Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Salerno
Noir
è il titolo del nuovo libro di Luciana
Mauro, giornalista redattrice del quotidiano “Il Mattino”, che viene dopo Codice
rosso, Dossier della Sanità in cronaca(2004), Passione assassina. Cronache di
amori noir (2006). Itinerari del gusto(2007), Nonni in cucina(2008), Farmacisti
salernitani. Viaggio nelle antiche spezierie (2010). Ricette per farsi sposare.
Manuale d’amore cotto e mangiato (2012) Delitti in agrodolce (2014), tutti
di successo.
La nuova fatica della
scrittrice, che è stata presentata nella mattinata del 12 novembre, presso
l’Archivio di Stato, è una raccolta di storie di cronaca nera avvenute a
Salerno e provincia dagli anni ’20 a quelli del 1990. Il libro edito dalla Marlin Editore Srl, di Tommaso e Sante
Avagliano, si presenta in elegante formato, con la foto in copertina di Via
Arce in bianco e nero, su fondo grigio, colorazione che già ne annuncia il
drammatico contenuto di sangue. 50 racconti per l’esattezza, divisi tra quelli
più recenti e quelli di una Salerno che ormai non c’è più. Tutt’ altra cosa è
la quarta di copertina, dove una solare foto di Luciana, ripresa tra cielo e
mare azzurro, pari ad una sirena, rassicura. Al suo interno, eccezionali scatti,
del Prof.re Corradino Pellecchia,
versatile artista salernitano, messi a disposizione e scelti con cura dalla sua
collezione privata, impreziosiscono i racconti e fissano i luoghi- teatro delle
losche trame.
Paolo
Russo, responsabile della redazione de “Il Mattino” degli anni scorsi,
nella presentazione scrive “Tutti i
colori del nero. Il rosso del sangue, il giallo del mistero. Ma anche l’azzurro
del mare, il lilla del glicine, il verde delle campagne che diluivano e
distillavano una città che non c’è più. Il fuoco della rabbia, le fiamme della
passione, il falò della gelosia. Scorri questo libro e nemmeno te ne accorgi”
Ciò che rende diverso il
libro noir di Luciana, dagli altri dalla trama “gialla”, è il conoscere molti
degli episodi raccontati, perché fissati nella memoria collettiva dei
salernitani. Così’ nella lettura tornano alla mente i fatti trucidi, mormorati
come rosario e rimbalzati da vicoli a quartieri, da botteghe a mercati e che
Luciana Mauro, con stile raffinato, evocativo, senza trascurare la parlata
dialettale, quel fraseggio popolare accattivante, rende meno torbidi. Si
sfogliano le pagine ed una Salerno poco più di un paese nel quale la vita si
svolgeva da Largo Campo alla Stazione ferroviaria, ti viene incontro,
unitamente alla semplicità del modo di vivere dei suoi abitanti. Una vita
scandita da regole ferree di lavoro a difesa della famiglia, per i meno
abbienti, più tranquilla e sicura per il ceto medio ed intellettuale.
Attraverso le descrizioni ed i fatti raccontati, si estrapola, così, un modo di
vivere, un cambiamento urbanistico ed un mutamento sociale sicché anche per
tutto ciò, quello di Luciana, è un libro virtuoso. Enzo Todaro, presidente Assostampa Salerno, nel suo intervento alla
presentazione, elogia la scrittrice della quale riconosce il tratto gentile di
scrittura, tanto da paragonarla ad un cesellatore- orafo del ‘600. Citando
Pessoa, poi, il decano dei giornalisti ci ricorda che “Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma è ciò che siamo”. In
effetti è così, per cui Luciana coniuga il bello stile con il suo grande
“cuore”, fondendo la deontologia professionale, che le fa dire sempre la
verità, con la “pietas” dovuta a chi cade in disgrazia.
Salerno
Noir,
dedicato alla madre della scrittrice, da poco scomparsa, trae spunto dalla
rubrica del lunedì, pubblicata dal 2013 sul quotidiano “Il Mattino”.
Visibilmente emozionata, la giornalista scrittrice ha ringraziato i presenti
accorsi numerosi, l’Archivio di Stato per aver ospitata la presentazione e
quanti l’hanno reso curata:
il Maestro Rossano Barrella (piano), Manuel Fernadez (canto), Anna
Senatore (voce narrante) Corradino
Pellecchia (fotografo). Ha coordinato Sante
Avagliano Editore.
Maria Serritiello
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