Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Qualche giorno fa al “Civico 23”, No Profit Art Space, in zona
Mercatello di Salerno, si è conclusa, l’esposizione d’arte contemporanea di Italo
Carrarini, dal significativo titolo “Trascrizioni”, con un
esperimento di lettura “A Cadere” di Gianluca Garrapa e Antonio
Francesco Perozzi. La mostra inaugurata l’11 maggio è stata visibile fino
al giorno 25 dello stesso mese, con un discreto flusso di visitatori, ma
soprattutto per coloro, interessati all’opera dell’artista, che risente delle
atmosfere degli impianti concettuali degli anni ’70, nei quali l’autore ha
realizzato i primi e più importanti lavori sulla trascrizione. Italo
Carrarini, nato a Tivoli nel 1953, è uno specialista della scrittura
asemica a posteriori ma è tale, nel risultato, infatti le sue trascrizioni si
presentano come una forma di illeggibile scrittura.
La scrittura asemica,
per intendere meglio il lavoro artistico di Carrarini, è una forma di stesura
semantica aperta senza parole, un vuoto di significato che lascia al lettore
riempire ed interpretare.
20 pannelli attaccati al
muro,
costituiscono l’impianto delle trascrizioni operate dall’artista; una seconda
copia di un testo esistente, che Carrarini duplica a mano, sovrapponendo i
passaggi di una serie di libri da lui prescelti e vicini al suo gusto di
lettore. Il risultato è una forma d’arte liberatoria, sicché il fruitore
interpreta come gli aggrada l’opera in visione, senza l’oppressione della
corretta (?) interpretazione tirannica ed intellettualistica. Stessa
impostazione è stata data all’ esperimento di lettura dei due giovani
interpreti, la sovrapposizione è stata data alle parole, estrapolate da
conversazioni non sense. Una performance intelligente che il pubblico ha
gradito molto
Il “Civico 23”, No
Profit Art Space Salerno, Via Parmenide 23, è diretta con passione,
competenza e non senza sacrifici da tre volenterosi cultori d’arte: Angelo
D’Amato, Rosario Mazzeo, Gianni Capacchione.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu
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