Pagine

giovedì 8 settembre 2022

E' morta Elisabetta d'Inghilterra, l'unica vera regina del nostro tempo

 


Fonte: notizie dal Web
raccolte da Maria Serritiello

Addio Lilibeth

Ad attribuirsi il nomignolo fu la stessa Elisabetta da bambina: troppo piccola e non ancora in grado di pronunciare il nome Elizabeth, rispondeva «Lilibet» a chi le chiedeva come si chiamasse. Così anche i genitori, e in seguito la sorella Margaret, hanno cominciato a chiamarla così, tanto che è rimasta celebre la dichiarazione di re Giorgio VI«Lilibet è il mio orgoglio, Margaret la mia gioia»

Crescendo, la principessa ha continuato a utilizzare il nome Lilibet anche nelle lettere private che mandava ai familiari e agli amici più stretti. Ma è stato Filippo, che ha conosciuto l’allora principessa che aveva appena 13 anni, a renderlo ancora più prezioso e caro alla Regina. Che infatti per il duca di Edimburgo era soltanto Lilibet.

Era  il 6 febbraio del 1952 quando Lilibeth, alla morte del padre, re Giorgio VI, diventò automaticamente la regina d'Inghilterra (anche se l'incoronazione avvenne il 2 giugno 1953). Quando il papà sovrano, a soli 56 anni, passò a miglior vita durante il sonno, la venticinquenne Elisabetta e suo marito, il principe Filippo, erano in Kenya. Avevano sostituito il re, troppo malato per poter ancora viaggiare, in una visita che avrebbe dovuto comprendere l’Africa, l’Australia e la Nuova Zelanda. Elisabetta e Filippo erano partiti il 31 gennaio dall’aeroporto di Heathrow e il re aveva voluto accompagnarli fino alla scaletta dell’aereo. Restò sulla pista a salutare la figlia con il braccio alzato, e lei rispose sorridendo dall’oblò. Era l’ultima volta che si vedevano.

Tagliati fuori dalle comunicazioni, Lilibeth e il marito appresero la morte di Giorgio VI in ritardo. Fu Filippo a essere informato per primo e fu lui a dirlo a Lilibeth, dopo averle proposto una passeggiata nel parco. Verso sera il suo segretario particolare, il maggiore Charteris, raggiunse la regina nella sua stanza, trovandola «seduta in modo perfettamente eretto, con l’aria di chi era pronta ad accettare il suo destino». Fu lui a chiederle: «Quale nome prenderà Maestà?». E lei: «Il mio, naturalmente... Elisabetta».

Iniziarono così, con un grande dolore affrontato con altrettanta fermezza d'animo, gli incredibili settant'anni sul trono di Elisabetta II. A ricordarceli ci sono centinaia di bellissime foto. La prima fu scattata nel febbraio 1952 nell'aeroporto di Londra, dove Elizabeth volò di corsa dopo la morte del padre. Era partita per il Kenya da principessa, ne era tornata (suo malgrado) da regina

Le frasi più belle:

La pandemia

«Mentre potremmo avere ancora molto da sopportare, torneranno giorni migliori: saremo di nuovo con i nostri amici; saremo di nuovo con le nostre famiglie; ci rincontreremo»
discorso alla nazione il 5 aprile 2020, all'epoca del primo lockdown per la pandemia di Covid-19

Diana

«Quindi quello che vi dico ora, come vostra regina e come nonna, lo dico con il cuore. In primo luogo, voglio rendere omaggio a Diana io stessa... L'ho ammirata e rispettata, per la sua energia e il suo impegno verso gli altri, e soprattutto per la sua devozione ai suoi due ragazzi»
la regina parla alla nazione in memoria di Diana, il 5 settembre 1997. La principessa del Galles era morta in un incidente d'auto il 31 agosto 1997. La regina era rimasta inizialmente al castello di Balmoral, tenendo i suoi nipoti William e Harry, lontani dal pubblico. Poi, spinta dalle pressioni della stampa e del primo ministro Tony Blair, era tornata a Londra per parlare direttamente al pubblico dell'eredità di Diana

Piccoli passi

«Vale la pena ricordare che spesso sono i piccoli passi, non i salti da gigante, che determinano il cambiamento più duraturo»
auguri natalizi del 25 dicembre 2019

La pace

«Quando arriverà la pace, ricordate che sarà per noi, i bambini di oggi, rendere il mondo di domani un posto migliore e più felice»
come principessa Elizabeth, la regina fece il suo primo discorso il 13 ottobre 1940, via radio, rivolto ai bambini del Commonwealth

Fare la mamma

«Sì. È il miglior lavoro»
 la regina discute della maternità con l'attrice Kate Winslet, il 21 novembre 2012, dopo la sua nomina a Comandante dell'Impero Britannico per i suoi contributi all'arte

Amare

«È sempre stato facile odiare e distruggere. Costruire e amare è molto più difficile»
auguri natalizi del 25 dicembre 1957, per la prima volta diffusi dalla televisione

La resilienza

«La generazione in tempo di guerra, la mia generazione, è resiliente»
discorso per il 75° anniversario del D-Day, il 5 giugno 2019

Inclusione

«Ognuno è nostro prossimo, non importa quale razza, credo o colore»
auguri natalizi del 25 dicembre 2004 

I cavalli

«Per lo più vado una o due volte in giro per il parco prima di andare a dormire, sai... Esercita i miei cavalli» 
da principessa, a sei anni, alla sua governante Marion Crawford nel 1932

Harry e Meghan

«Le questioni sollevate, in particolare quella razziale, sono preoccupanti. Sebbene alcuni ricordi possano variare, sono presi molto sul serio e saranno affrontati dalla famiglia in privato» dichiarazione rilasciata da Buckingham Palace a nome della regina, 9 marzo 2021. Due giorni prima Harry e Meghan avevano rilasciato un'intervista a Oprah Winfrey esprimendo grande affetto e ammirazione per la regina, ma critiche all'«azienda». Nella dichiarazione ufficiale, la regina ha sottolineato che Harry, Meghan e il loro figlio Archie erano membri molto amati della sua famiglia, ma ha aggiunto che «alcuni ricordi possono variare»

Gli anziani

«Mi viene in mente quella signora della mia età a cui l'altro giorno una nipotina seria ha chiesto “Nonna, riesci a ricordare l'età della pietra?” Anche se questo potrebbe sembrare un po' estremo, le generazioni più anziane sono in grado di fornire un senso del contesto e la saggezza dell'esperienza che possono essere inestimabili»
auguri natalizi del 25 dicembre 2006 

Filippo

«A Filippo piace guidare e lo fa veloce! Ha la sua minuscola MG di cui è molto orgoglioso - mi ha portato in giro, una volta fino a Londra, il che è stato molto divertente, solo che era come sedersi per strada e le ruote sono alte quasi quanto la testa di qualcuno» 
lettera della principessa Elisabetta all'autrice Betty Shew, 1947

Quando la vita sembra dura…

«Quando la vita sembra dura, i coraggiosi non si sdraiano e accettano la sconfitta; invece, sono ancora più determinati a lottare per un futuro migliore»
auguri natalizi del 25 dicembre 2008

I Royal Wedding

«L'importanza della famiglia, ovviamente, è tornata a trovare il principe Filippo e me personalmente quest'anno con i matrimoni di due dei nostri nipoti, ciascuno a modo suo, una celebrazione dell'amore donato da Dio che unisce una famiglia»
auguri natalizi del 25 dicembre 2011, in cui si riferisce al matrimonio di William e Kate e a quello della nipote Zara Phillips e Mike Tindall

Le divisioni

«Possiamo avere punti di vista diversi, ma è nei momenti di stress e difficoltà che dobbiamo ricordare di più che abbiamo molto più in comune di quanto non ci divida».
auguri natalizi del 25 dicembre 1974, che alludono alle violenze in Irlanda del Nord 

Il matrimonio

«Non so se qualcuno abbia inventato il termine "platino" per un 70° anniversario di matrimonio. Quando sono nata, non ci si aspettava che uno fosse in giro così a lungo»
auguri natalizi del 25 dicembre 2017, in risposta alla prima stagione di The Crown che drammatizzava il suo rapporto con il principe Filippo

Dare il meglio

«Ogni giorno è un nuovo inizio, so che l'unico modo per vivere la mia vita è cercare di fare ciò che è giusto, guardare a lungo, dare il meglio di me in tutto ciò che la giornata porta e mettere la mia fiducia in Dio».
auguri natalizi del 25 dicembre 2002: la regina celebrava i 50 anni di Regno, ma aveva anche perso sua madre e sua sorella Margaret

Invecchiare

«Sebbene ognuno di noi conduca una vita diversa, l'esperienza di invecchiare e le gioie e le emozioni che ne derivano ci sono familiari».
auguri natalizi del 25 dicembre 1998

Il beige

«Non posso mai indossare il beige perché nessuno saprà chi sono»
nella biografia del 2011 Our Queen di Robert Hardman


London Bridge

Si chiama London Bridge l’operazione che scatta alla dipartita della sovrana. Dal settembre 2021 sono noti i dettagli, pubblicati da Politico: si va dall'organizzazione del funerale ai doveri di Carlo, nuovo Re. È un piano che esiste fin dagli anni Sessanta e che è stato continuamente aggiornato.

Oltre alla famiglia reale, il primo a essere avvertito è il primo ministro in carica chiamato direttamente da Buckingham Palace, dal segretario privato della Sovrana con una linea riservata. Una frase soltanto nella chiamata: «London Bridge is down», il ponte di Londra è caduto. È la stessa che il premier dice agli altri esponenti del governo britannico. È il segretario di stato ad avvertire i governi paesi del Commonwealth di cui la Regina è capo di stato.

I giorni successivi a quello della morte della Regina, il D-Day, sono indicati da sigle: D+1, D+2 e a seguire gli altri fino al giorno del funerale.

D-Day

Le bandiere nei palazzi ufficiali sono a mezz’asta entro una decina di minuti e il sito web della famiglia regale oscurato da una pagina a lutto con la sola notizia della dipartita. Un banner nero anche in tutti i siti governativi britannici con il link al comunicato sulla morte di Sua Maestà.

Questo comunicato è quello che arriva dopo che sono stati avvisati tutti gli esponenti governativi e istituzionali. Viene inviato alla Association Press e quindi ai media di tutto il mondo. la BBC ferma le trasmissioni e resta solo il suo canale news in diretta con i conduttori televisivi vestiti a lutto. Lo stesso messaggio listato di nero viene appeso ai cancelli di Buckingham Palace. Il Parlamento di Londra si riunisce entro un’ora dalla morte della sovrana per il messaggio del primo ministro, unico fra i ministri autorizzato a parlare. Si riuniscono anche i Parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

La famiglia reale annuncia il piano per il funerale della Regina che si tiene dieci giorni dopo la sua morte. Il ministero della difesa prepara la gestione delle salve di cannone e dei saluti militari. Un minuto di silenzio per tutto il paese.

Il primo ministro ha un’udienza con il nuovo re che fa poi un discorso alla nazione. In contemporanea c’è una funzione nella cattedrale di St. Paul con alcuni membri del governo.

D-Day+1

Il giorno successivo si riunisce il Consiglio che proclama ufficialmente la successione del nuovo monarca. La proclamazione viene letta a St. James Palace e al Royal Exchange nella City di Londra. Da Hyde Park vengono sparate 41 salve di cannone. In serata nuova riunione del Parlamento per un messaggio di condoglianze. Per 10 giorni si fermano le attività ordinarie del Parlamento. Alle 3 e 30 del pomeriggio tutto il governo incontra il nuovo Re.

D-Day+2

La bara della Regina torna a Buckingham Palace. Se la morte avviene a Sandringham, il rientro avviene in treno e i membri del governo attendono il convoglio alla stazione di St. Pancras. Se accade invece a Balmoral, in Scozia, ci sono due possibilità: treno o aereo. La prima è più probabile dopo una camera ardente al palazzo di Holyroodhouse e la cattedrale di St. Giles.

D-Day+3

Durante la mattina il nuovo Re Carlo riceve le condoglianze a Westminster Hall. Dal pomeriggio parte per un giro del Regno Unito a partire dal Parlamento scozzese.

D-Day+4

Il Re arriva in Irlanda del Nord per le condoglianze in Parlamento e quindi una cerimonia alla cattedrale di St. Anne a Belfast. È il giorno delle prove della processione del feretro da Buckingham Palace a Westminster.

D-Day+5

Il quinto è il giorno della vera processione da Buckingham Palace a Westminster.

D-Day+6 fino a D-Day+9

Per tre giorni il feretro della Regina resta al palazzo di Westminster su un catafalco aperto. Resta aperta a pubblico per 23 ore al giorno con prenotazioni per entrare e orari per i Vip. Nel giorno numero 6 c’è una prova della processione funebre. Il settimo giorno Re Carlo visita il Galles.

Il ministero degli Esteri si occupa degli arrivi per il funerale. Il ministero degli Interni si occupa della sicurezza con l’intelligence e le forze di polizia. Il dipartimento dei trasporti gestirà gli spostamenti. Alcune decisioni chiave sono state prese dalla Regina stessa.

D-Day+10

Il giorno del funerale è una giornata di lutto nazionale. Non è però obbligatoriamente una giornata considerata festiva per il lavoro. Il funerale avviene alla Westminster Abbey. A mezzogiorno ci sono due minuti di silenzio in tutta la nazione. C’è una funzione anche alla Cappelle di St. George al castello di Windsor e qui, nella George VI Memorial Chapel, la regina viene sepolta. Il piano prevede come ultimo passaggio che il figlio Carlo lasci cadere una manciata di terra sulla bara.









 

















Nessun commento:

Posta un commento