Sull'aumento dello spread Conte ha affermato: "Non mi fa piacere ma sono fiducioso". Per Tria, "il governo farà quello che deve fare, ma non ci aspettiamo crisi"
Fonte Huffington Post
Se lo spread dovesse continuare a salire, come reagirà il governo? Salvini è sicuro: "Non saremo fermi abbiamo più di un'idea", ha affermato il ministro dell'Interno a margine del G6 di Lione. Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e, questo, secondo Salvini, sarà un punto di forza in caso di impennata dello spread: "La forza dell'Italia, che nessun altro degli amici seduti al tavolo oggi ha, né i francesi, né gli spagnoli è un risparmio privato che non ha eguali al mondo. Per il momento è silenzioso e viene investito in titoli stranieri. Io sono convinto che gli italiani siano pronti a darci una mano".
E sull'aumento della differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è intervenuto anche il premier Conte. Non è certamente entusiasta dei valori attuali dello spread ma si dichiara fiducioso: "Lo spread a 315 non mi fa affatto piacere, ovvio. Confido che quando si leggeranno la nostra manovra ci possa essere maggiore tranquillità da parte degli investitori, quindi un segnale positivo da parte dai mercati. Confido che con questa manovra chi investirà in Italia ne trarrà tanti guadagni, sarà molto conveniente investire in Italia", ha affermato.
Dal canto suo, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, ha affermato - durante l'audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato - che l'impegno del governo sarà quello di infondere fiducia nei mercati e che non si aspettano alcuna crisi. Ma, nel caso lo spread arrivasse a 400 o a 500, ha continuato il ministro, l'esecutivo sarebbe costretto a intervenire: "Il governo farà quello che deve fare di fronte a una crisi inaspettata, perché non ce l'aspettiamo".
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