Il
prossimo 28 marzo, Don Benedetto D’Arminio compirà 90 anni, 40 di essi trascorsi nella Parrocchia di San Paolo Apostolo di Salerno, terzo parroco, nell’ordine, dalla
fondazione della chiesa. Si comprende bene, quanto i fedeli di questa vasta
zona della città siano affezionati al loro anziano parroco, anche se non lo è
più.
Don
Benedetto D’Arminio nasce a Montecorvino Rovella il 28 marzo 1933 dove frequenta le scuole
statali fino alle medie per poi entrare nel Seminario di Salerno, dove
frequenta il ginnasio e completa gli studi classici e teologici.
Successivamente consegue la
licenza in Teologia
Pastorale alla Pontificia Università Antonianum di Roma
e la
laurea in Pedagogia
ad indirizzo
socio-pedagogico presso l’Università di
Cassino. Per diciotto anni è stato
Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, sia nel Settore Catechesi, sia nel Settore
dell’Insegnamento della Religione cattolica. Ha insegnato Storia e Filosofia al
Liceo del Seminario diocesano e Psicologia della Religione presso l’Istituto Superiore
di Scienze Religiose in Salerno. Nel maggio del 1995 viene nominato da papa
Giovanni Paolo II cappellano di Sua Santità. Il 20 Aprile 1958, viene Ordinato
Sacerdote e svolge una proficua attività pastorale nelle frazioni alte di
Giffoni Valle Piana, come parroco e Rettore del Santuario Maria SS. Di Carbonara.
Il 1° settembre 2013 offre il suo servizio pastorale alla parrocchia Gesù
Risorto di Salerno fino al 1° aprile 2014, in seguito viene nominato vice priore della Chiesa Maria SS.ma del Carmine a Salerno e dal 31
marzo 2017 al 31 maggio 2020 è stato Rettore del Santuario Maria SS. Del
Carmine di Salerno, dove attualmente è Vice Rettore.
Quando Don Benedetto
D’Arminio fu nominato parroco della Chiesa
di San Paolo Apostolo nel quartiere e nella comunità le problematiche
presenti erano numerose e di svariata natura, non da ultima la scarsa coesione
tra gli abitanti che si erano insediati di recente nella zona e dunque non
riuscivano ad aggregarsi. Anche l’aspetto estetico del quartiere e della chiesa
erano molto “diversi” da come si presentano oggi, per non dire delle condizioni
in cui don Benedetto trovò la Chiesa al suo arrivo è che solo grazie al suo impegno, alla sua dedizione ed
alla sua caparbietà, oggi la Chiesa è davvero bella sia esteticamente che
spiritualmente e risponde appieno all’esortazione del Santo Padre che “invita i
cristiani ad essere uniti non secondo il disegno umano, ma grazie
all’intervento dello Spirito Santo; ad essere un popolo nella continua ricerca
dell'armonia e non dell’uniformità”.
Sono passati esattamente
10 anni da quando don Benedetto ha lasciato la parrocchia San Paolo, ma il
legame con la sua chiesa-famiglia non si è mai interrotto. Le speranze dei suoi
ex-parrocchiani non sono state disattese, don Benedetto non ha dimenticato
nessuno dei suoi figli e ogni volta che ha la possibilità di ricordarli lo fa
con immutato affetto. Tuttavia, ciò
che ci meraviglia, non è
tanto l'inscindibilità del
legame con i
suoi ex-parrocchiani quanto la
capacità del Don di continuare ad accrescere il numero di fedeli anche nel
Santuario della Madonna del Carmine, dove a tutt'oggi svolge la sua missione. In
questo lasso di tempo don Benedetto, sia come rettore che come vice, è riuscito
con le sue omelie, con la sua
disponibilità, con il suo
sorriso ad instaurare
un altrettanto inscindibile
rapporto affettuoso con tutti coloro che frequentano il Santuario. Grazie alla sua
lunga esperienza (tra meno di un mese saranno 65 gli anni di sacerdozio) Mons. D'Arminio
ha saputo costruire un rapporto di massima collaborazione con tutti: in primis con
gli altri sacerdoti che lo hanno affiancato, con l'attuale rettore don Biagio
Napoletano, con i ministri straordinari, con i sacristi, con i chierichetti,
ottima intesa c'è anche con il Priore dott. Califano con i terziari, con i
confratelli e le consorelle dell'arciconfraternita, un legame particolare, di
completa sintonia, c'è infine con i
maestri che quotidianamente si alternano all'organo per animare insieme al coro
le sue funzioni. Tutti hanno imparato ad apprezzarlo e
tutti, in occasione del
suo compleanno, desiderano stargli
vicino per manifestargli l'affetto
e la gratitudine
che gli sono
dovuti. Ad un
sacerdote davvero speciale, un
uomo che ha realmente donato tutta la sua vita per la collettività, un padre amorevole
per tutti i suoi figli, un amico sincero, non possiamo che esprimere i più
fervidi auguri di lunga vita.
Buon compleanno don
Benedetto
Maria
Serritiello
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