di Maria Serritiello
A Edda piace il mare,
m’immalinconisce usare il passato, ora che l’ha rinchiuso dentro di sé, per
sempre. L’acqua salata preferita era quella di Cetara, suo nativo borgo e nulla
aveva a che fare con quella di Palinuro, sia pure amata, ma diversa. Alta più
di ogni altra, con gli occhi fissi sull’orizzonte e l’imponente camminata, da
ragazza si spingeva verso la spiaggia con il desiderio di andare via, per
apprezzarne il ritorno. E così, terminati gli studi fu vincitrice di concorso,
una delle più giovani d’Italia, ad espletare la funzione di Economa nei Convitti
Nazionali e la sede assegnata fu: Firenze. Un’esperienza formativa e
professionale unica, continuata con lode nel prestigioso “Convitto Nazionale Torquato
Tasso” di Salerno, in via Abate Conforti, fino al raggiungimento della
pensione.
Questa sua passione di
sistemare le carte ordinatamente, l’ha portata avanti per circa trent’anni
anche nel “Caffè dell’Artista”, l’Associazione Culturale per eccellenza della
nostra città. Nel manifesto di annuncio della perdita, ha detto di Lei, tra
l’altro, la Presidente Florinda Battiloro “Cara Edda sei stata una valida
fondatrice dell’Associazione Culturale che ci ha permesso di spaziare in un
mondo fatto di arte, di poesia e di scienze, un punto di riferimento per tutte
noi.”
Notevole era la sua
capacità di cogliere il lato ironico nelle situazioni più disparate e connotare
le persone attraverso un lato caratteristico della propria natura. Una donna
intelligente, Edda, desiderosa di aggiornarsi e di stare al passo con i tempi, decisa,
eppure tanto intimidita nel mostrare le sue capacità creative. I suoi racconti,
scritti su mio invito, sono un condensato di scoppiettante allegria e
graffiante sarcasmo, una piacevole lettura da recuperare. Quante risate
assieme, cara Edda, il senso dell’amicizia tra noi era un potenziale che ci
faceva essere complici esclusive, bastava un certo linguaggio, un’occhiata
particolare e l’intesa era perfetta. Fisso nella mia memoria è un vivo ricordo,
che ci riporta al tuo mare, improvvisa la decisione di fuga verso la spiaggia
che ti era cara ed ecco un bagno rubato, come adolescenti, io che mantengo
l’asciugamano a te e tu a me, per il cambio del costume, senza vergogna, erano
saltati gli schemi, per qualche ora siamo ritornate a sorridere e a farla in
barba alla vita. Non lo dimenticherò mai! L’ ultima volta che ti ho visto in
salute è stato l’autunno scorso assiema a Flora per dare vita al tuo desiderio di
Cetara e di gelato a Marina di Vietri.
Edda cara, sei stata
sempre pronta ed accogliente per tutta la numerosa famiglia di origine,
amorevole per quella creata con l’unico uomo di una vita intera, tenera con i tuoi
adorati nipoti e mamma ammirevole di Stefano ed Irene. L’amore per i figli è
stata la forza in più che ti ha sostenuta sempre. E così, sei andata via in un giorno d’estate,
con ancora il calore del sole sulla pelle e l’azzurro dei tuoi occhi, specchio
di quel mare tanto amato, sei andata solamente oltre ma senza lasciarci mai!
Ciao Edda cara, la tua
amica che mai avrebbe voluto scriverti il pensato di oggi!
Maria
Serritiello
Salerno 11-Agosto 2025