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domenica 30 novembre 2025

Al Teatro Ridotto di Salerno ha avuto inizio “Che Comico 2025/2026”, con Salvatore Gisonna e Peppe Laurato in “Due di troppo”

 

Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

Torna puntuale, come le feste comandate, il “Che comico 2025/2026” del sabato sera e della domenica pomeriggio, e lo fa con una city comedy, da Salvatore Gisonna, Peppe Laurato, Angelo Belgiovine, Peppe Isaia e Lucia Giso. Il ristretto palco del Ridotto si è affollato di talenti che, in varia espressività, hanno dato il meglio per rappresentare un testo semplice, ma con evidente contenuto, lanciato là, disinvoltamente, tra le risate del pubblico diverto. La rassegna è stata ideata in modo onorevole da Gv Eventi di Gianluca e Valentina Tortora, degni di tanto padre “Claudio Tortora” per quel che riguarda il teatro Ridotto

 Quando la normalità incontra l’assurdo siamo sempre in troppi “è il succo del pezzo, che nel finale, sulla pazzia, cita la poetessa Alda Merini, un tentativo di far ridere ma anche pensare.

Vincenzo, primario di una clinica si ritrova a casa dopo una lunga giornata di lavoro, accompagnato da Giampiero, suo medico collaboratore che lo scorazza avanti ed indietro in macchina. Lui crede per affetto…Nella casa staziona Stella, una cameriera tutto fare che lo accudisce con intenzioni di fare man bassa sui suoi avere. Capitano nell’appartamento momentaneamente vuoto, per una chiamata dall’ospedale del primario, due fratelli o presunti tali, per dividersi l’eredità del primario, loro padre. Le gag che ne vengono fuori dai due personaggi, l’uno, imbottito di religione cattolica, l’altro sbruffone in quanto a donne, aggravato da un incidente che lo ha reso malconcio, sono tutte divertenti per la bravura dei due comici che hanno trovato un ritmo scenico particolare. Una nota di elogio va a tutti i partecipanti, ma uno in particolare lo merita Lucia Giso, novella, per quel che riguarda la parlata, l’aggressività e le scene di seduzioni, alla tiktoker Rita De Crescenzo, le parole messe in fila, senza neanche tirare il fiato, hanno prodotto applausi convinti. Il finale è sorprendente e dopo grasse risate, vi è un momento lirico, che scalda i cuori e fa meditare che non tutto è perduto, se ci sono i buoni sentimenti, opposti al cinismo imperante.

Maria Serritiello

www.lapilli.e





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