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mercoledì 12 gennaio 2022

“Canzoniere d’ ‘e piccerille”, un originale libro musicale di cunti e canti di Guido Cataldo







Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

 Sulla pagina iniziale del libro “Canzoniere d’ ‘e picerille” vi è scritto, a caratteri ben visibile, una massima di Gustav Mahler che dà il senso alla raccolta del Maestro Guido Cataldo, artista, autore, musicista e compositore: “La tradizione è custodia del fuoco, non adorazione delle ceneri”. E fuoco è, quello delle serate d’inverno trascorse da tanti piccoli, vicino al focolare ad ascoltare i cunti, è la bella sensazione che si avverte, nell’aver tra le mani, il libro.

Ed andiamo ad analizzare, pezzo per pezzo, quest’ inestimabile lavoro, del maestro Cataldo, che restituisce alla memoria dei bambini dai capelli grigi e discopre ai nativi digitali, un mondo fantastico, perso nelle pieghe del tempo. Sicché, per la sua fattura è un libro per grandi e piccini, un lavoro interdisciplinare, dice il professore di pedagogia della musica Pasquale Scialò, nella prefazione, che integra canto, testo, disegni, storia culturale, geografie sonore e tradizioni del territorio.

Il libro è accattivante, una mattonellina formato A6, color rosso cremisi, dove lo sguardo si posa volentieri per la giocosità colorata dei disegni del talentuoso Andrea Cecchini, che a me ricordano (N.D.R) quelli del fumettista Benito Franco Giuseppe Iacovitti. L’interno, poi, è uno scrigno, disvelato con cura, per accedere nel mondo fantastico del racconto. 10 tornesi d’oro, per entrare linguisticamente nella ricerca che sta a monte della pubblicazione, infatti il tornese era una grossa moneta d'argento emesso per la prima volta agli inizi dell'XI secolo dall'Abbazia di San Martino a Tours in Francia ed usato per quattro secoli nel regno di Napoli. 10 tornesi, per giunta d’oro, a rafforzare il valore della preferenza, ad indicare i canti selezionatiti, per tessere un canzoniere dedicato ai più piccoli a che non dovessero cantare canzoni il cui significato risulterebbe scurrile. Ed eccoli i 10 tornesi d’oro, cantati magistralmente dalla voce inimitabile di Diana Cortellessa, accompagnata da bambini e giovanissimi interpreti, sostenuti dal quintetto di fiati Alenusa che più di ogni altra orchestrazione riporta indietro il tempo, ma è un’ensemble che diventa orchestra per la quantità di suoni e varianti: flauto, oboe clarinetto, corno, fagotto

I titoli:

Quanno nascette ninno

Lo ciuccio de Cola

La fiera de Mast’Andrea

Cicerenella

Pastorella

Pagliaccio

Michelemmà

Bolero

Lo Cuarracino

Duorme

Ognuno di questi canti ha la sua partitura musicale, per cui il libro diventa musica suonata, ma Guido Cataldo ha pensato a tutto ed anche di più, il suo libro doveva essere materia viva, per cui in fondo al libro, tra le pieghe della copertina, alloggia un cd registrato dove si può ascoltare la magia del canto per i piccerille.

Seguendo la narrazione, pagina dopo pagina, il libro si estende in un piacevole spettacolo, già presentato con successo, nel mese scorso, al Teatro Giuseppe Verdi, il Massimo cittadino.

Che bel lavoro, Maestro Guido Cataldo, pensato amorevolmente per i tuoi cuccioli, così come li indichi, nella dedica iniziale, ma anche per i bambini degli altri, è come se avessi voluto dare, in eredità il tuo mondo poetico, fantastico, musicale. La tua anima! Hai voluto lasciare traccia, ed ecco la ricerca accurata nell’organizzare il lavoro, per dire pedagogicamente ai fanciulli di quest’era di guardare a fondo, non accontentarsi di hic et nunc, tanto di moda, perché la tradizione ci dice da dove siamo partiti, importante per dove si vuole arrivare.

E ce l’hai fatta, Guido, noi adulti che ti leggiamo ci siamo emozionati, siamo tornati indietro nel tempo, e non con melensa nostalgia, ma con la consapevolezza che, barra diritta, abbiamo dato e diamo con l’entusiasmo giovanile, ogni giorno.

PS. In un giorno di fine anno, nel cortile della scuola media di Oliveto Citra, io e te e tutta la scolaresca, di cui eravamo insegnanti, abbiamo rappresentato Cicerenella. Uno dei ricordi più limpidi…






Maria Serritiello
www.lapilli.eu









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