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giovedì 1 marzo 2012

Lucio Dalla e la sua bella musica ci hanno lasciato


LUCIO DALLA

QUADERNO A QUADRETTI
RUBRICA DI MARIA SERRITIELLO

FONTE: VIRGILIO

La sua città, a cui aveva dedicato alcune delle sue più belle canzoni, piange il cantautore scomparso per un attacco cardiaco a Montreux. Avrebbe compiuto 69 anni tra 3 giorni. Lo sgomento di colleghi e amici. Dalle finestre di casa sua la musica delle canzoni più celebri. Il sindaco orgoglio bolognese nel mondo

ED ANCHE LUCIO DALLA SE N'E' ANADATO! L'AVEVAMO VISTO NON PIU' DI UNA SETTIMANA FA, A SANREMO, SCHIVO E SILENZIOSO CON IL SUO SPARTITO SOTTO BRACCIO, SALIRE SUL PODIO E INSOLITAMENTE DIRIGERE, PITTOSTO CHE CANTARE. "NANI'", ORA ULTIMA SUA CANZONE, CI DOVRA' FARE COMPAGNIA DA ADESSO IN POI E SENZA AGGIUNGERE, COME HA FATTO, UN SUO GORGHEGGIO.CONSIDERO NANI'LA PIU' BELLA MELODIA DEL FESTIVAL, PER QUELLA SUA INSITA TRISTEZZA, CHE PRENDE DOLCEMENTE ANCHE CHI L'ASCOLTA. LUCIO DALLA L'HA GORGHEGGIATA, QUALIFICANDO L'ESIBIZIONE, ASSIEME AL GIOVANE CANTANTE ,PER RENDERE CREDIBILE UN PRIMO AMORE MERCENARIO. UNA CANZONE CHE RINNOVA E CONTINUA LA VOCAZIONE DEL MELODRAMMA ITALIANO. LE SUE COMPOSIZIONI SONO NEL PATRIMONIO DELLA MUSICA ITALIANA, CARUSO E' IL PEZZO PIU' BELLO DEL NOVECENTO.

E PROPRIO "CARUSO" HA TOCCATO DOLCEMENTE IL MIO ANIMO IN UN PERIODO ALTALENANTE DELLA MIA VITA, TANTO DA SCEGLIERE IL PEZZO PER FARLO DANZARE AD UNA MIA GIOVANE AMICA- BALLERINA, ALL'INTERNO DELLA PRESENTAZIONE DELLA MIA ULTIMA RACCOLTA DI POESIA "QUANDO AMORE C'E'"

VOGLIO RICORDARLO COSI', MENTRE CANTA CARUSO, PIAZZA GRANDE, 4 MARZO 1943, ATTENTI AL LUPO E TUTTE LE ALTRE , SARANNO LA SUA VOCE E LA SUA MUSICA LA SOLA SCONFITTA DELLA MORTE.
MARIA SERRITIELLO



Voleva una grande scossa per la sua Bologna, Lucio Dalla, perché tornasse ad essere una grande città. Il celebre cantautore bolognese è stato stroncato da un infarto in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti, la mattina del primo marzo 2012, tre giorni prima del suo 69esimo compleanno. E oggi dalla sua casa di Bologna riecheggiano le note delle sue canzoni più famose, nella centralissima via D'Azeglio. Le persiane del grande appartamento sono chiuse, mentre dalle finestre del palazzo escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come Caruso e Canzone.

A Bologna ha dedicato alcune delle sue canzoni più famose, 4 marzo 1943, Piazza Grande. E chi non ricorda la strofa di Disperato erotico stomp, quella in cui Dalla cantava che «nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino» e che oggi il fenomeno di Tavullia Valentino Rossi ha ricordato in un tweet: «è una delle mie canzoni preferite.ciao Lucio».

Da ragazzino gli piaceva girare sui tetti della città emiliana, ha raccontato così, qualche settimana fa, in un'intervista a Il Corriere della Sera, quei tetti che per lui erano «i tetti più belli d'Italia». Ultimamente, però, la città non gli sembrava più allegra come quando era giovane, come quando a vent'anni poteva toccare con mano una grandissima realtà culturale e artistica, quando sotto le Due Torri si viveva di notte e si incontravano artisti italiani ed internazionali del calibro di Guccini, De André, Dario Fo, Chet Baker.

Lucio Dalla ha cominciato suonando il jazz per poi diventare uno dei cantautori italiani di riferimento, capace di spaziare dalla canzone politica a struggenti ballate notturne, fino al successo commerciale degli ultimi anni.

Sconvolti i colleghi e amici, che hanno a lungo collaborato con lui. Il concittadino Gianni Morandi, che lo aveva voluto a Sanremo, Ron e Francesco De Gregori: tutti lo piangono. Morandi in particolare, al Resto del Carlino, si dichiara «pietrificato», ricordando di essere andati insieme domenica allo stadio: «Stava benissimo».

Il sindaco del capoluogo emiliano Virginio Merola esprime il suo «profondo cordoglio e quello dell'amministrazione comunale tutta... il suo straordinario talento, la sua creatività e il suo genio senza eguali, sono motivo di orgoglio di Bologna nel mondo».

Altri illustri concittadini sono scossi e quasi senza parole. Tra gli altri Pupi Avati a cui era legato da lunghissima amicizia: «un dolore grandissimo», ha dichiarato il regista che, sotto choc per la notizia ha interrotto le riprese della serie tv Un matrimonio a Roma. Il presidente del Bologna calcio Albano Guaraldi, i tecnici, i giocatori, i dipendenti e i collaboratori «ricordano commossi un grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l'Italia abbia mai avuto». Anche il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, altro bolognese doc si dichiara «sconvolto per la morte di Lucio Dalla: amico che ha fatto sognare intere generazioni. Prego per lui perchè so che ci ha sempre creduto».

Dal suo entourage fanno sapere che non c'era stata alcuna avvisaglia. «Stava bene», comunicano dalla Midas Promotion, la società di comunicazione fondata da Michele Mondella. «Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate».



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