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lunedì 18 ottobre 2021

Ciao Licia di Maria Serritiello

 



 LICIA  DI STASIO    * 14 MAGGIO 1935- + 17 OTTOBRE 2021


Ciao Licia, a dirti addio non ci penso nemmeno, perciò siediti accanto a me ed ascolta che cosa ho da dirti.

Madre

Sei stata la madre amorevole che tutti vorrebbero avere.

Ben lo sanno Piero e Paola, tuoi adorati figlioli, accuditi affettivamente fino a poco tempo prima che tu decidessi di andare. Il telefono squillava nelle loro case, abbattendo, così, l’inevitabile distanza.

Nonna

Licia piccola, puntella della grande, Osvaldo e Ludovica, teneri nipoti dolcemente cullati dall’amore, erano per te il futuro.

Moglie

Fedele sposa all’antica, ma moderna Penelope, nel sostenere in tutto e per tutto, negli anni maritali e fino alla fine, il proprio uomo, padre dei tuoi figli.

 

Figlia

Anche come figlia, sei stata rispettosa, ubbidiente da piccola e riguardosa da grande. Tua madre, ben fortunata, l’hai accudita fino alla fine e tuo padre amato come l’unico uomo del quale hai avuto sempre il grosso rimpianto.  Ricordo che il violino te lo rammentava, da bambina, infatti, ti aveva avviata al suono dello strumento, poi la sua morte prematura e la tua vita che cambia di colpo.

Gli studi

Sei stata allieva del liceo Tasso, quando la cultura valeva ed era difficoltosa, ma tu appassionata degli studi hai mantenuto, fino all’ultimo, il desiderio della conoscenza. All’interno dell’associazione culturale il “Caffè dell’artista”, presidente Flora Battiloro, conducevi la rubrica “l’ora della narrativa”, nella quale presentavi e recensivi libri di autori vari. Non dimenticavi mai di leggere il quotidiano, che oltre ad informarti ti teneva compagnia fino alla sera.

Amicizia

Tutti ricordiamo, sei appena andata via e già dobbiamo rammentare che cos’eri con tutti noi. Una vera amica, mai uno sgarbo, mai il tono di voce alterato, sempre sorridente, sempre generosa e sempre disponibile ad offrire il tuo contributo per la riuscita di ogni attività intrapresa.  Un bel momento condiviso, fu quando volesti ricordare tuo padre con un concorso, ricordo la tua commozione, ma anche la felicità nel ricordare la sua figura presso di noi. L’amicizia ha riempito spesso la tua vita, ma adesso sai che ha colmato anche la nostra. Il caffè dell’Artista ha cementato le nostre esistenze in viaggi, incontri ed esperienze culturali. Ricordi l’ultimo viaggio in Croazia, ad Opatija? Come stemmo bene.

La tua persona

L’eleganza, sì, quel tocco di classe che facevano di te una donna distinta e che si lasciava ricordare piacevolmente. Manicure, capelli in ordine e rossetto, una costante per la tua persona. Una vera Signora, nei modi, dunque.

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Ed infine solo qualche mio ricordo, 30 anni di amicizia non si liquidano così, nemmeno la morte può ed ecco tornare alla mente le telefonate di sera per raccontarci la giornata, i consigli materni e l’invito ad essere calma, essendo io irruente, le raccomandazioni a vestirmi non sempre casual, a calzare scarpe col tacco, mi dicevi: hai dei bei piedi, perché ti ostini ad usare queste scarpacce,” S’interessava con premura della mia produzione poetica e m’incoraggiava a che io riprendessi, la pandemia ha colpito inesorabilmente i miei versi. Il viaggio in Andalusia, come giovanette alla loro prima uscita, ricordi? Si che lo rammenti ne abbiamo parlato proprio nella chiusura del covid.

Ora devo chiudere, l’arrivederci è d’obbligo. Ti ricorderò, come fissa immagine, così: Tu che apri la borsa, cerchi l’astuccio del rossetto e te lo passi sulle labbra, per rinnovare il trucco, ma anche per lasciarci uno splendido tuo sorriso, per sempre.

Maria Serritiello


                                     


Succede che tu,

di Maria Serritiello

    per Licia


Succede che tu

senza volerlo,

te ne vai.

Lampo in cielo

e cirri acquosi solleciti

bagnano il bucato

Tempesta improvvisa s’ingrossa

e rantolo d’estate si ascolta fino alla fine.

 

Ecco, non vedrai l’inverno,

e la tua estate,

dal mare privata,

rifugia l’autunno.

 

Ora, senza luci,

 senza amore

e senza la festività della vita,

rimani.

Fermo è il tempo

e tu che corri ancora.

Maria Serritiello






 

 

 

 

 




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