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venerdì 2 dicembre 2022

Casamicciola vicina al mio cuore di Maria Serritiello

 



di Maria Serritiello

Così vorrò ricordarti, mia cara e sfortunata Casamicciola, ciò che vedo nei filmati televisivi non mi appartiene Per otto anni ho trascorso serenamente l'estate e  condiviso  momenti spensierati ed altri meno.

Nel 2017 il terremoto, per esempio, a farmi ricordare ciò che mi diceva nonna Carmela: <è un'isola ballerina.>

Il monte Pomeo, il passeggio panoramico di chi in vacanza è in cerca di spazialità e bellezza, ha tradito nel sonno, sabato scorso, chi è nato in questa meravigliosa isola ed ama starci.

Un intero costone si è staccato dalla cima ed è precipitato su  tutto ciò che si è parato dinanzi, nel mentre raggiungeva il mare. La pioggia caduta è stata tanta, oltre 140 mm di pioggia in 24 ore

Le vittime sono 12 e lo strazio è tanto, intere famiglie sono state spazzate via come  macigni roteanti, alberi sradicati, mezzi ammaccati e case in frantumo. Il fango fa da padrone in tutto l'isola sicché i bei colori del luogo, una tavolozza  colorata, cede il posto al solo  colore grigio. Il cielo è carico di pioggia e né vuole dar tregua per questo fine settimana. 1000 e più sfollati si accingono a lasciare ciò che resta delle loro case, in  un esodo biblico per trasferirsi in strutture, lasciate da poco, sebbene il terremoto risale al 2017.

Di veloce sull'isola sono solamente i terremoti o le frane e non perché i casamicciolesi, attendono la manna dal cielo, per come stanno spalando il fango, assieme al movimento spontaneo di giovani volontari, studenti e non,  riunitisi con un messaggi su wz, rendono l'idea che vogliono tornare al più presto alla normalità, se normalità si può dire, dopo quest'immane tragedia ed i tristi lutti.

Eppure da poco, gli sfollati del terremoto del 2017 erano ritornati nelle loro case, gli amici che ho frequentato, nel mio soggiorno sull'isola, li ritrovavo felici su fb, nelle loro case, tra fiori e limoni, io che li avevo visti tristi e depressi nel mio stesso albergo,  che gli si  ripropone nuovamente la stessa sciagurata situazione. Non è certo confortevole vivere ammassati in camere d'albergo, privati delle proprie cose, dei propri animali di compagnia, delle calde atmosfere delle loro case. E fra poco è Natale!

Vi ricordo tutti cari amici di quei giorni, Liliana, Rosa, assieme alle maestranze dell'Hotel Elma, Gina, Angelo, Ciro, Maria, Blanca, Roberto, Lucia, Francesca, Giovanni ed altri di cui ricordo i volti ma non i nomi.

Ricordo il corso principale, le strade, sempre piene di verde, il vicolo Morgese, abbellito da quadri, la signora che vendeva specialità locali ed in particolare il rucolino, il bar Calise e la chiesa attigua, per una breve preghiera, che concludeva la mia passeggiata. Dimenticavo, il rito del lunedì, il mercato, io che nella mia città non ne frequento, a Casamicciola mi piaceva tanto fare affari.

Così se fermo il pensiero e le dita che tastano il computer, ecco, sono in mezzo a voi,  perché Casamicciola, per come mi ha accolta, é vicina al mio cuore

Maria Serritiello






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