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mercoledì 8 aprile 2020

E’ la mia città di Maria Serritiello





Non ho altre parole per descrivere il disorientamento per la pandemia che ha colpito l'italia ed il mondo. Un tempo senza tempo, il nulla opaco e solo poche azioni di sopravvivenza. Attesa e paura per la fine.Riusciremo a vivere ed a dimenticare?
(Sema)

                                                 E’ la mia città
di Maria Serritiello

E’ la mia città
che nuda s’aggira
senza fiocchi, merletti
e tacchi sull'asfalto.
Sospesa come in un quadro
appeso al muro,
luoghi assenti, rinchiuso l’uomo,
ma il giorno e la notte ci sono.

Da lontano il cane latra
e stride il gabbiano solo,
come in casa la vecchiaia.

La natura si riveste, ravviva i colori
e invita all'amore le gemme appartate
dall'incrocio del balcone.

I fiori nati, li cullo solo io,
vecchia madre e custode.

                               Maria Serritiello
8/4/2020

Tempo di Quarantena





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