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domenica 16 luglio 2017

Lettere da Ischia, anno 2017, di Ferdinando Bianco




Prendo a prestito, rimaneggiando, il titolo del Premio Strega del 1954, "Le lettere da Capri" di Mario Soldati, anche quest'anno, così come quello scorso, mi avvalgo della corrispondenza, da Ischia, del il dott. Ferdinando Bianco, inserendola nel mio blog. "Lettere da Ischia", dunque, per conoscere il pensiero, le riflessioni e egli incontri interessanti del dott.re Ferdinando Bianco, direttore sanitario del bellissimo Complesso ELMA Park Hotel Terme & Benessere di Casamicciola, frequentato per fangoterapia, benessere e soggiorno turistico a 4 stelle.
(Maria Serritiello)

Lettera N 2°

La scelta di F.F che viene da lontano

Prima parte

Cosa spinge gli uomini a fare certe scelte? O meglio cosa spinse al giovane F.F a chiedere,contrariamente ai suoi cinque fratelli, di potersi diplomare , piuttosto che apprendere un mestiere, anche se la scelta avrebbe comportato enormi sacrifici. Nulla gli fece cambiare idea , anzi rafforzò la sua volontà, affrontando con gagliardia tutti i mestieri possibili, pur di portare avanti il suo progetto.Sarebbe difficile capirlo se non si riesce a parlargli. Mi si offre l'opportunità, lo intercetto in albergo mentre gironzola come una trottola per capire se tutto è apposto e mi si offre l'opportunità' di conoscere un uomo, un padre, un marito ed un professionista esemplare proprio a tavola, dove le discussioni fluidificano semplici. Sicche' tra una portata e l'altra  e squilli di  cell ,prende il via una interessante discussione. Chi mi sta  di fronte  si avvicina alla sessantina, anni che porta in maniera egregia e che fa del rispetto dei soldi,del lavoro altrui , del proprio una parte significativa della propria esistenza, l'altra, il privato è tutto attaccamento alle figlie e alla sua signora. Il contatto telefonico con loro gareggia con le tante persone che a lui si rivolgonoper veder programmate le  vacanze.Stiamo parlando di un organizzatore di gruppi turistici, cui non manca la capacità, in capo a due ore, di raccogliere un numero incredibile di persone per qualsiasi metà proponga. Mi sono chiesto  come fosse capace di tale aggregazione, e la risposta è stata pronta, quando ho toccato con mano, la sua disponibilità, la  conoscenza specifica dei luoghi che propone, la sua assistenza continua e globale per quanti lo seguono, la passione che mette per cui tutti siano soddisfatti,l' abnegazione assoluta a quanto promette, associata ad una calma serafica ed ad una umiltà che non lascia nulla affidata al caso. Fa spostare migliaia di persone all'anno in tutto il mondo,seguendole passo , passo e condividendo con loro i bei momenti di svago.Una sorta di potenza economica nel campo del turismo di qualsiasi genere esso sia:  da quello religioso, a quello culinario è ancora da quello sportivo a quello festaiolo e disimpegnato. Le iniziali del suo nome e cognome "FF" si prestano ad una lunga lista di significati positivi: festa e festini,fantasia e fragranza,felice e fortunato,famiglia e figli e si potrebbe continuare cercando sempre parole dal buon significato.
Ho chiesto come fosse nato questo suo lavoro e più candidamente mi dice che c'è stato un specifico inizio, perché ha sempre provato ad organizzare momenti di svago che vanno dalle gite scolastiche al posto dei docenti alle interrogazioni programmate per i suoi compagni di scuola.I risultati erano sotto gli occhi di tutti,ragazzi più promossi e docenti più tranquilli e ben disposti. Come in ogni cosa , l'invidia fece capolino e lui si sentì ingiustamente accusato di lucrare su queste situazioni.Francesco invece di abbattersi,  da una calunnia infamante ,tradusse la cosa in positivo e giurò che da quel momento in poi avrebbe svolto il lavoro ,che adesso faceva gratis, facendosi pagare.Il calunniatore invece di rovinarlo nella reputazione, fu da lui ringraziato ,perché Francesco è stato sempre capace di cambiare in positivo tutto ciò che gli capitava.Altro esempio di come sia stato ,per se stesso ,un Re Mida, fu quando mandato in Svezia ad avviare e controllare i lavori per un investimento ad avviare e controllare i lavori per un investimento
considerevole, riuscì a far decollare nei migliore dei modi l'attività, per poi rinunciare le faci offerte lavorative pur di mantenere intatta la sua possibilità di lavorare in libertà ed autonomia.il successo non l'ha montato, anzi , giunto alla sua età con una posizione invidiabile, non pensa minimamente a gettare la spugna, forse in ricordo per tutto quello che ha affrontato per arrivare al successo. Ha rispetto del suo stesso lavoro, della sua passione , che ancora se non di più lo anima, ha rispetto dei sacrifici giovanili, nessuno gli ha dato una mano, per cui guarda indietro e trova ancora un giovane animato della sua intelligenza e la voglia di affermarsi. È' così è' stato.Cresciuto a pane e lavoro, in una famiglia eroica e dove l'onesta' la contraddistingueva, la mente ed il corpo si sono fusi in un unico obiettivo: ripetere l'esperienza ancestrale degli uccelli che tutta la loro esistenza svolgono per la formazione dei nidi e per quanti li andranno ad occupare. Francesco Ferrante ha avuto a che fare con le categorie più disparate di persone e credo sia da tutti riverito e apprezzato. Ma di questo lui non parla.Silenzioso e riservato osserva e incamera per la prossima iniziativa. Schivo e modesto ha dalla sua l'onesta' e la professionalità appassionata che impiega. Ed ,allora, alla mia domanda che cosa l'abbia spinto a scegliere questo appagante lavoro, per lui, ancora latita una risposta definitiva, sta fatto che è stato oltremodo piacevole aver conosciuto una persona saggia. Gentile, normale, eppure eccezionale.

Seconda parte

Quando si dice certi incontri! Alcuni ti segnano la vita per sempre,altri, invece, ti indicano la stella più vicina e ti fanno toccare con mano non dico la felicità ma di certo un surrogato egualmente appetibile. Qualcuno mi accuserà di aperta contraddizione perché sono solito dire che "il comportamento degli altri non è mai responsabile dei nostri disagi" e quel qualcuno ha ragione dal momento che da più tempo ormai vado sostenendo che ognuno di noi, volontariamente o involontariamente la vita se la fa con le proprie mani e basta. Ma la storia di F.F merita una spiegazione che, in qualche modo, consenta una giustificazione e con essa il completamento della chiacchierata precedente.

Ci siamo lasciati con la considerazione che non conoscevo la ragione per cui il nostro ragazzo di appena 13 anni, , alla richiesta dei genitori di sapere che mestiere volesse imparare, deciso e irremovibile chiede di voler diplomarsi per dare alla sua esistenza una serie di opportunità che il diploma di allora già consentiva. Era un segno evidente di grande volontà, determinazione, motivazione e maturità non giustificabile alla sua età. Chiesi a lui, se qualche evento di quei tempi lo avesse potuto indirizzarlo o un personaggio di esperienza superiore lo  avesse potuto indicare una strada diversa. C'ero andato vicino, sia pure in senso inverso! 

Era usanza, nei tempi passati, presso le famiglie numerose e meno abbienti, durante le vacanze scolastiche, che avviassero i propri ragazzi presso le "puteche", botteghe dei vari artigiani sia pure perché imparassero un mestiere o per sottrarli alle tentazioni che la strada già proponeva. Ma quando si dice "a sciorta" la fortuna! Caso vuole che dirimpettaio della famiglia F. fosse un commerciante di vino, sposato con due figlie, che chiede ai genitori di F. se potevano mandare quest'ultimo presso la loro abitazione/poteca ad aiutare il titolare della vineria. L'accordo si concretizza e il nostro comincia a frequentare i dirimpettai ai quali gli affari non andavano male, anzi! Frequenta la loro casa e spesso il padrone chiede a F. di spiegargli quello che dicono in televisione e al colmo dell' amicizia gli chiede di insegnargli a scrivere per evitare la vergogna di dover firmare in banca con l' odiata croce degli analfabeti. E F. non superava gli otto anni! Inutile provare ad immaginare lo stato d'animo del piccolo. Cosa certa è che il titolare impara a scrivere ma anche F. credo impari qualcosa da questa sua esperienza. Come se fosse cresciuto di dieci anni in pochi mesi. Capisce l'importanza della scuola e della conoscenza ma credo capisca ancora di più come si può acquisire fiducia e consapevolezza di sè Fa un pieno di autostima che lo sorreggerà in tutte le fasi della vita susseguente, perché la forza sta dentro di se'. ! Aveva in qualche modo sub-odorato che poteva chiedere a se stesso quello che voleva perché poteva! E la vita gliene darà continuamente prova consentendogli alla fine di diventare napoletano doc a 360 gradi con tutto ciò che ciò comporta specie in termini di positività! E lo testimoniano alcuni episodi della sua vita poliedrica e sfaccettata che ha condotta facendo i lavori i più svariati, in tutte le parti del mondo senza trascurare mai gli affetti familiari. Anche in questo ambito ha dato segno di equilibrio, onesta' e sagacia tattica, volta sempre a trovare la migliore armonia possibile. E tutto questo con riservatezza, umiltà e abnegazione escogitando piani apparentemente complessi, ma che alla fine vedevano tutti contenti e soddisfatti. Provate ad immaginare una storia di questa nelle mani e nella mente di un Taviani o di  De sica oppure Antonioni! Oh se potesse un regista portare in scena l'odissea che ha vissuto il nostro, appena tredicenne, allorché è mollato da un amico ad andare a lavorare con lui dopo avergli fatto fare debiti per l'acquisto della divisa da lavoro, Sardegna! Già perché lui ha fatto i debiti e lui deve provvedere! Bene, lui che fa? A l'ora prevista, salutati i suoi, va al porto di Napoli per andare ad Olbia,ma per quella tratta si parte da Civitavecchia! Treno per Civitavecchia. Imbarco. Olbia. L'albergo è in provincia di Sassari. Treno per Sassari. Deve proseguire per Alghero. Da qui via autostop arriva davanti all'albergo! Incontra l'amico che lo ha mollato e si limita a dirgli "sei un uomo di merda e levati dai piedi ,con te ho chiuso"! Chiede di conferire con il direttore e parlandogli con tutta la schiettezza e umanità di cui è capace riesce a fargli capire quanto sia motivato a lavorare facendo qualsiasi cosa. Come è e come non è gli assegnano il compito di centralinista. Inutile dire che non era una sua competenza ma chiede poco tempo per familiarizzare con il dispositivo e con l'aiuto di una persona, un poco più esperto, in cambio insegnerà a questa persona a nuotare, diventa ben presto abile e arruolato. E qui manifesta la sua vigile intelligenza e umanità di napoletano doc diventando amico fidato di tutto il personale della cucina e dei servizi, nonché punto di riferimento importante e ben voluto dei signori ospiti che affollavano in quel periodo l'albergo a 5 stelle, ancora esistente. Poi ci si mette pure un pizzico di fortuna e mette da parte bei soldoni e consente anche ad altri di godere di tanta magnificenza. Ospiti erano nientedimeno che Liz Taylor e Richard Burton che giravano il film " la scogliera del desiderio" Che ne parliamo a fare! Tredici anni, tredici anni! Ci ho messo più io a raccontarla questa storia che lui a viverla. A tredici anni! E la cosa bella è che lui ne parla come di una cosa normale, una tra tante. È più emozionato a ricordare del libro che ha mandato a sua figlia, medico, in Germania, degli aneddoti di Mogol, che ha cercato in Italia, l'ha trovato e spedito alla figlia, alla sua amata figlia. Quasi si commuoveva. Una attimo, poi si è ricomposto ed è pronto a parlare di altre amenità. Il cellulare prima e un amico dopo lo hanno distratto, non prima di aver detto quale piacere ha provato nel raccontarmi la sua vita. A domani gli dico e lui mi risponde a domani.

Ferdinando Bianco

Ferdinando Bianco e' nato a Terzigno, in provincia di Napoli, ma ha svolto la sua attività di medico, prima a Savoia di Lucania ed il restante ad Avigliano in Basilicata. Ha due passioni, la frutta, meglio se colta dall'albero e che mangia a iosa, ed il tennis, sport nel quale è particolarmente versatile, ma essendo un uomo di scienza, e ' in costante studio della prospettiva scientifica della problematica esistenziale, ovvero, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo ( il brodo primordiale). Da diversi anni dipinge con tecnica mista e colori pigmentati e variamente assemblati. Ha un curriculum espositivo  di una certa importanza. Le sue opere possono essere visitate sul suo sito: biancoferdopere




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