È nato in Calabria e vive a Roma. Ha scritto opere in lingua italiana e in vernacolo calabrese tradotte in Numerose lingue.
Esordisce nel 1974 pubblicando la raccolta di versi, Il leone non mangia l'erba, con la prefazione di Aldo Palazzeschi.
Le sue successive prove poetiche gli hanno portato la stima di grandi nomi, come Mario Luzi, Giorgio Caproni, Giacinto Spagnoletti, Natalia Ginzburg e Dario Bellezza (suo intimo amico). A lungo si è dedicato alla ricerca e all'insegnamento nell'ambito della cattedra di letteratura italiana del prof. Luigi Reina, presso l'Università di Salerno.
Ha fondato riviste letterarie di prestigio come "Il Policordo", e diretto "Polimnia". Come critico letterario ha collaborato inoltre col quotidiano "Paese Sera".
Il suo lavoro più importante è Il romanzo di Tommaso Campanella, del 1996 Premio Stresa 1997, Il suo ultimo romanzo si intitola Il poeta e lo spazzino, edito da Mursia e prefato da Walter Veltroni.
Dal 2013 è Presidente del Premio Vittoriano Esposito di Celano (Aq).[2] Presiede anche altri concorsi letterari, come il premio dedicato a Giosuè Carducci e intitolato Dal Tirreno allo Jonio.[3]
Nel 2004 Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito della medaglia d'oro alla cultura della Presidenza della Repubblica.
Lo scrittore è stato candidato al Premio Nobel dalla Regione Calabria.[4][5]
Nel 2021 presso la sala Zuccari del Palazzo Giustiniani di Roma una delle sedi del Senato in qualità di presidente delle giurie del Premio Tulliola Renato Filippelli XXVII edizione e del "Premio per la legalità contro le mafie" VIII edizione ha premiato con Carmen Moscariello con la medaglia concessa dal Presedente della Camera dei Deputati Roberto Fico.
Il ritaglio di giornale, posto sopra, si riferisce al Premio "Dante Maffia", istituito a Kyoto in Giappone e che lo vedrà protagonista nel 2023.
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