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mercoledì 7 marzo 2012

4° Festival Nazionale “TeatroXS” Città di Salerno



FONTE:LAPILLI SALERNO.EU
DI MARIA SERRITIELLO

Salerno. Sei spettacoli, di sabato alle ore 21,15 e la domenica alle ore 19,00 andranno avanti fino al 22 aprile 2012, al Teatro “A. Genovesi” per la 4a edizione del Festival Nazionale “TeatroXS” città di Salerno.



La manifestazione, unica in Italia, iniziata il 25 febbraio u.s., ha la caratteristica di far partecipare alla rassegna opere teatrali, con non più di cinque personaggi. Il numero esiguo di interpreti non deve ingannare, perché “Teatro XS” non è il teatro da salotto e non è neanche un teatro con poco contenuto, ma è solamente contenuto in uno spazio piccolo, come lo è, per l’appunto, il Teatro Genovesi.

Anche la quarta edizione è stata organizzata dalla Compagnia dell’Eclissi in collaborazione con la facoltà di lingue e letterature Straniere (Corso di Laurea in Discipline delle Ari Visive della Musica e dello Spettacolo D.A.Vi.Mu.S.) dell'Università di Salerno, della U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro) e delle Soroptimist di Salerno, con il contributo e il patrocinio del Comune di Salerno, della Provincia di Salerno, dell’Ente Provinciale per il Turismo, del Teatro Pubblico Campano e di altri Enti.

A premiare, il 22 aprile 2012 con inizio alle ore 19,00 la compagnia vincitrice della rassegna sarà una qualificata giuria, composta dal Presidente: Caterina Cimino, preside dell’ITSSE “A. Genovesi”, Giuseppe Gentile, docente Università di Salerno; Gianfranco Casaburi, preside dell’Istituto Alberghiero “Virtuoso”; Licia Amarante, regista; Pina Russo Pirollo, presidente Soroptmist Club di Salerno; Carmela Tavernise, past president Lyons Hyppocratica Civitas; Lucia D’Agostino, giornalista de“Il Roma” ed in rappresentanza della compagnia dell’Eclissi: Alfonsina Caputano, giornalista de “la Città”; Flavia Palumbo e Andrea Iannone.

Il Programma delle sette serate

Sabato 25 febbraio 2012 - ore 21,15

Accademia “F.Capogalliani” di Mantova

La Regina e il suo Giullare

di Fausto Bertolino

Regia di Mario Zolin







Domenica 4 marzo 2012 - ore 19,00

Compagnia Stabile Teatro Mio di Vico Equense (Na)

“Ferdinando”

di Annibale Ruccello

Regia di Salvatore Guadagnuolo





Domenica 18 marzo 2012- ore 19,00

Teatro delle Forchette di Forlì

“La Tempesta”

William Shakespeare

Regia e adattamento di Stefano Naldi



Domenica 25 marzo 2012 - ore 19,00

Teatro Impiria di Verona

“Il cielo lassù”

di Massimo Totola

Regia di Massimo Totola



Domenica 1 aprile 2012 - ore 19,00

I Cattivi di Cuore e Teatro del Banchero di Imperia

“From Medea”

di Grazia Verasani

regia di Gino Brusco



Domenica 15 aprile 2012, ore 19,00

La vita non è un film di Doris Day”

di Mino Bellei

Regia di Claudio Bellanti



Domenica 22 aprile 2012 - ore 19,00

Serata di Premiazione



L’ambizioso progetto, “Teatro XS”, esclusivo nel Mezzogiorno, ha avuto inizio sabato scorso con l’Accademia Teatrale dei Campogalliani di Mantova, che hanno rappresentato “ La Regina ed il suo Giullare” di Fausto Bertolini, adattamento teatrale e regia di Mario Zolin.

Commento

70 Minuti senza interruzioni e due singolari attori: Francesca Caprari e Claudio Solda’ hanno creato, la giusta attenzione, nella la prima rappresentazione della rassegna, che ha affrontato, attraverso la metafora teatrale, il rapporto tra potere ed arte. Il dialogo serrato fra l’imperiosa Regina Elisabetta I d’Inghilterra e l’infingardo giullare, non consente nessuna distrazione, tutto ciò che si dicono contribuisce a delineare la fisicità forte del potere e l’abile arguzia dell’arte. La scena è scarna, un fondale nero guarnisce lo spazio e due oggetti essenziali, il trono e la cassapanca, stanno a rappresentare un chiaro riferimento simbolico e cioè il comando e la schiavitù. Non a caso, durante la rappresentazione, il giullare sparisce più volte nel baule, nascondendosi al potere ottuso della regina, a volte, però, è la regina stessa a spingerlo nel nascondiglio, come ogni tiranno fa verso chi si oppone. Ma quando lui esce da quel baule, saranno guai anche per Elisabetta I, accomodata con sfregio sul trono di legno, che guarda dall’alto in basso l’arte e vuole ascoltare ciò che il giullare, tra buffone e saggio, ha da dire su di lei. Sempre in bilico fra la vita e la morte, l’erudito menestrello non rinuncia a dire le mezze verità, l’intera, se vuole conservare la vita, è costretto ipocritamente a nasconderla. La regina, però, conosce il suo linguaggio, sa che infidamente il giullare dice il falso, ma ha bisogno di misurarsi con l’ arte per affermare, una volta in più, il suo potere. “Guardiaaaaaa”, è ogni volta il richiamo, opportunamente amplificato dal mixage sonoro, che rende l’idea della superiorità indiscussa di cui lei è padrona. E poi, in alcuni passaggi della metafora teatrale, il trono di legno acquista una simbologia di rilievo, trasformandosi disinvoltamente da appoggio regale a ceppo per decapitazioni, una chiara allusione a ciò che si va incontro, scontrandosi con il potere. Ma l’arte, la sublime arte espressa con l’ironia e la satira, la fa in barba alla forza cieca e nel duello verbale dei due, non ne esce vittoriosa, certo potrà chiamare ogni volta “Guardiaaaaa” e stoppare fisicamente l’artista, ma mai il suo animo, perché l’arte, quella vera, è assoluta libertà. Così nemmeno l’eccelsa Elisabetta I d’Inghilterra può sottomettere definitivamente Calabacillas, anzi dovrà forzatamente assoggettarsi ad un connubio metastorico e simbolico, ad un’interdipendenza necessaria perché è l’arte e nessun altro a raccontarle il potere.

Gli Attori

Due interpreti eccezionali per uno spettacolo di grande impegno recitativo: Francesca Caprari, nei panni della regina Elisabetta I, è dosata, superba e regale nell’esprimere il potere ma anche diffidente e autoironica, perfetta la recitazione, nel dare la sua voce al potere. Claudio Soldà, il cortigiano adulatore, si è mosso in scena con gradevole disinvoltura, padroneggiando, con il corpo scattante e la recitazione opportuna, i passaggi salienti di un pezzo non certo facile. 70 minuti scenici, laboriosi per entrambi.

L’Autore

Fausto Bertolino, nativo di Pegognaga (Mantova).

Laurea in filosofia estetica Università di Bologna. Master triennale in psicologia del profondo, Statale di Milano. Corsi di regia, presso l’Accademia del “Piccolo di Milano” e Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. E’ stato assistente di Federico Fellini e Bernardo Bertolucci.



Maria Serritiello
www.lapilli.eu

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