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martedì 19 aprile 2011

"Prof comunisti, ragazzi fannulloni La parola torna a noi studenti"



VIVA LA SCUOLA


FONTE LA REPUBBLICA.IT


In cinquanta città italiane convocato lo Student Action Day. "Tra blitz e flash-mob vi sorprenderemo". E sarà anche la risposta "alle offese alla scuola arrivate dal presidente del Consiglio". E chiedono risorse per il diritto allo studio

Non è bastato il dietrofront, parziale, messo in scena ieri dal presidente del Consiglio. Le parole pronunciate sabato in un messaggio inviato a una riunione dell'Associazione nazionale delle Mamme, continuano a pesare. Gli "insegnanti comunisti" che "inculcano valori diversi da quelli della famiglia". Il "dovere per lo Stato di aiutare chi non vuole essere vittima dell'ideologia di sinistra". La scuola privata come cura per le distorsioni create da quella pubblica. Affermazioni criticate da insegnati, sindacati e studenti. E che hanno fatto dire a Pierluigi Bersani: "Presidente, perché non va lei direttamente a inculcare i valori
della famiglia, visto che se ne intende?".

Per lo Student Action Day, in prima fila l'Unione degli Studenti: "Le studentesse e gli studenti saranno in piazza in oltre 50 città italiane". L'obiettivo è dar vita ad azioni per preparare lo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 maggio. E "per ribadire il nostro no a questo modello di scuola e università, rivendicando la possibilità di riprendersi le scuole, i luoghi della formazione e di liberare un futuro in mano alla precarietà". Poi, le richieste: "Chiederemo risorse per il diritto allo studio, un vero welfare per scegliere i nostri percorsi di vita senza legami e il libero accesso alla cultura".

E la mobilitazione sarà anche l'occasione per parlare del progetto AltraRiforma. Una piattaforma programmatica elaborata dal basso, perché "non è pensabile continuare a mettere le mani sulla scuola pubblica, senza che le studentesse e gli studenti possano essere protagonisti delle riforme e dei cambiamenti della scuola". E la protesta non si ferma a domani. In mobilitazione anche altre associazioni studentesche. Come la Rete degli Studenti, che ha in cantiere una due giorni a Bologna, il 21 e 22 aprile. In programma "un'assemblea con studenti di tutta Italia". Per "rilanciare la protesta subito dopo le vacanze di Pasqua e in vista dello sciopero generale del 6 maggio".

Ecco l'elenco delle maggiori iniziative: i flash mob sono previsti a Milano, Monza, Torino, Genova, Piacenza, Trieste, Siena, Padova e Latina. Poi a Ragusa, Vigo Valentia, Trapani. A Napoli, sit-in davanti l'assessorato ai Trasporti e iniziative nella città di provincia. Stesso copione a Bari con un incontro all'esterno della sede della Regione Puglia. A Roma azioni in tutta la città. E cortei a Udine, Avellino e Caserta. Per Mariano Di Palma, portavoce dell'Unione degli Studenti: "Le parole del Presidente del Consiglio sono la dimostrazione delle politiche scellerate che vogliono distruggere e svuotare di senso i luoghi della formazione. A questo noi ciribelliamo. Il libero accesso alla cultura, un welfare studentesco e risorse reali per scuole e università sono i temi centrali per le studentesse e gli studenti di questo Paese".







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