Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
“Stessa
stella” con Pasquale Palma e Gennaro Scarpato,
è una sit-comedy, scritta da entrambi, portata in scena al Teatro Ridotto di Salerno, al fine di andare oltre le gag, gli sketch e i
personaggi a raffica, come Bimbominkia, Vivo
D’Angelo, Eddy Scampia per Pasquale
Palma interpretati, nei vari anni della trasmissione televisiva di successo “Made in Sud” e la bravura di Gennaro Scarpato, attore e scrittore e
uno dei tre Malincomici, che già
s’impose all’età di 14 anni in tv a Festa
Italiana, una trasmissione su Rai1 del 2009, presentata da Caterina Balivo.
Giovani e napoletani
entrambi tentano e fanno bene a crearsi un vestito attoriale nuovo, sì da
lasciare un segno deciso. Diciamo, un salto di qualità, che ci sta tutto, con
il genere rappresentato: sit-comedy, nota anche come commedia cittadina,
un genere del teatro moderno, tratto dall’antichità inglese. Palma non ha
snaturata la verve comica, la dialettica a mitraglia, la naturale padronanza
della scena e la sfrontata voglia coraggiosa di metterci la faccia e sfidare
così il pubblico a tributargli gli applausi, che merita, ma potevano anche non
essere scontati. Applausi sinceri, dunque, calorosi e frequenti. Due attori,
rivelatisi bravi, tanto da far dimenticare, senza spocchia, i personaggi con
cui hanno iniziato, abili a presentare una creatura agile, leggera, gioiosa,
dal risultato incerto fino alla fine, quale la “Stessa Stella”. In un mini
locale, essenzialmente addobbato, si svolge il tutto, l’amico di Palma,
proprietario e sposo il giorno dopo, vive la vigilia in tranquillità e non sa
che fra poco gli cadrà il mondo addosso perché gli piomba in casa Pasquale, con
la sua infelicità, essendo stato lasciato dalla fidanzata e la domanda che gli
pone secca, come può sposarsi se lui, suo amico, soffre. Due tempi nel quali si
affrontano tematiche quale l’amore, la felicità e l’amicizia avvertita come
sacrificio e condivisione totale. Il
finale imprevedibile ci sta e ci piace pensare che Palma e Scarpato proseguano
su questa strada di qualità, sia per come si sono espressi, sia per la
scrittura leggera ma di contenuto.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu
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