di Maria Serritiello
Sabato 18 giugno e domenica 20, l’Associazione “Spazio Up Arte” ha organizzato, nella Pineta del Masso della Signora, com’ è conosciuta da tutti i salernitani la Via Belvedere, l’evento, alla sua terza edizione, “Tramonti in Armonia”. Ogni anno in occasione del solstizio d’estate ed in concomitanza della Festa Europea della Musica, Vito Ungaro, presidente dell’associazione “Spazio Up Art”, assieme ad altre associazioni culturali, organizza a Salerno la caratteristica manifestazione che ha come temi principali, l'ambiente, l'arte e la musica. Con la particolare l’iniziativa s’ intende recuperare e promuovere la fruibilità di quest'area, dalle indiscutibili valenze paesaggistiche ed ambientali. Il sito, che un tempo era un punto di riferimento cittadino, ha conosciuto inspiegabilmente fasi di abbandono e di conseguente degrado, con la cultura, l’arte e i suoi diversi generi espressivi, ci si augura che possano essere strumento di azione, creazione e confronto, in tutti gli ambiti della società.
Armonie nel tramonto, dunque, dal "Maso della Signora", la naturale location della gita fuori porta, per i salernitani del tempo nel lunedì d'albis o per le coppiette desiderose di privacy, in tempi meno remoti. Due giorni per fruire di tanta bellezza, godendo di poesia, di teatro, di musica e di arte, sostenuti dalla forza ingenua della spontaneità e da quella specie di naturale stupore, che il posto suscita nel vedersi spalancato davanti agli occhi, sorpresi e abbacinati: Salerno, la città tanto cara ad Alfonso Gatto. Ed ecco lo spiazzo utile, riorganizzato con tenacia e sacrificio da una squadra di volontari, sottratto all'incuria del tempo e di certo malcostume, ahimè duro a morire, un palcoscenico naturale, senza bisogno di abbellimenti e dopo una breve presentazione, dello stesso Presidente Ungaro, vedersi spuntare da dietro gli alberi, un pulcinella (Gennaro Patrone) dei nostri giorni. Una maschera credibile, quanto autenticamente naif, proporre monologhi di disagiate esistenze e di speranze mai sopite, cui segue la lettura di brevi, ma intensi versi della poetessa Maria Serritiello, poesie delicate ed evocative, intervallate da brani di musica classica per sole chitarre, eseguiti dal “Barrios quartet”( L. Battipaglia,V.Evangelista, C.Pagano, E. Supino)
Armonie suggestive, perfettamente incastonate nelle nobili parole della poetessa, per un tramonto dolce e sereno, spalancato sul golfo che da qui si offre senza ostacoli alla vista. Istallazioni (Land Art), poi, le più varie hanno chiuso il cerchio dell’arte a tutto tondo, che le due giornate hanno saputo donare a quanti sono saliti fin quassù, per ritrovare il vecchio luogo, tutto salernitano, per cui intorno, il volo dei gabbiani, un lupo marsicano, ragnatele tra gli alberi e pigne trasformate in pupazzetti. Non si ringrazierà mai abbastanza a chi di fatto ha sacrificato il suo tempo, per garantire ad altri il sogno ed il vivere in libertà l’estetica della natura.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu
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