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mercoledì 14 dicembre 2016

Antonio Caggiano “Dipingere con la luce” 35 scatti alla Pinacoteca Provinciale di Salerno


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

L'incontro inatteso e la passione allo stato puro, questo e tant’altro è Antonio Caggiano di Taurasi, di quell’Irpinia forte e generosa terra che ne ha forgiato la sua effervescente personalità. A Salerno, nella splendida Pinacoteca Provinciale di Palazzo Pinto, in Via dei Mercanti 63, il 2 dicembre scorso e fino all’8 gennaio, sono in mostra, 35 scatti d'autore, editoriale e grafica di Tiziana Morgese, che sfoggiano le passioni vitali del Nostro, come i viaggi per quattro continenti, dal Brasile agli Stati Uniti, dal Polo Nord al Sahara e l’amore della vigna, mai abbandonato. Dice di lui Ferruccio Fabrizio, giornalista del Gruppo Espresso e curatore della mostra “Ha regalato uno scatto alle sue emozioni e viaggiato con naturalezza sul doppio binario artistico, tra le bottiglie di vino ed istantanee irripetibili. In entrambi i casi, esperienze storiche”. Antonio Caggiano, 80 anni, cultore e produttore del liquido caro a Bacco, a Taurasi ha una cantina, nella quale conserva una delle migliori produzioni di vino italiano, unitamente ad una collezione di suoi scatti, che ne fanno di essa un pregevole ed unico scrigno. Accanto e per completare la sua statura di artista, l’amore per le belle donne, che negli scatti fa rifulgere dall'alto della sua umiltà e generosità naturale, non disgiunta da una nobiltà d'animo che trapela a tutto tondo, porgendosi in modo schietto e genuino all'incontro col pubblico. Parla semplicemente, quasi sottovoce, con una cadenza tranquilla, alla quale probabilmente non è estranea la forza della terra che gli ha dato i natali, con i suoi vitigni e le sue uve, mentre racconta gli incontri significativi della sua vita. Altrettanto peana alla luce sono gli scatti che fanno l'occhiolino allo spettatore, New York, Portorico, San Pietroburgo e Salerno, ne rapiscono le attenzioni, suggerendo curiosità antiche e domande altrettanto urgenti, per i loro guizzi di luce, ora impertinenti, ora evocativi, talvolta criptici, altre volte docili e sereni, con i rossi che spadroneggiano, pur nella variabilità, come i riflessi del buon vino, archetipo naturale. Sarebbero quasi tutte da ridurre in luminose opere en plein aire, nella città che lo ospita, per essere fruite proprio come lui le ha viste, qualche anno fa a Salerno. Nello spazio della pinacoteca gli scatti emanano caldi toni, riflessioni intime, quasi un anticipo dell’astrazione mentale della luce di cui va tanto fiero, Antonio Caggiano. Il risultato che ne deriva è la bellezza degli autentici pezzi originali in esposizione,  riecheggiante l'operazione mentale del miglior Rothko. Si lascia la sala convinti di aver visto opere pregevoli ed uniche e di aver conosciuto un’artista, semplice ed passionato, un figlio dell'Irpinia, forte e delicata, quell’ Irpinia che conserva a vanto, la cantina egli scatti mondiali di Antonio Caggiano.
Maria Serritiello
 
Antonio Caggiano, 80 anni il prossimo mese di aprile, è nato a Taurasi, in provincia di Avellino, dove vive e lavora. Comincia a fotografare in bianco e nero, dopo aver fatto una grande esperienza a Milano, negli anni sessanta. Grazie alla profonda amicizia che stringe sia con Ken Damy, professore all'accademia di belle arti di Bologna e direttore del museo di fotografia contemporanea di Brescia, sia con il maestro Franco Fontana, passa al colore. Ha partecipato a numerosi concorsi fotografici nazionali ed esteri, incassando qualche prestigioso riconoscimento come la Medaglia d'oro nel Gran premio internazionale "I migliori dell'anno" a Varsavia nel ‘96. Nel ‘90 ha ricevuto la laurea "Honoris Causa" in Architettura dalla Costantinian University of N.Y. Della sua fotografia hanno tessuto lodi, oltre Damy, esperti come Cathy Gfeller, direttrice del museo di Neuchâtel in Svizzera, Giulia Ortiz, critica d'arte di Milano. Carlo Alleva, fondatore del Neofigurativismo, un trentennio fa, scriveva dei suoi scatti come di autentici capolavori. Antonio Caggiano ha già allestito esposizioni personali su temi diversi: Storie di vigne, I colori dell'autunno, Deserto del Sahara, Circolo polare artico, Brasile, Luce carioca, Ritratti, Riflessi, Carnevale di Venezia, Cuba, Isola senza tempo, La poesia dei fiori, Seduzione
 

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