Fonte: facebook sul web
notizia raccolta da Maria Serritiello
QUESTO IL SUO SIGNIFICATO
PER OGNI FINE C'E UN NUOVO INIZIO.
Nostalgico, delicato e profondo omaggio ai Pink Floyd utilizzato per aprire la breccia nel muro dell'indifferenza verso il mondo ultras.
L' urlo della presenza costante dei tifosi, alla pari del potente coro dei bambini del brano Another Brick in The Wall, riuscirà ad abbattere le rigide regole imposte dal calcio moderno?
È un desiderio di ribellione.
È stato tutto un gioco di luci ed ombre, tra un' eclissi di luna e le sfolgoranti facce di un diamante. Alla pari si è districata la squadra in campo, risultando essere ancora double face, aggressiva rintuzzante e spavalda per un' ora di gara, fragile, impaurita e disunita fino alla fine.
Sousa sembra aver riconquistato la fiducia dei suoi, la società dovrà compiere la restante parte dell'opera di ricucitura ma sappiano tutti che ormai il muro della paura è infranto, saremo anche pazzi ma la Salernitana sarà PER SEMPRE.
Parole e musiche dei Pink Floyd, coreografia di Gigi Pacifico, palcoscenico Stadio Arechi di Salerno.
A Gigi Pacifico, l'ideatore della coreografia va il nostro grazie, dal più profondo del cuore granata
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