Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
"Fuoco all’
Orizzonte" personale dell’artista Ilia Tufano
in mostra al Civico 23 di Salerno dal 18 al 31 ottobre.
Inaugurazione il 18 del c. m, alle ore18,00
Ore 18.00/20.00 (dal
martedì al sabato)
La mostra si articola
sulla successione di immagini ottenute, in una sorta di trasmutabilità dei
materiali, dalla interazione, del tutto casuale, tra l'inchiostro e il tessuto
di seta. Altre opere sono il risultato del lungo lavoro dell'artista con la
scrittura, ottenuti da lettere ritagliate ed applicate su supporto cartaceo.
Non a caso Eraclito,
filosofo del divenire, come principio ha scelto il fuoco tra i quattro elementi.
Nessuno quanto la fiamma accesa richiama l’idea di provvisorietà. Esso è sempre
vivo, cangiante, in continuo movimento, pur restando sostanzialmente uguale a
se stesso. Il fuoco è duplice, ha in sé il lieve calore del ventre materno, ma
anche la totale distruzione incendiaria. Così brucia e riscalda, illumina e
rabbuia e Ilia ne fa una sequenza eccezionale di caldo effetto e all’orizzonte
si stira il suo colore. Che fuoco sarà sull’orizzonte dell’artista napoletana,
un acceso tramonto inaspettato o lingue infiammate di una guerra non voluta?
Tutte queste cose potrebbero essere perché uscite dalle sue mani e guidate
dalla sua straordinaria capacità simbolica.
Maria Serritiello
Scrive di lei, il critico
d’arte Prof.ssa Cristina Tafuri
“In questi piccoli lavori
il colore diventa quasi materia sostanziosa, un colore che crea movimento, che
si snoda rapido, puro, racchiuso in antichi incunaboli che registrano
l’angoscia esistenziale, quel fuoco all’orizzonte che illumina l’operato umano volto
a distruggere i mali del mondo distruggendo se stesso, l’inquietante
trasformarsi della realtà sotto la travolgente spinta tecnologica. Il senso
drammatico del nostro tempo viene reso con accesi colori del dramma. Ecco che
il fuoco, le sue simbologie e metafore diventano, nell’elegante raffinatezza
segnica, un dialogo o un bisogno di nascondere, in qualche modo, un vuoto di
realtà. A questi lavori si affianca anche una serie di libri d’artista, tra i
quali l’opera “Focolaio-focolare”, e questa disposizione aperta in cerchio,
richiama una sorta di focolare, poiché nella simbologia i due termini, fuoco e
focolare si equivalgono e quest’ultimo viene interpretato come il centro
simbolico della casa e della vita familiare. Ed ecco allora che Ilia Tufano cerca,
in questo sottile dualismo di distruzione e vita, riconquistare il senso di una
perduta innocenza, cercare, per quanto possibile nell’uomo una dimensione
spirituale, soffocata tra devastazioni naturali e guerre. Quel fuoco
all’orizzonte non dovrebbe essere quello dei bombardamenti sempre più
frequenti, ma quello di una luce che aiuti l’uomo ad uscire fuori dalla
caverna.”
ILIA(Ersilia) TUFANO,
nata a Saviano (NA), vive e lavora a Napoli, dove ha fondato e cura l’attività
espositiva e culturale di Movimento Aperto. Laureata in Storia dell’Arte con
una tesi sul “De prospectiva pingendi” di Piero della Francesca, si è
interessata alla problematica dell’arte contemporanea, frequentando presso
l’Università di Roma i corsi di Nello Ponente e di Giulio Carlo Argan. Espone
dal 1988. Ha insegnato presso il Liceo Artistico Statale di Napoli. È redattrice
di Porta di Massa, laboratorio di filosofia. Negli ultimi decenni la sua
ricerca è approdata, a partire da formulazioni astratte, alla pratica delle
intersezioni tra linguaggi verbali e visivi. Le sue più recenti personali: nel
2018 Sensibili Scritture a cura di linda Irace e con un testo di Dario
Giugliano presso La Sala delle Terrazze in Castel dell’Ovo e Di/segni di Parole
a cura di Alfonsina Caterino presso Lo Studio Leonardi zu spat? Roma. Nel 2022
ad Elda (Alicante), Museo Del Calzado, FUOCO a cura di Carlos Salas. Ed infine
nel 2024 al Mac di Guarcino (FR) FUOCO ALL’ORIZZONTE con un testo di Carlo
Bugli
Il “Civico 23”, No Profit
Art Space Salerno, Via Parmenide 23, è diretta con passione, competenza e non
senza sacrifici da tre volenterosi cultori d’arte: Angelo D’Amato, Rosario
Mazzeo, Gianni Capacchione.
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