Fonte:www.lapilli.eu
del 20 Ottobre 2015
di Maria Serritiello
Una serata all’insegna dell’amicizia e dello stare insieme semplicemente, al civico 63 di Via Lungomare Colombo di Salerno. Giovanni Paracuollo, musicista, presidente del Centro Campano di cultura “Luigi Francavilla”e del movimento Città Virtuale sta cercando proseliti e collaboratori per creare un punto d’incontro ove concretizzare gli intenti del suddetto movimento. Il centro campano di cultura dedicato a “Luigi Francavilla” trombettista salernitano, ritenuto da Ennio Moricone, pluripremiato compositore italiano, il più grande trombettista di tutti i tempi, da sempre porta avanti un discorso culturale a largo raggio, comprendendo musica, pittura, poesia, danza, teatro e letteratura. Ed infatti la serata di sabato 17 ottobre è stata allietata dalla musica e dalla bella voce di Maria Buonincontro, dall’arte pittorica di Sabato Catapano e dagli assaggi gustosi e ben preparati dal “Delirium pub”. Dieci le opere in mostra del maestro Sabato Catapano, nativo di Nocera Inferiore, che vanta un curriculum come scenografo di tutto rispetto, per lavori comparsi in RAI, Canale 5 e in vari teatri della capitale e all’estero. Lo stesso Catapano definisce la sua pittura post-moderna, ovvero osservazione della natura selvaggia. Usa per dipingere coltelli, retine di ferro e spatole di varia flessibilità. Ritiene di essersi rifatto alle pitture del Tiepolo e di Giulio Romano. Molti sono stati gli ospiti della serata che non hanno lesinato la loro collaborazione ad un karaoke improvvisato dalla vivace e giovane Martina, in questo senso pregevole l’esibizione dell’arzillo Sabatino De Luca, con una passione smodata per la musica. Nessuna meraviglia, dunque, quando, per imitare il compianto Mario Merola, nel suo cavallo di battaglia “0 zappatore” è apparso col cappello a larghe falde e il classico mantello a ruota. L’appuntamento per il prossimo fine settimana è lo stesso Giovanni Paracuollo a darlo ai presenti che non hanno fatto mancare la loro promessa di esserci ancora.
Maria Serritiello
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