Pagine

mercoledì 21 marzo 2012

Addio all'ottimismo, profumo della vita di Tonino Guerra


Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande. »
(Tonino Guerra)

E' morto Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, famoso anche per i suoi spot pubblicitari diventati un vero e proprio tormentone con lo slogan "L'ottimismo è il sapore della vita!". La notizia della sua scomparsa è arrivata dall'Istituto di cultura italiana a Mosca, aveva 92 anni.

Guerra, nato a Santarcangelo di Romagna il 16 Marzo del 1920, era sposato con una russa e frequentava spesso la capitale della Russia. La sua carriera è iniziata nella poesia e nella letteratura, poi dal 1953 con il trasferimento a Roma è diventato subito uno dei più apprezzati sceneggiatori, lavorando con grandi registi del nostro tempo, italiani e non solo.

Con Federico Fellini collaborò per film come Amarcord, E la nave va, Ginger e Fred, con Vittorio De Sica per Matrimonio all'italiana con Michelangelo Antonioni lavorò in moltissime pellicole come L'avventura, La notte, L'eclisse e ottenne anche la nomination all'Oscar nel 1967 per Blow-Up.

Fu sceneggiatore apprezzato anche all'estero, dal russo Andrej Tarkovskij e dal registo greco Theodoros Angelopoulos.




Antonio Guerra detto Tonino (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – Santarcangelo di Romagna, 21 marzo 2012) è stato un poeta, scrittore e sceneggiatore italiano

Maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale viene deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf.

« Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo. »


Dopo la Liberazione si laurea in pedagogia presso l'Università di Urbino (1946), con una tesi orale sulla poesia dialettale. Fa leggere i suoi componimenti a Carlo Bo. Ottenuti riscontri positivi, decide di pubblicarli, a sue spese. La raccolta s'intitola I scarabocc (Gli scarabocchi); Bo ne firma la prefazione.

Diventa membro di un gruppo di poeti, «E circal de giudeizi» (Il circolo della saggezza), di cui fanno parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti.
Al 1952 risale l'esordio come prosatore con un breve romanzo, La storia di Fortunato. Nel 1953 si trasferisce a Roma, dove avvia una fortunata attività di sceneggiatore. Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi italiani del tempo (Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, ecc.). Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni, gli giungerà anche la nomination al premio Oscar nel 1967, per il film Blow-Up.

Negli anni ottanta torna in Romagna. Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro, che gli ha conferito la cittadinanza onoraria in riconoscenza dell'amore dimostrato nei confronti di questo territorio.

Qui ha dato vita a numerose installazioni artistiche. Si tratta di mostre permanenti che prendono il nome de I Luoghi dell'anima tra cui: L'Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L'Angelo coi baffi, Il Giardino pietrificato.

Una sua installazione artistica, "L'albero della memoria", è presente anche a Forlì, presso i Giardini Orselli.

Guerra divenne famoso presso il grande pubblico nel 2001, come testimone della catena di negozi di elettronica UniEuro, creando il tormentone dell'ottimismo, ripreso tra gli altri dal suo compaesano, e pronipote, Fabio De Luigi in un suo personaggio comico, l'Ingegner Cane.

Uno dei casi letterari più controversi degli ultimi tempi ha per titolo "Tonino Guerra wants to kill me", di Antonio Bigini.

Nel 2010, in occasione dei suoi 90 anni, riceve il David di Donatello alla carriera.

Il 10 novembre 2010 è stato insignito dall'Università di Bologna del Sigillum Magnum.

È il padre del noto compositore di musiche per film e sceneggiati Andrea Guerra. E' scomparso il 21 marzo 2012 nella sua amata Santarcangelo.






Nessun commento:

Posta un commento