del 7 ottobre 2015
di Maria Serritiello
Un buon biglietto di presentazione per la Caffetterie di Daniela ed Umberto, inaugurata da poco, in Via Torretta 24, a Salerno, aver ospitato il pronipote di Auguste Escoffier, re dei cuochi, Carlo. La serata del 28 settembre scorso, sobria ed elegante, come lo è il locale, dove su tutto spicca il bianco nitore dell'arredamento, è stata curata dalla giornalista de "Il Mattino", Luciana Mauro, rappresentante dell’associazione "Scriptorium" di cui è presidente. Presenti tra i tanti invitati anche l'associazione "I nuovi gaudenti", fra l'altro fautori dell'evento, in quanto Carlo Escoffier, e non poteva essere diversamente, è un socio della stessa. Luciana Mauro, con la solita grazia e professionalità che la contraddistingue, ha tratteggiato la figura dell'insigne chef, autore della "Bibbia culinaria "per chi si occupa di cucina ad altissimo livello.
George Auguste Escoffier è considerato il re dei cuochi e l'ambasciatore della cucina francese nel mondo. Di lui diceva Guglielmo II "Io sono imperatore di Germania, tu sei l'imperatore degli chef". Nacque a Villeneuve-Loubet il 28 ottobre del 1846 e morì a Montecarlo nel 1935. Iniziò a lavorare, nella trattoria dello zio a Nizza, all'età di 12 anni per passare a 19 anni al "Petit Moulin Rouge" di Parigi. Nel 1880 divenne Direttore di cucina del Grand Hotel di Monaco del suo amico Cesar Ritz, insieme al quale fondò, agli albori del nuovo secolo, l'Hotel RITZ in Place Vendome, simbolo dell'età felice che fu La Belle Époque. In onore della cantante lirica Nellie Melba crea la "pesca Melba" E' del 1903 la pubblicazione, oltre ai tanti libri già dati alla stampa, de "La Guide Culinarie", lo strumento per eccellenza della cucina, con circa 5000 ricette, libro ancora oggi adottato dagli istituti alberghieri di tutto il mondo. Tra i suoi allievi, come aiuto pasticciere, vi fu il Primo Ministro del Vietnam e poi Presidente Ho Chi Min. Una sua massima, che vale la pena di seguire, è: "La buona cucina è il fondamento di una vera felicità ".
Luciana Mauro, dopo aver tratteggiato l’illustre personaggio, prosegue la serata conversando amabilmente col pronipote di Auguste, Carlo, che vive a Salerno. Apprendiamo così come i rappresentanti della famiglia Escoffier siano giunti in Italia ad opera di Giampietro 'Escoffier, nonno di Carlo, che esperto di illuminazione a gas delle città fu invitato dalle autorità cittadine di Portici, ad offrire la sua competenza. Successivamente Giampietro' Escoffier si trasferisce a Castellammare di Stabia dove nasce Alfonso, padre di Carlo, di Giampiero e di Franco, suoi figli. Papà Alfonso diventa funzionario della Sometra-Atacs a Cava dei Tirreni e fu decorato con Stella al merito del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Mamma Elvira, invece, ha insegnato a Cava chiudendo la carriera come preside alla Scuola Media di Pagani. Il fratello di Carlo, Giampiero è dirigente dell'ufficio turistico di Ischia, mentre Franco ha collaborato con varie testate nazionali, vedi il Roma ed il Mattino, per proseguire come inviato speciale al Gazzettino di Venezia, infine Carlo, l’ospite della serata ha svolto la professione di geometra al GC di Salerno.
La serata si conclude degustando assaggi particolari preparati con maestria da Daniela ed Umberto, innaffiati da ottimi cocktail, tratti dalla succitata "Guide" e a conferma di quanto "il cuoco dei re e re dei cuochi" ci suggerisce “la buona cucina è il fondamento di vera felicità”
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