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mercoledì 15 gennaio 2020

Antonello Costa al Teatro delle Arti di Salerno con lo spettacolo “Ridi con me terapia comica di gruppo”.


Fonte: www..lapilli.eu
di Maria Serritiello


Si ricomincia bene al Teatro delle Arti, dopo la pausa delle vacanze natalizie, con Antonello Costa ed il suo spettacolo, Ridi con me terapia comica di gruppo”, andato in scena sabato 11 gennaio 2020. Anche questa volta, il direttore artistico Gianluca Tortora, della stagione umoristica “Che Comico 2019-2020”, ha saputo scegliere il meglio della risata. Ed è questo lo scopo di Antonello Costa, far ridere come terapia di gruppo, perché “rridere”, come lui pronuncia, siciliano doc di Augusta, se ne guadagna in salute. Nel ricettario della sua terapia comica ci sono 87 personaggi che alterna nelle sue serate in giro per l’Italia: Roma, Torino Milano, Bologna, Palermo, Catania e tante altre città, per planare a Salerno, intervallato da 4 spumeggianti ballerine, che a vederle volteggiare sul palco, accompagnate da fasci di luci, dai colori alterni, veramente ci si sente meglio. Una di esse è la sorella, la piccola di casa Costa, talentuosa in tutti gli spacchi musicali, ma di più in quello della    danza del ventre. Cantante, ballerino, attore comico e show man, uno spettacolo, il suo, che fa della sobrietà e della buona organizzazione un suo specifico punto di forza. Mai volgare o sciatto o banale, comico e ammiccante quanto basta, umoristico e politicamente corretto nello impianto e fluido nel suo svolgersi, per cui lo spettacolo accompagna gli spettatori per due ore buone e lo fa con una delicatezza, frutto di lavoro e impegno continuo, nel controllare con attenzione tutti i dettagli e dando una dedizione psico-fisica a tutti i personaggi che scarrozzano sul palco: Don Antonino, Tony Fasano,  la frase tormentone “Cosa, Che cosa” con la o chiusa, tutta pugliese, il grassone della dieta ed ancora macchiette, omaggio a Totò e Charlie Chaplin, elegante ballerino di tiptap e di break dance, facendo il verso ad uno snodato Michel Jackson, ed ancora Arcangelo Bottiglia, Bella bè, Uomo di mondo, con un divertente ed asemantico grammelott geografico e  Karefastcose sul ritornello di Luna di Gianni Togni. Un protagonista che fa della sua poliedricità, gestita senza sforzo apparente, la sua arma vincente. Con un parlare forbito e mai banale introduce i suoi personaggi, i suoi obbiettivi e le sue aspettative, con una voce ben modulata e con un senso del ritmo ben supportato da un fisicità atletica non indifferente, classe 1970, canta e balla per tutta la serata, due ore sono un bell’impegno, eppure a fine spettacolo lo si ritrova fresco, elettrico e nessun segno di stanchezza sul viso. Le barzellette, suscitano ilarità e umorismo sottile. E allora ci riesce facile considerarlo un vero attore di varietà, nella scia di quelli che l’hanno preceduto. La regia è sua, i testi anche, bene assemblati, adatti a curare, da bravo dottore, gli spettatori, la coreografia invece è di sua sorella Annalisa Costa. Abbandonando il teatro ci si accorge che la terapia comica di gruppo ha funzionato, abbiamo tutti il sorriso sulle labbra, grazie al dott.re Costa.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu



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