Pagine

lunedì 11 aprile 2011

"Ho queste parole da offrirti: quanto sarebbe bello se ogni tanto ci scambiassimo poesie"


VIVA LA SCUOLA


FONTE:TISCALI NOTIZIE.IT
DI MARCO LODOLI

Pochi giorni fa, una persona mi ha regalato una poesia. Che gesto inconsueto, in questi tempi di ostilità indifferenziata, di antipatie brucianti, di sgambetti reciproci. Questo mio conoscente in giacca e cravatta non è un artista bohemien, lavora sodo tutto il giorno, manda avanti la baracca come tutte le persone di buona volontà: e però ha conservato un angolo di cielo nella mente, dove guardare quando il mondo si fa troppo stretto e grigio. “Tieni”, mi ha detto, e mi ha dato un foglio con queste pochi e preziosi versi:

Gli altri sono troppi per me.
di Mariangela Gualtieri


Ho un cuore eremita io.
Sono impastata di silenzio e di vento.
Sono antica.
Mi pento, ogni volta che vado lontano
dal mio stare lento, nella velocità della sera.

E io, che sono un frenetico, un ansioso, un divoratore di tempo, per un poco ho rallentato, almeno nella testa, ho lasciato che la sabbia scorresse senza fretta, ho preso fiato. E poi ho pensato: sarebbe bello se un giorno al mese tra amici e conoscenti e parenti ci si scambiasse poesie, proprio come pacche sulle spalle, per dire conta su di me, io ci sono e oggi ho queste parole da offrirti, e tu dammi le tue, le aspetto. Come ogni anno stiamo per entrare nella stagione dei grandi premi letterari, i romanzi incontrano la corruzione, la vanità, i soldi, la televisione, le spinte e gli spintoni. Ma la scrittura è altro, per forza deve essere altro, è un ponticello tra noi e le cose, un nulla che tiene uniti i frammenti, un’aria che apre nuove stanze. E allora dedichiamoci ancora alla poesia, regaliamo a chi vogliamo bene qualche verso importante, scriviamoli a penna su un foglio qualsiasi oppure stampiamoli con il computer, non importa.

Io ho scelto questo testo di Claudio Damiani, tratto dal suo libro più recente, “Poesie”, che ho tanto amato e per il quale ho provato a scrivere una prefazione:

Che bello che questo tempo
È come tutti gli altri tempi,che io scrivo poesie
come sempre sono state scritte,
che questa gatta davanti a me si sta lavando
e scorre il suo tempo,
nonostante sia sola, quasi sempre sola nella casa,
pure fa tutte le cose e non dimentica niente
- ora è sdraiata ad esempio e si guarda intorno –
e scorre il suo tempo.
Che bello che questo tempo, come ogni tempo, finirà,
che bello che non siamo eterni,
che non siamo diversi
da nessun altro che è vissuto è morto,
che è entrato nella morte calmo
come su un sentiero che prima sembrava difficile, erto
e poi, invece, era piano.


Mariangela Gualtieri

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena e si è laureata in Architettura all’IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammarturga. Fra i testi pubblicati: Antenata (Milano 1992), Fuoco Centrale (Bologna 1995), Nessuno ma tornano (Cosenza 1995), Sue Dimore (Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (Bologna 1996), Parsifal (Cesena 2000), Chioma (2001).



Claudio Damiani

è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo, in Puglia, da madre romana e padre toscano dell’isola d’Elba, e ha passato l’infanzia in un villaggio minerario, ora abbandonato, ai piedi del Gargano. Dall’età di cinque anni vive a Roma, dove ha studiato laureandosi in Lettere e dove lavora come insegnante in una scuola superiore. Nel 1978 pubblica le sue prime poesie su "Nuovi Argomenti". Nel 1980, con Beppe Salvia, Arnaldo Colasanti e altri, fonda la rivista romana "Braci" (1980-84), e collabora attivamente a "Prato Pagano". Nel 1987 esce la sua prima raccolta poetica, Fraturno (Abete Editore), alla quale seguiranno, nel 1994, La mia casa (Pegaso Editore, con prefazione di Emanuele Trevi, Premio Dario Bellezza), e nel 1997 La miniera (Fazi Editore, Premio "Carnet"- Il miglior libro dell'anno). Un suo testo teatrale - Il rapimento di Proserpina - viene rappresentato nel 1986 a Roma al Festival di Villa Medici. Nel 1992, con Fabio Sargentini, cura un’antologia di artisti e poeti contemporanei: Almanacco di Primavera. Arte e poesia (L'Attico Editore). Nel ’95, per l’editore Fazi, cura il volume: Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei. Sue poesie sono apparse in varie antologie (tra cui Des poétes in Italie, Liberté, n.213, 1994, Nuovi poeti italiani contemporanei, a cura di Roberto Galaverni, Guaraldi, 1996; Ci sono fiori che fioriscono al buio. Antologia della poesia italiana dagli anni Settanta a oggi, a cura di S. Caltabellota, F. Peloso e S. Petrocchi, Frassinelli, 1997; Contemporary Italian Poets, in Modern Poetry in Translation No. 15, King's College London, 1999), e quaderni collettivi (tra cui Poesia contemporanea. Secondo quaderno italiano, Guerini e Associati, 1992, con prefazione di Franco Buffoni


Nessun commento:

Posta un commento