Ciao Licia, a dirti addio
non ci penso nemmeno, perciò siediti accanto a me ed ascolta che cosa ho da
dirti.
Madre
Sei stata la madre
amorevole che tutti vorrebbero avere.
Ben lo sanno Piero e
Paola, tuoi adorati figlioli, accuditi affettivamente fino a poco tempo prima
che tu decidessi di andare. Il telefono squillava nelle loro case, abbattendo,
così, l’inevitabile distanza.
Nonna
Licia piccola, puntella
della grande, Osvaldo e Ludovica, teneri nipoti dolcemente cullati dall’amore,
erano per te il futuro.
Moglie
Fedele sposa all’antica,
ma moderna Penelope, nel sostenere in tutto e per tutto, negli anni maritali e
fino alla fine, il proprio uomo, padre dei tuoi figli.
Figlia
Anche come figlia, sei
stata rispettosa, ubbidiente da piccola e riguardosa da grande. Tua madre, ben
fortunata, l’hai accudita fino alla fine e tuo padre amato come l’unico uomo
del quale hai avuto sempre il grosso rimpianto. Ricordo che il violino te lo rammentava, da
bambina, infatti, ti aveva avviata al suono dello strumento, poi la sua morte
prematura e la tua vita che cambia di colpo.
Gli
studi
Sei stata allieva del
liceo Tasso, quando la cultura valeva ed era difficoltosa, ma tu appassionata
degli studi hai mantenuto, fino all’ultimo, il desiderio della conoscenza. All’interno
dell’associazione culturale il “Caffè dell’artista”, presidente Flora
Battiloro, conducevi la rubrica “l’ora della narrativa”, nella quale presentavi
e recensivi libri di autori vari. Non dimenticavi mai di leggere il quotidiano,
che oltre ad informarti ti teneva compagnia fino alla sera.
Amicizia
Tutti ricordiamo, sei
appena andata via e già dobbiamo rammentare che cos’eri con tutti noi. Una vera
amica, mai uno sgarbo, mai il tono di voce alterato, sempre sorridente, sempre
generosa e sempre disponibile ad offrire il tuo contributo per la riuscita di
ogni attività intrapresa. Un bel momento
condiviso, fu quando volesti ricordare tuo padre con un concorso, ricordo la
tua commozione, ma anche la felicità nel ricordare la sua figura presso di noi.
L’amicizia ha riempito spesso la tua vita, ma adesso sai che ha colmato anche
la nostra. Il caffè dell’Artista ha cementato le nostre esistenze in viaggi,
incontri ed esperienze culturali. Ricordi l’ultimo viaggio in Croazia, ad
Opatija? Come stemmo bene.
La
tua persona
L’eleganza, sì, quel
tocco di classe che facevano di te una donna distinta e che si lasciava
ricordare piacevolmente. Manicure, capelli in ordine e rossetto, una costante
per la tua persona. Una vera Signora, nei modi, dunque.
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Ed infine solo qualche
mio ricordo, 30 anni di amicizia non si liquidano così, nemmeno la morte può ed
ecco tornare alla mente le telefonate di sera per raccontarci la giornata, i
consigli materni e l’invito ad essere calma, essendo io irruente, le
raccomandazioni a vestirmi non sempre casual, a calzare scarpe col tacco, mi
dicevi: hai dei bei piedi, perché ti ostini ad usare queste scarpacce,”
S’interessava con premura della mia produzione poetica e m’incoraggiava a che
io riprendessi, la pandemia ha colpito inesorabilmente i miei versi. Il viaggio
in Andalusia, come giovanette alla loro prima uscita, ricordi? Si che lo
rammenti ne abbiamo parlato proprio nella chiusura del covid.
Ora devo chiudere,
l’arrivederci è d’obbligo. Ti ricorderò, come fissa immagine, così: Tu che apri
la borsa, cerchi l’astuccio del rossetto e te lo passi sulle labbra, per
rinnovare il trucco, ma anche per lasciarci uno splendido tuo sorriso, per
sempre.
Maria Serritiello
Succede
che tu,
di Maria Serritiello
per Licia
Succede che tu
senza volerlo,
te ne vai.
Lampo in cielo
e cirri acquosi solleciti
bagnano il bucato
Tempesta improvvisa s’ingrossa
e rantolo d’estate si ascolta fino alla fine.
Ecco, non vedrai l’inverno,
e la tua estate,
dal mare privata,
rifugia l’autunno.
Ora, senza luci,
senza amore
e senza la festività della vita,
rimani.
Fermo è il tempo
e tu che corri ancora.
Maria Serritiello
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