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martedì 5 ottobre 2021

Ha vinto il timoniere gentile: Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno

 


Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello 

Ha vinto Lui: la classe, l’eleganza, la gentilezza, il sorriso, l’eloquio colto e pacato, i toni sommessi, mai al di sopra delle righe, né mai alcuni contro gli avversari, un laico porgere l’altra guancia, il suo, alle contumelie rivoltegli con sguaiata disinvoltura e poi la serenità di chi ha l’onestà del fare, il chiaro progetto da proporre, la volontà di migliorare lo standard della città e la capacità di poterlo e saperlo fare. Lui è Vicenzo Napoli, architetto e Sindaco uscente della città di Salerno.

Cinque anni trascorsi a seguire passo dopo passo, le linee guide di trasformazione della città, avendo nelle orecchie i lai dell’opposizione che si appellava al “particulare”, senza avere una visione d’insieme, com’è giusto che sia, se ci si candida a governare un capoluogo. Si è parlato, allora, della spazzatura non raccolta, della cacca dei cani, del verde trascurato, del mare inquinato, dell’invasione delle luci d’artista, la bellezza nostalgica delle chiancarelle e quella della spiaggia di Santa Teresa, ragionamenti dell’uomo della strada e non da amministratori, meno che mai rispecchiante un programma di una seria campagna elettorale. I nulla, per l’appunto, come è stato ribadito, più volte, dal candidato sindaco uscente, sicché ogni iniziativa veniva bocciata dai signor no che, nella loro nullità progettuale e pochezze d’idee, opponevano un malinconico immobilismo per nascondere l’incapacità totale. Ripetuto come un mantra è stato, per tutta la campagna elettorale, il “come era bella Salerno” quando non c’era il Crescent e la Piazza della Libertà. Ebbene ha vinto la politica del fare, portata avanti con gentilezza e fermezza, da un team di specialisti competenti e professionali, volenterosi di entrare di diritto nel progetto Salerno, lanciato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, un meridionalista di razza, per trasformare una media città del mezzogiorno a livelli europei. Così nei prossimi cinque anni avremo continuazione del progetto e conseguente capovolgimento della città. A scegliere, ciò, sono stati i cittadini di Salerno, tributando alla persona del Sindaco uscente, il 58 per cento e alla sua coalizione oltre il 61 per cento. E pensare che gli ultimi anni trascorsi, non sono stati i più facili, sia per traversie sanitarie mondiali, sia per beghe comunali all’interno della stessa coalizione. Eppure la figura del Sindaco si è imposta su tutti e ha distanziato di molti punti i suoi occasionali avversari. La gente ha preferito lasciarsi guidare da chi, timoniere gentile, ha dato prova di sapersi districare e rilanciare un modello fattivo di moderna città.

Il futuro è già iniziato, non ci resta che vederlo realizzato e goderne al di là di chi non avendo nulla di consistente da offrire, si prepara ad una opposizione selvaggia ed ottusa, retaggio di un vecchio infantilismo mai sopito.

 Buon lavoro, caro Sindaco, la città con te, come primo cittadino, si avvantaggia di un modello di amabilità, cortesia, garbo ed educazione.

Maria Serritiello

www.lapilli.eu




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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