Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
pubblicato il 28 aprile 2016
Una giornata da riviverla tutta, per la quantità di emozioni provate, forsanche con la pioggia ed il vento sferzante che, per capriccio di primavera, si sono abbattuti su Salerno, nel giorno dell’inaugurazione della stazione marittima di Zaha Adid.
Uno scenario d’incomparabile bellezza si apriva ai nostri occhi e Salerno bella così non è mai stata. Per il meraviglioso gioiello è accorsa una folla straripante di persone, perché ognuno è voluto esserci per assistere all’evento più significativo, che getterà la città nel panorama mondiale. Chi l’ha voluto fortemente e con volontà tenace, tutta alfieriana, è Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno e attuale governatore della Campania. Meno male che ci sono uomini che vedono più degli altri il futuro e che sanno più degli altri offrire, con determinazione ma anche con emozionalità, un sogno collettivo.
Vincenzo De Luca ha avuto ed ha il pregio di disegnarsi nella mente con lucida razionalità la “città ideale”, ovvero la Salerno che può e deve fare il salto di qualità, per averne le caratteristiche. Si è battuto come un gladiatore dell’antica Roma, avversato e osteggiato da più parti, ma non si è mai scoraggiato, anzi la lotta l’ha reso più coriaceo, sicché il 24 aprile, visita-bliz del premier Matteo Renzi per un’anteprima dell’opera ed il 25 aprile, inaugurazione, sono stati per lui, giorni di pura felicità.
Alle 11,30, sotto una pioggia battente, l’ostrica di Zaha Adid si è aperta e la perla del suo interno, è stata visibile a tutti. A tagliare il nastro con Vincenzo De Luca, il Sindaco f.f. Vincenzo Napoli, Mimmo De Maio, assessore all’urbanistica ed i rappresentanti dello studio di Londra di Zaha Adid, gli architetti collaboratori: Patrick Schumacher e Paola Cattarin. “Zaha sarebbe stata felice di presenziare all’inaugurazione” ha detto Patrick Schumacher, in conferenza stampa, tradotto da Olga Fernando “perché era molto affezionata a quest’opera, privilegiata con il Maxxi di Roma e lo Science Centre di Wolburg ed era grata alla città di Salerno per averle dato fiducia”. “Vincenzo De Luca” ha continuato “ ha posto Salerno al primo posto in Italia, per la maggiore concentrazione di opere di grande architettura contemporanea firmate: David Chipperfield (Cittadella giudiziaria), Riccardo Bofil (Crescent ), Santiago Calatrava (Marina d’Arechi) e Zaha Adid ( Stazione marittima), un simbolo d’Italia nel mondo.”
“Questo è il segno di ciò che volevamo realizzare” le testuali parole del governatore della Campania, “trasformare Salerno, in un grande museo aperto, la città dell’architettura contemporanea, in grado di richiamare migliaia di ragazze e ragazzi, intellettuali ed architetti in grado di apprezzare questa bellezza unica ed innescare un circuito di turismo culturale. Oggi non c’è al mondo” continua col dire “un approdo turistico bello come quello di Salerno. Questo deve essere il simbolo della nuova Italia ed anche per questo è venuto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, un’Italia gelosa della propria storia, del proprio patrimonio, della sua arte, della sua archeologia, del suo ambiente, ma anche un paese dinamico capace di offrire a migliaia di ragazzi, nel campo dell’architettura, dell’ingegneria, del designer, di avere un’occupazione di lavoro, d’impegno e di vita. Io credo che questo sia il modo migliore per ricordare Zaha Adid, la quale ci lascia una grande straordinaria eredità”
Ecco, ora l’opera di una bellezza inimitabile, con la sua forma sinuosa e le sue volute avvolgenti, che non potevano non appartenere ad una donna, è sotto gli occhi di tutti e del mondo intero. Ci ha lasciati così, senza che l'applauso dell'ultima sua opera la raggiungesse, senza aver visto il suo lavoro finito e senza essere circondata dall'affetto di una città riconoscente, consapevole della visibilità, che da oggi in poi le capiterà di vivere, accumunata alle tante altre del mondo, dove la sua orma. Tutte le sue opere sono stupende, ma la Stazione Marittima di Salerno è splendida, sospesa com'è tra cielo e mare, ricoperta dai mille e più led luminosi, divenuti, ora, stelle al contrario che, ogni sera, all'accensione la raggiungeranno.
Maria Serritiello
Nessun commento:
Posta un commento