di Maria Serritiello
Sette giorni per parlare di libri, ma anche di arte, di musica e celebrare dibattiti al Festival Salerno Letteratura dal 22 al 28 giugno. Un'intera settimana spalmata nel centro storico della città, che lo racchiude come perla in un'ostrica. Un vasto programma, iniziato con la prolusione di Ermanno Rea, giornalista e scrittore italiano, per continuare nei giorni successivi con serrati appuntamenti ad iniziare dalle 9,30 di ogni giorno per terminare oltre le 24,00. I luoghi d'incontro vanno dal Tempio di Pomona al Salone Bottiglieri di Palazzo Sant'Agostino, dal cortile esterno del Museo Archeologico, al Palazzo Fruscione, che con il suo Largo San Pietro a Corte dinanzi e' la roccaforte del "noir" ed ancora dalla Pinacoteca Provinciale, all'Arco Catalano, per concludere a Largo Barbuti. Molti i personaggi di rilievo, una significativa campionatura di quanto di meglio c'è in Italia e fuori, nel campo editoriale. Un appuntamento imperdibile il Festival Salerno Letteratura, alla sua seconda edizione, per chiunque voglia tenersi aggiornato nel campo della cultura. Una novità interessante di questa edizione e' il segmento riservato alle giovani generazioni con un mini corso di scrittura, tenuto da Edoardo Albinati e il laboratorio di giornalismo, in collaborazione del quotidiano"La Città e delle Arti Grafiche Boccia. In questa edizione, segno che è questa la direzione da prendere si è riusciti a fare "rete"oltre che con l'Università di Salerno e il dipartimento studi umanistici,anche con la Fondazione Alfonso Gatto che ha inserito in agenda nei giorni del festival, il suo premio di poesia, mentre Il Festival di Ravello ha dato il suo contributo , ospitando i vincitori del premio. Di rilievo e'la collaborazione con il Festival delle generazioni, che quest'anno fa tappa a Salerno. Si discetta in modo professionale, bei dialoghi e conversazioni intriganti su come la pensano i vari autori, nomi famosi come Domenico Starnone e Maurizio de Giovanni, per citarne alcuni, il tutto orchestrato da Francesco Durante che di questo festival e' l'anima insieme a Ines Mainieri.
Maria Serritiello
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