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giovedì 3 gennaio 2019

Leggi, mio caro fratellino , cosa scrisse Bruno Galluzzi anni addietro,


Fonte: Lucio Melfi
fb 31 dicembre 2018



Al Grande amico della mitica V C Genovesi Salerno i tuoi amici di classe per te ANTONIO SERRITIELLO , sei e resterai sempre nei nostri cuori.



Quella mattina,sembrava un giorno come tanti,ma nn sarebbe stato così.Una colonna di auto blu infilò l'ingresso dell'ospedale S.
Leonardo di Salerno.Sembravano un 'auto diplomatica con la scorta;era così.Si fermarono nei pressi dell'ingresso sportello del cittadino.
Scesero in tre,uno dall'auto centrale,due da quelle dietro,apparivano come unascorta.Il primo,quello che sembrava apparire più
importante,si avvicinò allo sportello: Cerco il sig.Moscariello, Saverio Moscariello ,per la precisione.L'impiegato,tra lo stupito e l'incuriosito:
Glielo chiamo subito signore,e si allontanò.Passarono pochi minuti e tornò,dietro di lui Saverio Moscariello.
Signor Moscariello??? chiese l'uomo. Sono io rispose l'altro,come posso esservi utile???
Non è facile da spiegare signore,veniamo da Roma,dal Quirinale per la precisione,Il Presidente ha urgente bisogno di incontrarla,la prego
dovrebbe venire con noi ora,subito.Lasci le consegna ad un collega,e ci segua per cortesia,è davvero importante.
Saverio,leggermente spaventato cercava si sillabare qulacosa,ma l'espressione seria di quell'uomo,lo convinse adandare.In fondo,pensò
se è uno scherzo,stò al gioco.Salì nell'auto,dimentico del lavoro,la famiglia ed altro.Sperava in qualchechiarimento.Ma nulla.Il viaggio
si svolse in assoluto silenzio.Saverio stette tutto il tempo aspettando che succedesse qualcosa,ma nulla.
Tutto preso dai suoi pensieri,si accorse all'improvviso che stava varcando la soglia del Quirinale,e col saluto dei corazzieri!!!!!
Le auto si fermarono nei pressi di una grande scalinata,tutti scesero.Uno di quegli uomini gli aprì lo sportello invitandolo a seguirlo.
Come in un sogno,Saveriò li seguì in silenzio,ammirando comunque la maestosa bellezza di quel palazzo.Ma che cavolo mi sta accadendo,
pensava.Attraversato un paio di grandi stanze,e percorso un lungo corridoio,giunsero nel salone,sì,proprio quello dove giura il governo,
quello dove il Presidente riceve le visite di stato.Sifermarono.Saverio non riusciva più a razionalizzare quello che stava succedendo,lo assalì
una leggera paura,un pò come quella che coglie i salmoni che risalgono ilfiume.Ma lo fanno anche sapendo che c'è l'orso in agguato.
A guardarlo bene,il suo volto aveva una espressione.....salmonata! Ed ecco che arrivò l'orso,cioè, volevo dire il presidente.
Gli si fece incontro.LO fissò per un attimo..e : uhè,Savè,finalmente sei arrivato,la tua presenza quà è importante.Certamente conosci 
l'intricata stagione politica che stiamo attraversando,abbiamo bisogno di un momento di rottura,che unisca il nostro paese.E tu mi sei stato
consigliato caldamente...da chi ti conosce bene.... Chi ??presidente,chiese timidamente Saverio..Lo scoprirai presto,rispose .
In quel momento Saverio Moscariello,completamente sopraffatto dagli eventi,incominciò a guardarsi attorno,tutta quella gente
lo fissava...ma...d'improvviso tra la moltitudini di volti gli sembrò di riconoscerne qualcuno: Presidente,farfugliò,perdonate,ma mi sembra di 
vedere persone che conosco....ecco..laggiù,accanto alla colonna,quel tizio dai capelli rossi...Pozzo,anzi DEl Pozzo,compagnodi banco,eee....più dietro
nell'angolo,...Bruno e Lucio, si Presidè,Melfi e galluzzo,anche loro compagni carissimi di scuola...
Ma che dici Muscariè..pffffff,bofonchiò il presidente,sì semp nù chiucchione!!!
Presidè,bofonchio Saverio in preda a una sorta di visione mistica,ma...siete ingrassato parecchio,e vi siete pure accorciato,mi sembrate il mio professore,quello,sì,
GUASTAFERRI...E il presidente:ma che stai dicenn Savè,anzi mica tieni na sigaretta??? ah già tu non fumi..Non fini di fare la richiesta che già l'uomo dai capelli rossi,si Pozzo,o almeno sembrava lui,si prostrò servendo un pacchetto di sigarette aperto.Solito lecchino pensò Saverio.
Bando alle chiacchiere Muscariè,sentito il mio consigliere personale e con l'accordo di tutte le forze politiche...Scusate Presidè,lo interruppe Saverio,
ma chi è questo consigliere ???? UUHHH,Muscariè,ma che t'importa,rispose il Presidente,comunque se proprio ci tieni..TOTONNO,si chiama TOTONNO.E proseguì:Dicevo,
Il parlamento in seduta comune ti sta aspettando,hanno bisogno di tè,bisogna riappacificare e unire tutto il Paese.Saverio,oramai avvolto in una strana nuvola con caratteristiche
marjuanesche,si lasciò condurre come uno zombi fuori dal palazzo e raggiunse il Parlamento.Discese le scale dell'emicilo circondato da un rispettoso silenzio.Raggiunse lo scanno
centrale della Presidenza,senza sapere che fare,iniziò a guardarsi tutto intorno. Senatori DEputati,e in alto la stampa,e ancora di lato il pubblico ammesso.E le telecamere che riprendevano.Poi il suo sguardo si fissò sul pubblico,avrebbe giurato su tutto di avere riconosciuto qualcuno.Macerto,....Bruno,lucio,giggino Scanzano,e poi Mario Bassano,enzo Camera,e de filippis,o ngegniere Carminuccio,altri della 5a C,e...infine loro,il gatto e la volpe :Carlo Pompele e lui...Il grande Totonno .
Non fece nemmeno in tempo a chiedersi cosa ci facessero lì,che il Grande Totonno si alzò in piedi.Tutta l'aula era rivolta verso di lui,e lui..con fare solenne..inizio un conto alla 
rovescia: 3-2-1-0 e tutta l'aula scoppiò in un unica assordante cadenza: CHE CHE MUSCARIE'-CHE CHE MUSCARIE'-CHE CHE mUSCARIE'-CHE CHE mUSCARIE'.e CONTINUAVANO A SCANDIRLO COME IMPAZZITI di gioia.
Saverio cominciò a ridere,ma non immaginava che grazie alla diretta televisiva e radiofonica,si aprirono finestre e balconi in tutta l'italia,e la gente affaciata felice cantavA: CHE CHE MUSCARIE'-CHE CHE MUSCARIE'-CHE CHE muscariè...
Saverio felice alzò gli occhi verso i sui amici,li vide abbraciarsi e poi sollevare in trionfo il GRANDE TOTONNO,ideatore e organizzatore di quell grande Kermesse di pacificazione nazionale.Corse verso di loro,abbracciandoli tutti con gioia e amore,sentimenti che in quel gruppo non sarebbero mai scomparsi.Strinse forte il grande Totonno,e Carlo Pompele ideatore del coro. Tutti insieme decisero di andare via,tornare a casa,ancora seguiti dall'ormai fammoso chè-chè,che nn terminava piu
Quel coro li seguì per tutta il percorso,oramai tutta l'italia lo scandiva.L'italia unita dal chè chè.......
qualche siciliano del sud giura che nelle notti d'estate sente provenire dall'africa uno strano coro,del tipo: che-chè...Al che il GRANDE TOTONNO dichiaro : ma tu vuò verè che o chè-chè è la vera causa delle primavere arabe ????

Grande TOTONNO,sei nei nostri cuori per sempre.

BRUNO.





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