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martedì 27 marzo 2012

Giovanna Marturano compie 100 anni


AUGURI DONNA GIOVANNA ONORE TUTTO ITALIANO



E' stata partigiana nella Brigata Garibaldi, ha organizzato ler donne durante la Resistenza, ha visto la galera fascista e il confino. A lei, e quelli come lei, dobbiamo la nostra libertà e la nostra democrazia


Giovanna Marturano (Roma, 27 marzo 1912) è una partigiana, antifascista e comunista italiana, nonché esponente di rillievo del movimento femminista

Nata a Roma da famiglia sarda, studio al Liceo classico Ennio Quirino Visconti nel rione Pigna e poi alla facoltà di architettura de La Sapienza, ma poi si ritirò poco dopo perché la sua famiglia nel 1936 si trasferì a Milano. Dopo il trasferimento a Milano divenne operaia e aderì al Partito Comunista Italiano che operava in clandestinità. Con l'arresto di uno dei suoi fratelli nel 1938 venne schedata dalla come "sovversiva" e scontò un mese di carcere per propaganda antifascista[1], nel 1941 a Ventotene sposò Pietro Grifone durante il suo confino durante il fascismo. Nel 1943 operò come staffetta partigiana all'interno delle Brigate Garibaldi, anche al fianco di suo marito Pietro Grifone che, dopo lunghi anni di detenzione per antifascismo, era stato liberato e rischiava la fucilazione. A guerra finita continuò la militanza politica, conciliandola con una vita familiare impegnata dai suoi due figli Carlo e Anna, e continuando ad aiutare il marito Pietro, che aveva assunto incarichi politici di grande responsabilità, divenendo parlamentare del PCI ed uno tra i fondatori e dirigenti del movimento dei contadini nel Sud d'Italia, nel quale si distinse per moderazione e lungimiranza. Dopo la Liberazione è stata insignita della medaglia di bronzo al valor militare per il suo contributo alla Resistenza,avendo operato come staffetta all'interno delle Brigate Garibaldi. Successivamente fu nominata responsabile dell'archivio del PCI.
É presidente onorario dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) della provincia di Roma ed è costante negli ultimi anni la sua attività politica come memoria della resistenza. Ha affermato, durante la celebrazione per la Festa della Liberazione del 2011 a Porta San Paolo a Roma, "ho 99 anni non voglio morire sotto Berlusconi"






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