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giovedì 22 settembre 2022

Sono 12 gli oligarchi russi morti e non è un'epidemia

 


                                                           Foto tratta dal Web

di Maria Serritiello

L’ultimo è Ravil Maganov  vicepresidente e presidente del Consiglio di amministrazione di Lukoil, è morto dopo essere «caduto» dalla finestra del sesto piano dell'ospedale, una struttura di lusso, lo stesso dove si è spento, nei giorni scorsi Gorbacov. Migliore fine non l'hanno fatto gli altri 11, tra omicidi-suicidi, infarti e casuali incidenti. 

Che sia una nuova epidemia... 

Il primo  di queste moti eccellenti è  Leonid Shulman, 60 anni, capo del servizio di trasporto di Gazprom Invest. E' il 20 gennaio, quando viene trovato morto nella sua villa con un biglietto accanto in cui lamentava dolore per una rottura ad una gamba 

È il 25 febbraio e Alexander Tyulyako, il secondo, 61 anni, vicedirettore generale della cassa di Gazprom,muore impiccato nel garage della sua casa.

Poi, con cadenza numerica, Michael Watford: 66 anni, vero nome Mikhail Tolstosheya  origini ucraine, morto in garage a Londra.

Con Vasily Melnikov: 43 anni, si raddoppia e muoiono con lui anche moglie e figli con ferite da taglio inflitte con coltelli e trovati sulla scena del crimine.

Anche per la morte di Vladislav Avaev: 51 anni, vicepresidente di Gazprombank ed ex-funzionario del Cremlino. Accanto al suo cadavere si scoprono moglie e  figlia 13enne ed anche una pistola, con cui prima le avrebbe uccise e poi si sarebbe suicidato. 

A Lloret de Mar, 70 km da Barcellona, è la volta di Sergeij Protosenya, 55 anni, top manager di Novatek, secondo colosso dell’energia in Russia, lui viene trovato strangolato e moglie e figlia pugnalate.

Il settimo è Andrei Krukowski, 37 anni, direttore del resort sciistico della Gazprom a Krasnaya Polyana, muore nel Caucaso. Secondo la Tass, «è caduto da uno scoglio»

E poi Alexander Subbotin: 43 anni, muore per insufficienza cardiaca, Yevgeny Palant: 47 anni, di origine ucraina,  trovato  nudo  vicino a quello della moglie Olga, 50enne, dalla 20enne figlia Polina,   Yuriy Voronov: 61 anni, morto nella piscina della sua villa con un colpo alla testa,  Dan Rapoport: 52 anni, finanziere e broker precipita da un palazzo di Washington. Al momento della morte veste un cappello e infradito arancioni ed ha 2.620 dollari in contanti, ma né portafoglio né carta di credito.

Maria Serritiello

 








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