di Maria Serritiello
“Ho
viaggiato, ho fotografato, mi sono fermato ad ascoltare la musica dei luoghi.”
Queste le parole
pronunziate dal fotografo-artista Armando
Cerzosimo la sera dell’apertura della mostra, venerdì 2 settembre alle ore 19,00 presso il FRAC di Baronissi(SA) promossa
ed allestita nell’ambito della seconda edizione della rassegna “VISIONNAIRE22,
narrazioni tra cinema documentario e teatro”). Titolo: Appunti
per un’iconografia della canzone
La mostra è stata curata
da Massimo Bignardi direttore del
Museo-FRaC e prospetta una raccolta d’ immagini tratte dall’archivio del
fotografo.
Dal 02 Settembre 2022 al 18 Settembre 2022
BARONISSI | SALERNO
LUOGO: Museo FRaC - Galleria dei Frati
INDIRIZZO: Via Convento
Sedici le fotografie di
grande formato, scenario adatto alle sue visioni interiori, che seguono una
propria colonna sonora. Le città si presentano in bianco e nero: Londra, Parigi, Lisbona, Nicosia, Genova,
Roma, Siracusa, accompagnate da note irreali che lo stesso visitatore ode,
ammaliato dalle sue visioni e da quel suo entrare ed uscire dalla fotografia,
un artifizio tecnico usato con semplicità, ma che rimane incantevole.
Tutti, gli scatti,
vibrano all’unisono con lo sforzo titanico del Maestro di sublimarsi, lasciando
testimonianza di quella emancipazione personale e culturale che tanto anima la
vita e l’anima del fu fotografo ordinario di altri tempi e di altre
motivazioni! Inutile girarci intorno, Armando si sente artista a tutto scatto e
a questa sua profonda e acclarata convinzione dà in dote la sua professionalità
tecnica indiscussa e la sua sensibilità artistica che lo hanno portato ad
indagare tutte le potenzialità raffinate della fotografia. A tutto questo, fa
da sfondo una sua innocenza antica, così come la sua ingenuità di altri tempi.
Ed ecco, la luminosità dei delfini, il rococò siculo cucito su aspirazioni multiple,
del maestro e degli alunni, l’acqua cheta di distese liquide, mezzi industriali
in attesa di lavorare, donna di spalle in attesa di niente, scorci ignoranti di
città vive e già andate. L’evento ha un titolo, ad un primo impatto, criptico,
ma fa il paio con l’aspirazione segreta del Maestro di suscitare, nel fruitore
le domande essenziali e forse destinate a non avere risposte: l’arte che cos ’è?
E quella fotografica in particolare? E’ un processo out side-in o inside-in? E’
un processo che parte dall’esterno o dall’interno del nostro cervello? Sembra
facile a dirsi, tuttavia ancora si lavora in tal senso.
Il nostro cervello deve
ancora interrogarsi in merito e questi eventi, ai limiti della filosofia, ma
sono altrettanti occasioni per farlo. Forza Maestro, vada oltre!
(N.D.R)
Lo scatto a colori rappresentante l’enigmatica signora di spalle, seduta ad un
tavolo, di un elegante locale, in attesa, è la più bella visione immaginativa.
Dietro di lei, arpa o sassofono, violino o contrabasso e perché no tamburi,
possono creare qualsiasi rigo musicale, senza che la sua visione si scalfisca
Maria
Serritiello
www.lapilli.eu
Armando
Cerzosimo. Nato nel 1958
a Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno. Entra giovanissimo in
studio fotografico, dove apprende ed assimila la tecnica della camera oscura,
con la stampa in B/N ed a colori con ingranditore. Le prime tecniche di ripresa
fotografica passano attraverso gli obiettivi delle varie Rolleiflex, Leica, Hasselblad. Dopo vari anni d'apprendistato che
gli consentono una conoscenza della stampa sia a colori, sia in B/N sente forte
il desiderio di viaggiare; esperienza altrettanto formativa nel suo percorso.
Africa, Asia, Medio Oriente, nord Europa, dove ha la possibilità di
sperimentare ed approfondire il reportage, la fotografia di ricerca, la
committenza sociale. Rientrando in Italia, apre a Bellizzi (SA) il suo primo
studio Artfoto Camera Chiara,
approfondisce sempre con più impegno il percorso della fotografia sociale.
Percorso che lo porta ad essere uno dei relatori
al terzo Congresso Mondiale dei Fotografi Professionisti in Orvieto edizione
2001. Diverse sue mostre, tra cui Sri Lanka - L’isola, presentata al
Festival del Cinema in Giffoni Valle Piana dove è stato inoltre il fotografo
personale del direttore del Giffoni Film Festival e, lavorando dietro le
quinte, ha avuto il modo e la fortuna di conoscere, frequentare e fotografare
attori e registi famosi quali Zeffirelli, Manfredi, Sordi; Turchia, Immagini e
Suggestioni presentata a Montecorvino Rovella; Romania, Immagini di Libertà,
con libro dedicato alla rivoluzione in Romania, con la presentazione di
Lanfranco Colombo, mostra presentata a Palazzo Isimbardi a Milano con libro
edito dalla Campanotto Editore; Terzavita, mostra sulla Pia Casa di Ricovero in
Salerno presentata a Palazzo Genovese. Ha allestito, nella prestigiosa Villa
Rufolo di Ravello, una mostra personale.
È stato presente per vari
anni alla sezione Cultura del Photo Roma Show, dove ha presentato tra l’altro
Camera Work e Anime Gemelle, mostra sui momenti più significativi del suo
percorso fotografico. Sue fotografie sono state pubblicate in riviste e
magazine nazionali e internazionali, tra cui “Sposa Magazine” e “Vogue Sposa”.
Attualmente dirige due studi fotografici, uno sempre a Bellizzi (SA) con
annessa sala posa e l’altro nello splendido centro storico di Salerno.
Tra le sue numerose
mostre si segnalano: Opere Libere dove si rimarca il suo interesse per la fotografia
sociale, allestita nella cappella di S. Antonio dei Nobili a Salerno; nel
castello Svevo di Barletta espone il ciclo “Visita a Lisbona. Dialoghi sulla
Fotografia” dedicato ad uno dei più importanti esponenti della fotografia nel
Novecento italiano: Enzo Sellerio. Nelle sale della Pinacoteca Provinciale di
Salerno 3 installazioni fotografiche dedicate a 3 influenti scrittori del
panorama nazionale: Maurizio De Giovanni, Massimiliano Smeriglio e Ruggero
Cappuccio; Chiaroscuro, allestimento fotografico e video presso Palazzo Coppola
in Sessa Cilento durante il festival Segreti d’Autore. Nel 2002 insieme ad
altri 18 colleghi ha dato vita all’associazione fotografica Artesia. È socio
fondatore del FIOF (Fondo Internazionale Orvieto Fotografia). È socio fondatore
del Circolo Centrale Fotografi Italiani. Nel 2014 riceve il Premio della
Critica alla prima Biennale d’arte di Salerno. Nel 2005 tiene la mostra Il
Ritratto Non Vedente, presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Nel
2006 - 2012 - 2014 in occasione dell’annuale incontro del Fiof riceve le
Qualificazioni Nazionali QIP (Qualifed Italian Photographer). L’ultima
qualificazione ricevuta è stata assegnata al ciclo Il Ritratto Non Vedente. Nel
2019 riceve il premio “Ritratti di Territorio” nella sezione fotografica della
Provincia di Salerno per l’interesse nel nome delle personali origini e
identità culturali. Nel giugno del 2018, al Museo Archeologico Provinciale di
Salerno, tiene la mostra Dodici Nere, acquisita poi dal Tribunale di Salerno ed
oggi allestita, come esposizione permanente, all’interno del nuovo Palazzo di
Giustizia di Salerno. Nel 2019 a Nicosia in Sicilia, durante il Festival della
Fotografia vince il prestigioso premio alla carriera per il percorso di ricerca
di uno stile fotografico puro ed incisivo.
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