di Anna Ciufo
OSPITO BEN VOLENTIERI NEL MIO BLOG GLI ARTICOLI SCRITTI DA ANNA CIUFO, ESSENDO LAPILLI.EU TEMPORANEAMENTE IN MANUTANZIONE.
Ci
camminano al fianco nelle piazze gremite e tra le grida dei venditori nei
mercati rionali; sono accanto a noi nell’aria soffocante dei bus affollati,
nelle sale d’attesa degli ambulatori. Ci sfiorano nelle lunghe code snervanti
degli uffici postali o alla cassa del supermercato. Sono “gli altri”, di cui
spesso non conosciamo nemmeno la voce. A volte afferriamo le bave dei loro
discorsi quando ci passano accanto per strada. E’ solo un istante: “gli altri”
che incrociano il nostro andare, di solito non lasciano il segno.
Rosanna Lamberti, autrice de “Il
contastorie” -Edizioni Il Quaderno- sembra invece
aver fatto suo l’assunto di Joyce: “Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno
rumore di noi stessi. Il vero
rumore è l'eco che le cose hanno in noi”. Ha osservato, ascoltato, poi ha
trattenuto quell’eco che parole, gesti, sorrisi, sguardi hanno generato in lei,
l’ha lavorato come argilla, ed ecco nascere una storia di storie: così, in massima sintesi, può essere definita questa
raccolta di racconti , un libro da leggere tutto d’un fiato per la simpatia che
ispirano i ben delineati personaggi e per lo stile semplice e curato.
La presentazione del libro, promossa
dal Laboratorio dei Pensieri Scomposti, è avvenuta a Salerno il 5 giugno presso
l’Archivio dell’Architettura contemporanea, piazza Elina, alla presenza di Umberto Flauto, responsabile culturale
dell'associazione stessa, Stefania
Spisto, presidente de Il quaderno edizioni, Rino Mele, docente universitario, e Luigi Gravagnuolo, consigliere del Comune di Cava de' Tirreni.
Il percorso narrativo de “Il
contastorie” si snoda attraverso una serie di incontri che si rivelano adatti
ad una successiva costruzione di eventi e situazioni dettata dalla fantasia
dell’autrice, ma raccontati dal suo alter ego, un viaggiatore di commercio che
si autodefinisce “guardone della vita”, ben diverso, s’intende, da chi “gira di notte per fratte cercando di saziare
la sete di perversione osservando le evoluzioni acrobatiche di coppiette
appartate”.
Il contastorie abita in un
appartamento che affaccia sui binari della ferrovia e lì, quasi ogni sera,
attende il Freccia Rossa delle 21,47 per lasciare che il proprio sguardo si
imbeva delle figure dei passeggeri appena percepibili dietro ai vetri delle
carrozze sferraglianti, per potersi momentaneamente impossessare delle loro
vite. Perché? “Perché sono addolorato di
vivere una sola vita”, risponde lui, piccato. In fondo, la vita è davvero
troppo breve per vivere solo la propria, unica esistenza. Ed ecco, allora,
scorrere davanti al lettore la storia del marinaio Salvo, metafora del
cambiamento che di frequente la vita ci impone ma che talvolta viene rincorso
dalla nostra inquietudine, e quella del Pulcinella che “spesso non indossa panni lindi, e di frequente ci cammina al fianco”.
Leggeremo di Annibale, “giovane sardo
taciturno”, poco più che diciottenne e di Elena “dagli occhi di mirto”, che nella notte tra l’8 e il 9 settembre del
’43 sono protagonisti, loro malgrado e in diversi ruoli, del tempo “della disperazione e delle grida, dei pianti
e delle bestemmie”. E poi, ancora, Mallardone, Ciro, Gennaro, Giuseppe,
Carmela, un drappello di cani randagi, e Ciro, cane solitario, spirito libero,
diverso da tutti i compagni di avventura, che “gioca da solo a chiapparello con i raggi che riescono a fondere le nubi
e calano come lance sulla spiaggia” e, nell’intento di far innamorare di sé
Cerasella, accetta i consigli della luna.
Come scrive Franco Bruno Vitolo
nella prefazione, sedici “storie colorate da un realismo magico, trasfigurate
dal sorriso e/o da un invito alla riflessione, eppure a loro modo vere”.
Con Il Contastorie, L’autrice Rossana Lamberti è al suo
secondo libro. Il primo, pubblicato nel 2008 con il titolo “La favola bella,
storie in una storia”,
edito da Ibiskos, ha ottenuto un lusinghiero successo.
Il Laboratorio dei Pensieri Scomposti (laborpensieriscomposti@gmail.com) la cui presidente è Rosanna Giannino, è
un'associazione di promozione sociale finalizzata alla diffusione della
cultura, nata nell'ottica di promuovere e svolgere iniziative di carattere
sociale, culturale, artistico, creativo, scientifico ed enogastronomico.
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