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mercoledรฌ 1 maggio 2024

Il 27 e 28 Aprile, al Teatro Ghirelli di Salerno รจ stato rappresentato “Garage” scritto e diretto da ๐—”๐—ฟ๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ผ ๐—ฆ๐—ฐ๐—ผ๐—ด๐—ป๐—ฎ๐—บ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ

 



Fonte:www.lapilli.eu

Maria Serritiello


Il 27 e 28 Aprile, al Teatro Ghirelli di Salerno รจ stato rappresentato “Garage” scritto e diretto da ๐—”๐—ฟ๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ผ ๐—ฆ๐—ฐ๐—ผ๐—ด๐—ป๐—ฎ๐—บ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ

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1.Or. Art. I. (A.I. Podcast) ๐—Ÿ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฆ๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ป๐—ผ

scene ๐—”๐—ฟ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—”๐—น๐—ผ๐˜ƒ๐—ถ๐˜€๐—ถ

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organizzazione e aiuto regia ๐—”๐—น๐—ถ๐—ฐ๐—ฒ ๐—š๐—ฟ๐—ผ๐—บ๐—ฏ๐—ผ๐—ป๐—ฒ

riprese video ๐——๐—ฎ๐—ป๐—ถ๐—ฒ๐—น๐—ฒ ๐—™๐—ผ๐—ฟ๐—ฐ๐˜‚๐—ฐ๐—ฐ๐—ถ e ๐——๐—ถ๐—ฒ๐—ด๐—ผ ๐— ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฒ

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montaggio video ๐—ง๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฎ ๐—Ÿ๐—ฒ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ

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service ๐—™๐—ฟ๐—ฒ๐—ฒ ๐—ฃ๐—ผ๐˜„๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฆ๐—ฒ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฐ๐—ฒ

assistente ๐—˜๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—ฒ ๐— ๐—ฒ๐—ป๐—ฒ

foto di scena ๐—–๐—ต๐—ฟ๐—ถ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฎ๐—ป ๐—•๐—ฟ๐˜‚๐—ป๐—ถ

produzione ๐—จ๐—ป๐—ฎ๐—น๐˜๐—ฟ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—ฎ๐˜๐—ฟ๐—ผ

 

Il lavoro proposto al Teatro Ghirelli di Salerno ha riscosso un concreto interesse per come รจ stato allestito, infatti si รจ servito di diversi linguaggi artistici, quali il teatro, il cinema ed il podcast; quest’ultimo รจ stato diffuso attraverso l’Intelligenza artificiale. Vale la pena soffermarsi sulla conoscenza del nuovo supporto digitale, costituito da episodi audio o video che riguardano un tema specifico. L’ invenzione รจ recente ed รจ apparsa nel 2004, il risultato ottenuto รจ simile a programmi radiofonici, un successo mondiale che, alla fine del 2024, raggiungerร  i 504 milioni di creatori ovvero: "podcaster." L’autore Arturo Scognamiglio fa di piรน per costruire un innovativo lavoro teatrale, inserisce l’intelligenza artificiale a cui chiede, come fosse un oracolo, avendo libero accesso a tutti i contenuti e dati della rete, il futuro degli avvenimenti in cui sono coinvolti i quattro personaggi.

Ruggero, Vincenzo, Gennaro e Giovanni sono quattro amici della periferia di Napoli che hanno fittato un garage dove passano gran parte del loro tempo, come fosse la loro casa. Arredata alla men peggio, con oggetti sottratti alle loro dimore, fa bella mostra di sรฉ, addossato al muro, lo scheletrato di un presepe in nuce, mentre attaccata alla parete resta una foto di Diego Armando Maradona, con davanti due lumini accesi. Un divano, la televisione, un frigo bar e l’immancabile macchina per il caffรจ, un armadietto, completano l’arredo. Vivono tranquilli in quell’oasi, terminato per alcuni il lavoro e per uno l’universitร : ridono, scherzano, si prendono in giro, si danno pacche sulle spalle, fumano, giocano alla play station e parlano di donne, il mondo fuori sembra non appartenergli. Nel garage hanno trovato l’alcova sicura per cullare il piรน a lungo possibile lo stato appianato della loro esistenza. Tutto ciรฒ che ruota intorno ai giovani, all’esterno del garage, l’autore ce lo mostra su due schermi, posti ai lati del proscenio e dove l’I.A interagisce con il racconto principe, prevedendo il futuro. Ogni tanto nelle conversazioni dei giovani, nei loro appuntamenti di lavoro, nel ripassare l’esame per l’indomani, nel portare avanti il lavoro del presepe, si sente prepotente il fragore di esplosioni, come cadenza del fuori garage, dove qualcosa d’inevitabile succede. Ai nostri giovani, per piรน volte, la notizia arriva ovattata dagli schermi televisivi, lontana dalle loro vite appannate. Ci vorrร  la scossa, quella che li toccherร  da vicino, che li renderร  simili agli altri, a coloro che non hanno piรน nulla da perdere, perchรฉ “se sono a te uguale non perdo piรน niente e ti posso abbattere”.

Interessante la scrittura dell’autore per l’originalitร  della messa in scena e i linguaggi fatti interagire tra di loro e discreta la spontaneitร  degli attori nel mostrarsi come la “buona gioventรน” attuale. Mi piace sottolineare (N.D.R) tra i tre linguaggi usati e la sottesa teoria di societร  liquida di Zygmunt Bauman, l’ostinata convinzione di fare il presepe di Giovanni che mi fa pensare, che, un margine di salvezza, nel conservarci qualche punto di riferimento, c’รจ!

Maria Serritiello

www.lapilli.eu








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