Kora sei tu
di Maria Serritiello
Kora sei tu,
la casa che torna,
centrini ricamati,
i fiori nel vaso
e nei cassetti l’ordine aggiustato,
il fuoco sempre acceso,
il cibo che è già cotto
e l’odore sta in cucina.
Kora sei tu,
la semplice attesa di natale,
l’albero pesante al
cioccolato,
le bambole e il libro
e il ballo sulle punte,
Kora sei tu,
la voce che canta,
la carta si trasforma,
il cinema che sogna
e della fiaba la magica
lettura.
E poi, sei tu Kora,
un giorno di pioggia,
i vetri appannati,
i piedi cotti,
nell’acqua bianca
di una bacinella smaltata,
le castagne lesse,
i broccoli affogati dal calderone
e le mele raggrinzite dal
calore,
lo strudel che di Fiume
parlava,
il fratellino piccolo,
il padre girandolone,
i fuochi del patrono,
il letto caldo
e ciao mammina,
ti racconto la giornata.
16-9-2005
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