Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
“AB-USO”
così ha titolato la manifestazione per “La
Giornata Internazionale Contro La Violenza Sulle Donne”, il Museo Città Creativa di Ogliara, traendo spunto dalla proiezione
video di Annamaria Panariello e Rosanna
Di Marino.
A volere la Giornata
mondiale contro la violenza sulle donne è stata l'Assemblea generale delle
Nazioni Unite con la risoluzione del 17 dicembre del 1999. L'intento dell'Onu
era quello di sensibilizzare le persone rispetto a questo argomento e dare supporto alle vittime. Questa data è stata
scelta in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche massacrate per
ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, il 25 novembre del 1960.
Giornata, dunque per la
rivendicazione della essenzialità della donna e quindi della sua sacralità’,
nel determinismo di un equilibrio universale più che accettabile e la
necessità’ fondamentale della creatività’, intesa nel senso più alto ed ampio
del termine, come un’altrettanta insostituibile forza liberatrice e
costruttrice di quell’ equilibrio. Le donne, vittime della loro stessa capacità
di donare amore e odio, gioia e dolore, vita e morte; donne necessarie,
insostituibili, eppure centro di lotte, discussioni feroci, odi carnali ed
abbandoni celestiali, sangue ed estasi.
Intanto manifestazioni si
susseguono costanti, regolari, cadenzate, annuali, nel tentativo di azzerare il
numero delle vittime. In Italia dall’inizio dell’anno hanno perso la vita 104
donne, una ogni tre giorni, una mattanza, sempre più feroce, retaggio di una
cultura patriarcale, che poteva vita e morte sull’altra metà del cielo. Il
determinismo omicida, però, si fa sentire ovunque, in special modo in quei territori
dove vige la religione islamica, nei quali la donna è costretta a scomparire
sotto larghe vesti e stretti hijab, mentre nei territori assediati dalle
guerra, stupri, sevizie e massacri sono divenuti giornalieri, uno sport che
riduce gli uomini ad una specie senza nome, vergogna del genere umano.
Il Museo Città Creativa,
voluto fortemente dall’artista Ugo Marano, a pochi passi dalla cava di creta
dei Fratelli De Martino, per coltivare il sogno di creatività per i rioni
collinari, sicché il Museo nasce per valorizzare l'arte ceramica in ogni sua
forma e rappresenta uno spazio innovativo e dinamico nel quale si alternano
mostre e laboratori. Per molti anni è
stato diretto in maniera appassionata e professionale dalla Dott.ssa Gabriella Taddeo in quiescenza
da vari anni, ma che affiancherà, il nuovo direttore Dott.re Angelo Sirico , senza impegno lavorativo e solo per coordinare mostre.
Il direttore Sirico ha
scelto sapientemente la data del 25 novembre 2022 per riaprire al pubblico il
museo di Ogliara, funzionante, per un bel po’ di tempo in modo ridotto, sia per l’evento
pandemico, sia per dare spazio alla ristrutturazione dei locali, invocati da
tempo. Ora traslucidi hanno ospitato le
performance delle brave artiste: Annamaria
Panariello e Rosanna Di Marino i cui video pieni di simbolismo visivo, sul
tema della libertà, hanno suscitato nei presenti commozione. La lettura, poi,
delle poesie della poetessa Maria
Mammola hanno dato forza alle parole e la Prof.ssa e scrittrice Rosaria Zizzo ha rafforzato l’emozione
attraverso immagini scelte di donne maltrattate ed abusate, più la barbara
esecuzione subita delle sorelle Mirabal.
Una panchina laccata
rosso fuoco, simbolo del colore del sangue versato dalle donne, con la
spalliera foderata dal volto di Frida Kahlo, altra donna che è stata impegnata
contro la disparità di genere, affermando audacia, indipendenza, amore ed arte,
accoglie i visitatori nello spazio iniziale del museo. La panchina è stata
eseguita con precisione e piacevolezza dall’Associazione
Spazio Up Arte, nella figura del Presidente Dott.re Vito Egidio Ungaro.
Presente alla
manifestazione la Dott.ssa Adele Cavallo
che si occuperà di didattica all’interno della struttura e Tonia Willburger, consigliere al Comune di Salerno che anticipa la
costituzione di una rete museale con il Museo
Città Creativa di Ogliara, capofila.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu
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