La Ballata del Brigante", uno spettacolo più unico che raro.
La pièce permanente ed itinerante ad alto coinvolgimento emotivo è scritta e diretta dal Maestro E...nzo D'Arco e portata in scena dalla Compagnia teatrale “La Cantina delle Arti” di Sala Consilina (SA), coadiuvata dagli allievi del Laboratorio teatrale “Fermento alle falde del Cervati” di Monte San Giacomo (SA).
L’Associazione Culturale “Grotta, Briganti e Cacio” di Monte San Giacomo (SA), è fautrice dell’omonimo evento di valorizzazione e promozione territoriale. Il progetto "Grotta, Briganti e Cacio", ideato, amato e sostenuto dall'omonima Associazione Culturale, nasce da un'intuizione di un gruppo di amici che credono fortemente nella possibilità concreta di costruire un futuro migliore per la propria terra.
Riprese e montaggio di Massimiliano Abbamonte.
Musiche di Lorenzo Tempesti.
Lo spettacolo si terrà all’imbrunire, a Monte San Giacomo (SA), alle falde del Monte Cervati, in località "Vallicelli" nelle seguenti date:
20 e 21 giugno 2015
22 e 23 luglio 2015
22 e 23 agosto 2015
12 e 13 settembre 2015
È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE!
Info e prenotazioni:
www.grottabrigantiecacio.it
facebook.com/grottabrigantiecacio
Teatro e Terra, Teatro e Territorio è un connubio sul quale si fonda il progetto, un programma di valorizzazione del rapporto tra tradizione ed innovazione teso a mettere in rete l'Associazione "Grotta, Briganti e Cacio", "La Cantina delle Arti", a cui è affidata la parte spettacolare dell'evento con la Direzione Artistica del Maestro Enzo D'Arco, ed i cittadini di Monte San Giacomo (SA), in iniziative Artistico/Culturali, proponendo un percorso teatrale in forma itinerante e permanente, basato su temi sociali ed ambientali, inscritti nell'ambito della ricerca per uno sviluppo sostenibile in epoca contemporanea. Tale progetto, infatti, include e promuove anche un percorso stabile di formazione teatrale "Fermento alle falde del Cervati", legato ai temi dell'ambiente, della cultura popolare, della valorizzazione della memoria e della cittadinanza attiva, con particolare riferimento al periodo storico legato al brigantaggio. Il territorio è portatore di ricchezze di cui il teatro può farsi cassa di risonanza. Le risorse naturali, i prodotti della ruralità contemporanea, la gastronomia, la storia e la cultura di un popolo possono rappresentare un importante volano di sviluppo socio economico per il Territorio
Lo spettacolo si sviluppa in quattro quadri ad impatto naturalistico, dove lo spettacolare scenario naturale che ci ospita ne è parte integrante e fondamentale.
La montagna, il Monte Cervati, padrona di casa, è raccontata come rifugio, come ultimo baluardo del senso di appartenenza per i briganti e come fonte di sostentamento, come mito e rito per i pastori e, spesso, gli uni e gli altri, si confondono e si fondono in un unico destino.
In primo piano c'è la Grotta. La "casa/tana" del Brigante. I suoi segreti, gli stati d'animo, gli ideali, i compromessi, così come le delusioni, arpeggiano e dimenano la Storia, quella vera, che ne è padrona incontrastata. Non quella dei libri di scuola, che appartiene solo ai vincitori, ma la Storia popolare, documentata ed orale, di quel periodo storico, fortemente legato a questa parte di territorio.
L'intimità del viaggio, del racconto, quasi carnale, toccante ed irriverente, lascia il visitatore/spettatore con un ricordo indelebile nella mente.
Sospesi tra cielo e prato, assalti, depistamenti, accoglienza, rivelazioni, condivisioni, canti, riti e la cena del Brigante che tra pasta e fagioli, caciocavallo e vino, creano una miscela esplosiva che coinvolge in prima persona e sulla strada del ritorno annida il dubbio di aver vissuto un'esperienza reale.
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