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domenica 26 settembre 2021

Il Miramare di Salerno nell’estate 2021

 




di Maria Serritiello 

Ebbene sì, il Miramare di Salerno è la spiaggia più bella della città e non è partigianeria la mia, essendo di famiglia, ma non c’è nessun conflitto d’interesse, perché è la verità. Del resto l’arenile è sotto gli occhi di tutti e la vista si bea nel guardare i 240 metri di lunghezza e i 50 metri di profondità, estensione che ha permesso di dare spazio ai bagnanti senza essere preoccupati per la vicinanza da covid.

 Una distesa di ombrelloni, lettini, sdraio e sedie color seppia, come la sabbia, che non è più lavica fine e scura da attaccarsi fastidiosamente alla pelle, ma un macinato chiaro, estratto da cava di pietre. L’estensione, dunque, appare chiarore abbagliante, tenuto stretto da inserimenti di bianco legno: ringhiere, spogliatoi, passerelle e spazi sociali. L’ordine e la pulizia fanno bella mostra di sé, degradando verso la riva trasparente, più in là l’azzurro del mare si fa più intenso di colore ed invita alla nuotata. Sulla battigia sono state posizionate le docce per dare freschezza in più all’arsura continua di questa estate. La musica diffusa non è stata mai invasiva e la gentilezza dei bagnini, guardiani della nostra sicurezza, sempre presente. I servizi offerti in spiaggia sono stati destinati a far trascorrere spensieratamente il tempo estivo e cioè ginnastica per adulti e piccini, giochi a squadre per intrattenere i più piccoli, gonfiabili a mare, servizio pizza sotto l’ombrellone, bar in terrazza per l’aperitivo ed a sera pizza con vista mare. Lungo i 50 metri di larghezza sono state disposte palme per dare un tocco esotico e creare macchie di un bel colore verde. Da quest’anno, sulla passerella che introduce a tutta la lunghezza della spiaggia, sono stati impiantati spogliatoi distanziati, in sostituzione della barriera delle cabine. Ora il mare è visibile dalla strada e se ne fruisce la spazialità, grazie al progetto di ripascimento che ha lo scopo, sia di salvare il litorale risucchiato di anno in anno dalla forza del mare, sia di offrire larghe spiagge ai salernitani ed ai turisti invogliati dalle novità.

Così, già dal 1 settembre del 2020, lo storico stabilimento, sorto negli anni trenta, qui durante la seconda guerra mondiale si stanziarono le truppe inglesi ed americane, si è iniziato il lavoro di ripascimento. L’intera fabbrica è sotto vincolo paesaggistico per cui nella ristrutturazione eseguita nel 2012 dovette mantenere lo stesso impianto originale. E’ un lido storico che ha mantenuto e mantiene la dignità di uno stabilimento signorile, retto con rigore dal giovane Alfredo Serritiello, figlio di Alberto, presidente dell’associazione degli operatori del settore, 4 persone sotto ogni ombrellone e sanificazione giornaliera di tutti gli impianti, un fiore all’occhiello per la balneazione in città.

Ho scritto del Miramare a fine stagione, per onestà intellettuale, il mio cognome è Serritiello, parente non proprietaria, sicchè nessuna accusa di preferenza.

Maria Serritiello





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