Fonte:La Repubblica
È morto Nando Gazzolo, grande protagonista dello spettacolo italiano. Aveva 87 anni, da una settimana era ricoverato in una clinica di Nepi, alle porte di Roma. Attore teatrale, doppiatore e protagonista di sceneggiati televisivi, era noto al pubblico per la sua voce inconfondibile.
Gazzolo era nato a Savona il 16 ottobre del 1928 in una "famiglia d'arte": il padre Lauro era un attore e doppiatore, la madre Aida Ottaviani un'annunciatrice radiofonica, attore anche il fratello Virginio. Nando esordisce giovanissimo alla radio, debutta a teatro quand'è appena ventenne, con Antonio Gandusio, il successo arriva nel 1951 con l'Antonio e Cleopatra allestito da Renzo Ricci, confermato nel 1954 dal ruolo di Orazio nell'Amleto portato in scena da Gassman e Squarzina con il Teatro d'Arte Italiano.
Dagli anni Cinquanta, al teatro affianca l'attività di doppiatore e negli anni seguenti intraprende una brillante carriera televisiva che gli consente di conquistare una grande popolarità grazie a sceneggiati come Capitan Fracassa (1958), La cittadella (1964) e La fiera della vanità (1967), tutti diretti da Anton Giulio Majano, ai quali si aggiungono - fra gli altri - la fortunata serie italiana su Sherlock Holmes della quale è protagonista (1968), I Buddenbrook (1971), L'ultimo dei Baskerville (1968), La valle della paura (1968), Casa Cecilia (1982) fino all'ultimo Casa Famiglia 2 (2003).
E' con il film storico Costantino il grande (1960) che Gazzolo esordisce sul grande schermo, dove parteciperà a numerosi film di diverso genere, da Totò e Cleopatra (1963) a Un fiume di dollari di Carlo Lizzani (1966) a Il sottile fascino del peccato di Franco Salvia (2010). Ma è intenso anche il lavoro di doppiaggio cinematografico: l'attore presta la voce a David Niven, Michael Caine, Frank Sinatra, Yul Brynner, Marlon Brando, Robert Duvall, Donald Sutherland, Laurence Olivier, Clint Eastwood e tanti altri altri. Nel 1963 è la voce narrante di Il mulino del Po, lo sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi e nello stesso anno partecipa alla rassegna canora Un disco per l'estate. La sua popolarità è tale che viene ingaggiato da una celebre azienda produttrice di liquori per uno spot di Carosello che andò in onda per anni. Ma non ha mai dimenticato il teatro, dove ha continuato a lavorare fino al 2007.
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