcissima rappresentazione perché a recitare è stato il cuore dei due protagonisti con poesie dedicate   all'amore, quello universale! Si sono presentati in scena come due scolaretti, emozionati come al loro primo giorno di scuola, eppure stiamo parlando di Claudio Tortora, il patron del Premio Charlot, per riassumere la sua luminosa carriera di uomo di spettacolo e di Giovanni Caputo trent'anni di teatro, spesi in quello popolare Salernitano, per intenderci, dei gloriosi Sandro Nisivoccia e Regina Senatore. Il teatro per chi lo ama e lo amerà sempre, questo è l'effetto che fa e l'emozione la si leggeva sui loro volti e nelle loro voci. Eleganti nel puntuale completo nero, il rosso della sciarpa di Tortora e del fazzoletto nel taschino di Caputo ci lanciano messaggi subliminali, riconducibili alla loro passione per lo spettacolo teatrale, quello che fa pulsare il sangue nelle vene, una meravigliosa sensazione!

Ed ecco buio in sala ed il recital dei due consumati uomini di teatro ha inizio con musica, luci, video e loro poesie, che hanno letteralmente incantato il pubblico, accorso numeroso, per non perdersi lo spettacolo dei sentimenti ed in verità sono stati esaltati tutti: la famiglia, il mare, la vecchiaia, la città natia, la luna, la pace, i nipoti, ed anche uno sguardo sulla propria fine e l’andar nell’aldilà. Una carrellata di buoni sentimenti capace, di regalarci una pausa all’andar veloce dei nostri giorni.

Il duo nell'allestire lo spettacolo ha previsto uno spaccato di gentilezza con la presenza dell'artista Renata Tafuri, che ha impreziosito, la lettura con l’ armonia, la gentilezza e l' amorevolezza, il recital.

Una serata magica, incantevole, dunque, attraverso il delicato progetto, riservato interamente ai versi recitati, un genere trascurato da sempre dal mondo dello spettacolo, Per un’ora circa, siamo stati fuori da questo pozzo mondo che si è allontanato spregevolmente dal comandamento del cuore, l'unico in grado di abbracciarci tutti senza inesistenti distinzioni.

Grazie "ragazzi " per aver pensato a raccogliere, in teatro, i fogli della vostra creatività ed a regalarci una pausa di puro piacere come solo la poesia sa fare.

Maria Serritiello

www.lapilli.eu

 

Regia Antonello Ronga

Luci Virna Prescenzo

Musica Marcello Ferrante

            Claudio Tortora



 



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