Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Ha vinto Lui: la classe,
l’eleganza, la gentilezza, il sorriso, l’eloquio colto e pacato, i toni
sommessi, mai al di sopra delle righe, né mai alcuni contro gli avversari, un
laico porgere l’altra guancia, il suo, alle contumelie rivoltegli con sguaiata
disinvoltura e poi la serenità di chi ha l’onestà del fare, il chiaro progetto
da proporre, la volontà di migliorare lo standard della città e la capacità di
poterlo e saperlo fare. Lui è Vicenzo
Napoli, architetto e Sindaco uscente della città di Salerno.
Cinque anni trascorsi a
seguire passo dopo passo, le linee guide di trasformazione della città, avendo
nelle orecchie i lai dell’opposizione che si appellava al “particulare”, senza avere una visione d’insieme, com’è giusto che
sia, se ci si candida a governare un capoluogo. Si è parlato, allora, della
spazzatura non raccolta, della cacca dei cani, del verde trascurato, del mare
inquinato, dell’invasione delle luci d’artista, la bellezza nostalgica delle chiancarelle e quella della spiaggia di
Santa Teresa, ragionamenti dell’uomo della strada e non da amministratori, meno
che mai rispecchiante un programma di una seria campagna elettorale. I nulla,
per l’appunto, come è stato ribadito, più volte, dal candidato sindaco uscente,
sicché ogni iniziativa veniva bocciata dai signor no che, nella loro nullità
progettuale e pochezze d’idee, opponevano un malinconico immobilismo per
nascondere l’incapacità totale. Ripetuto come un mantra è stato, per tutta la
campagna elettorale, il “come era bella
Salerno” quando non c’era il Crescent e la Piazza della Libertà. Ebbene ha
vinto la politica del fare, portata avanti con gentilezza e fermezza, da un
team di specialisti competenti e professionali, volenterosi di entrare di
diritto nel progetto Salerno, lanciato dal governatore
della Campania, Vincenzo De Luca, un meridionalista di razza, per
trasformare una media città del mezzogiorno a livelli europei. Così nei
prossimi cinque anni avremo continuazione del progetto e conseguente
capovolgimento della città. A scegliere, ciò, sono stati i cittadini di
Salerno, tributando alla persona del Sindaco uscente, il 58 per cento e alla
sua coalizione oltre il 61 per cento. E pensare che gli ultimi anni trascorsi,
non sono stati i più facili, sia per traversie sanitarie mondiali, sia per
beghe comunali all’interno della stessa coalizione. Eppure la figura del
Sindaco si è imposta su tutti e ha distanziato di molti punti i suoi occasionali
avversari. La gente ha preferito lasciarsi guidare da chi, timoniere gentile,
ha dato prova di sapersi districare e rilanciare un modello fattivo di moderna
città.
Il futuro è già iniziato,
non ci resta che vederlo realizzato e goderne al di là di chi non avendo nulla
di consistente da offrire, si prepara ad una opposizione selvaggia ed ottusa, retaggio
di un vecchio infantilismo mai sopito.
Buon lavoro, caro Sindaco, la città con te, come primo cittadino, si avvantaggia
di un modello di amabilità, cortesia, garbo ed educazione.
Maria
Serritiello
www.lapilli.eu
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