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lunedì 15 agosto 2011


QUADERNO A QUADRETTI
RUBRICA DI MARIA SERRITIELLO

La tv, in estate, va in vacanza, come le scuole. E sì che è di per sè una "cattiva maestra" per dirla con Karl Popper, ma a me pare esagerata la cosa, visto che dai telespettatori si richiede un canone per l'itero anno e non per 8 mesi circa. Già dalla fine di maggio tutti i programmi(?)chiudono e chi si è visto, s'è visto.Perchè dovremmo offrire lo sconto alla Rai? Che ce ne viene in cambio? Che i meno giovani e cioè le fasce più deboli non sanno come impiegare il tempo, non sanno cosa fare la sera, senza lo svago solito della tv, l'unico che gli è concesso, visto come sono ridotti gli anziani nel nostro paese.Interminabili repliche, di repliche già viste e riviste, le persone sono avanti negli anni e non rincitrullite... E' vero Montalbano tira, ma non è detto che bisogna mandare a memoria tutto il repertorio di Camilleri, al pari di una poesia del Pascoli.

A questo proposito mi va di riportare alcuni dati tratti da Venerdì di Repubblica del 12 agosto 2011.

..."Solo il 10% degli italiani giudica i programmi estivi migliori di quelli invernali.Per un altro 32% non presenta sostanziali differenze. Il 64% degli over 54 giudica i palinsesti invernali migliori, mentre per la maggioranza relativa dei giovani(46%) le due programmazioni si equivalgono."

L'indagine, condotta on line su un campione nazionale di 600 soggetti maggiorenni(26.28 luglio 2011)

Maria Serritiello





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