Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Torna puntuale, come le
feste comandate, il “Che comico 2025/2026” del sabato sera e della
domenica pomeriggio, e lo fa con una city comedy, da Salvatore Gisonna,
Peppe Laurato, Angelo Belgiovine, Peppe Isaia e Lucia Giso. Il ristretto palco
del Ridotto si è affollato di talenti che, in varia espressività, hanno dato il
meglio per rappresentare un testo semplice, ma con evidente contenuto, lanciato
là, disinvoltamente, tra le risate del pubblico diverto. La rassegna è stata ideata
in modo onorevole da Gv Eventi di Gianluca e Valentina Tortora, degni di
tanto padre “Claudio Tortora” per quel che riguarda il teatro Ridotto
“Quando la normalità incontra l’assurdo
siamo sempre in troppi “è il succo del pezzo, che nel finale, sulla pazzia,
cita la poetessa Alda Merini, un tentativo di far ridere ma anche
pensare.
Vincenzo, primario di una
clinica si ritrova a casa dopo una lunga giornata di lavoro, accompagnato
da Giampiero, suo medico collaboratore che lo scorazza avanti ed indietro in
macchina. Lui crede per affetto…Nella casa staziona Stella, una cameriera tutto
fare che lo accudisce con intenzioni di fare man bassa sui suoi avere. Capitano
nell’appartamento momentaneamente vuoto, per una chiamata dall’ospedale del
primario, due fratelli o presunti tali, per dividersi l’eredità del primario,
loro padre. Le gag che ne vengono fuori dai due personaggi, l’uno, imbottito di
religione cattolica, l’altro sbruffone in quanto a donne, aggravato da un
incidente che lo ha reso malconcio, sono tutte divertenti per la bravura dei
due comici che hanno trovato un ritmo scenico particolare. Una nota di elogio
va a tutti i partecipanti, ma uno in particolare lo merita Lucia Giso, novella,
per quel che riguarda la parlata, l’aggressività e le scene di seduzioni, alla
tiktoker Rita De Crescenzo, le parole messe in fila, senza neanche tirare il
fiato, hanno prodotto applausi convinti. Il finale è sorprendente e dopo grasse
risate, vi è un momento lirico, che scalda i cuori e fa meditare che non tutto
è perduto, se ci sono i buoni sentimenti, opposti al cinismo imperante.
Maria Serritiello
www.lapilli.e
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