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sabato 4 dicembre 2010


MIEI SCRITTI
DI MARIA SERRITIELLO


(Foto Maria Serritiello)


A Salerno “Luci d’Artista” edizione 2010

Da qualche anno, precisamente dal 2006, a Salerno, il Natale arriva prima del 25 dicembre e finisce oltre l’Epifania. Non è uno stravolgimento del calendario ma solamente le luci d’artista che si accendono per illuminare la città dal 5 Novembre, subito dopo il buio della celebrazione dei Morti, per spegnersi, lasciando intatte le soffuse atmosfere dei lampioni, oltre la metà di gennaio. L’iniziativa “Luci d’Artista” nasce dalla collaborazione della città di Salerno con il comune di Torino, dove da oltre dieci anni le istallazioni d’autore di arredo urbano, sono un’attrattiva turistica e commerciale. Così ha inteso fare il Sindaco Vincenzo De Luca per Salerno, la città che più di ogni altra d’Italia, se non d’Europa, ha rivoluzionato il suo assetto urbanistico, ad opera di archi star, tra i più famosi nel mondo. Nelle intenzioni del primo cittadino c’è una Salerno di vocazione turistica, per le sue bellezze naturali e per il dignitoso patrimonio storico- culturale e le luci d’artista, che ogni anno richiamano migliaia di visitatori, gli stanno dando ragione.



In città ogni cosa è illuminata, ogni angolo è acceso dall’arte dei creativi che quest’anno, per l’arredo luminoso, si sono dati come tema: “ Stelle, pianeti e il giardino incantato”. 23 km di illuminazione che vanno dal bellissimo rettifilo del Corso, agli intricati vicoli del Centro Storico, dal trafficato Corso Garibaldi, alla popolosa zona di Pastena e Mercatello, dalla commerciale Via Irno, alla parallela di Via Luigi Guercio, da Via Nizza e Via Diaz, al Rione Carmine e Zona di Fratte. Le luci serpeggiano ovunque, sui folti alberi, nelle vetrine e sulle palme superstiti alla falcidia del punteruolo rosso. Piazza Sant’Agostino, poi, scintilla luminosa di asinelli, unicorni e draghi volanti, mentre a Largo Campo, sulla facciata del ‘700 di Palazzo Genovese, si racconta una favola di luci a vario colore, con accensione intermittente. Ed infine due sono i maggiori luoghi di attrazione, affollati fino all’inverosimile, ad ogni fine settimana: la Villa Comunale e Piazza Flavio Gioia, ma che tutti i salernitani chiamano “La Rotonda”, per via della forma arrotondata dei palazzi. In questi due luoghi i creativi si sono superati, rendendo la Villa Comunale magica ed incantata, come le favole dei bambini e la Rotonda, invasa da un sole enorme, che illumina, riscalda e sovrasta sanguigno ogni cosa.



Salerno, l’oasi invidiata della Campania, vuole stupire a tutti i costi per eccellenza e virtuosismo ed ecco che il 4 dicembre innalza ed accende, nella Piazza Portanova, l’albero di Natale più alto d’Europa, contemporaneamente alla sistemazione, nella zona orientale di un’enorme slitta luminosa, con in groppa Babbo Natale. Un cordone luminoso, quello delle luci d’artista, che per tre mesi impacchetta sfavillante la città, racchiudendo in essa: eventi vari, fiera natalizia, animazione di strada, mostre di presepi, esposizione del tradizionale presepe del Maestro Carotenuto ed infine il concertone di fine anno nella costruenda Piazza della Libertà, con Biagio Antonacci e fuochi d’artificio finali.



Una ragione, anzi qualcuna in più, per i vicini di provincia e di regione a trascorrere una giornata a Salerno, mentre per tutti gli altri, invece, vale l’ invito caloroso della comunità salernitana, qui, infatti si trovano ben miscelati: l’accoglienza alberghiera e commerciale, l’eleganza e la pulizia della città, il divertimento, il gusto, la cultura, la movida giovane e lo shopping svagato, in sostanza tutto ciò che serve per scoprire Salerno, la città del poeta Alfonso Gatto e trovarsi a proprio agio nei giorni concessi alla vacanza.

Maria Serritiello
www.lapilli.it

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