Di Maria Serritiello
Chi sono e cosa si propongono
A giugno e precisamente
il 14 sera, “Il Circolo delle Donne”, nato il 2021, cambierà nome e sede ed al
posto del generico nominativo ne prenderà uno più significativo: “Librarsi”. Le
iscritte, il circolo è al femminile, sono tutte attive signore che
sanno catturare
il lato positivo della vita, donne di vario profilo professionale, molte di
loro provengono dal mondo della scuola, ma anche altri ambiti sono ben
rappresentati: università, sanità, giustizia, libere professioni, arti varie.
Incontratesi nel percorso della vita e professionale, si sono aggregate in
questo gruppo, nello spirito dell'amicizia, del confronto, della condivisione e
della partecipazione.
L'amicizia tra donne è
fondamentale in alcune fasi e circostanze dell’esistenza, come in questo tempo
fuori dal tempo! A volte ci si incontra per caso e si ha come la sensazione di
conoscersi da sempre ed è quello che è capitato per aggregarsi con spontaneità.
Il gruppo, che al suo attivo ha già 70
associate, s’incontrano, di norma, il secondo mercoledì del mese, per discutere
delle iniziative da mettere in campo, ma partecipano anche ad eventi sociali e
culturali organizzati da enti pubblici e privati e da associazioni. Si organizzano
visite e viaggi culturali. Per raggiungere obiettivi di crescita personale e
sociale, l'apporto di tutte è essenziale per cui all’interno ognuna concorre al
benessere collettivo con le proprie conoscenze ed abilità, proponendo attività,
eventi, argomenti di discussione, letture ed altro, sempre con il dovuto
rispetto verso le sensibilità altrui, non trattando argomenti divisivi, di tipo
politico o religioso.
“Librarsi” si
autofinanzia. Ogni socia versa una cifra simbolica di euro 25 annuali, volta a
coprire i costi di pulizia della sala e di consumazione delle vivande. C’è
anche un organigramma, con un coordinamento e ruoli specifici relativi ai vari ambiti
di cui ci si occupa, che può essere ampliato nella partecipazione e ridefinito
nei ruoli.
1.Rendersi riconoscibili
con nome e cognome nella chat di gruppo, registrandoli sul proprio Profilo
WhatsApp in “Impostazioni”
2.Condividere in chat
solo immagini ed argomenti di interesse culturale e generale
3.Non postare le catene,
gli appelli e le pubblicità, se non strettamente attinenti alle attività del
gruppo
4.Evitare di appesantire
la chat con saluti, auguri e convenevoli
5.Non postare messaggi
dalle 22:00 alle 8:00 salvo casi eccezionali.
Un
modello di efficienza incredibile tale che l’associazionismo non cozzi con
tutto il daffare che si para ogni giorno al mondo femminile.
L'Associazione, infine,
non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità
sociale mediante lo svolgimento prevalentemente in favore dei propri associati,
di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse
generale, di cui all’art. 5 del Codice
del Terzo settore, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di
volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati:
-interventi di tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
successive modificazioni
- di cui all’art. 5, comma 1, lettera f del Codice del Terzo settore;
-organizzazione e
gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale,
incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e
della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al
presente articolo - di cui all’art. 5, comma 1, lettera i del Codice del Terzo
settore;
-riqualificazione di beni
pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata - di
cui all’art. 5, comma 1, lettera z del Codice del Terzo settore.
A titolo esemplificativo
ma non esaustivo, le azioni si concretizzeranno mediante la realizzazione delle
seguenti azioni:
Gite, passeggiate
culturali, trekking, laboratori tematici creativi, informativi e formativi,
agorà, meeting, editoria, presentazione di libri, incontri con l’autore,
promozione dell’arte e del patrimonio culturale materiale e immateriale, conferenze,
seminari, dibattiti, iniziative di beneficenza, attività di sensibilizzazione
ambientale, partecipazione a progetti di natura civica e di promozione del
benessere personale e sociale, partecipazione a manifestazioni
culturali/festival locali.
C’E’ DI CHE SPAZIARE
Una bella realtà
associativa, questa di “Librarsi”, che si presenta nell’ambito della città, in
modo concreto e fattivo, tante donne, che arrivate al pensionamento, non hanno
nessuna intenzione di mettersi da parte e non per ottuso protagonismo ma perché
la partecipazione rende migliore la società che ci circonda e mantiene allenata
e giovane la mente, per dirla, infine, con Rita Levi Montalcini, custodire i
neuroni, quelli che l’età ha conservato senza perderli compassionevolmente.
Auguri donne, altra metà
del cielo, protese sempre verso un orizzonte da raggiungere.
Maria
Serritiello
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