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martedì 27 marzo 2012

La donna morta a Barletta è stata intossicata da nitrito di sodio


Fonte:Virgilio Notizie

L'ipotesi dei medici legali dopo l'autopsia. Il conservante somministrato al posto dell'innocuo sorbitolo



Teresa Sunna è stata uccisa dal nitrito di sodio, somministratole al posto del sorbitolo per effettuare un test sulle intolleranze alimentari. E' questa l'ipotesi a cui sono arrivati i medici legali incaricati dalla procura di Trani di effettuare l'autopsia sul corpo della ragazza. I professori Gianfranco Divella e Roberto Gagliano Candela hanno analizzato i campioni sequestrati nel laboratorio dello studio medico dove la ragazza stava per sottoporsi all'esame e si sono subito accorti che in quelle fialette c'era nitrito di sodio, un conservante che si usa principalmente per la carne assai tossico per l'uomo, invece dell'innocuo sorbitolo.

Ora il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo e il sostituto Michele Ruggiero stanno cercando di ricostruire la filiera di vendita per bloccare altre partite alterate e capire dove c'è stato quello che gli inquirenti chiamano "un tragico errore". L'ipotesi più probabile è che il guaio sia stato combinato dalla ditta di Belfast dalla quale il dottor Ruggiero Spinazzola aveva comprato il finto sorbitolo: si tratta di un'azienda che vende sostanze chimiche via Internet e probabilmente hanno scambiato il materiale. Più difficile che invece il problema sia alla fonte, e cioè alla ditta di Rovigo che nel 2010 ha venduto il sorbitolo in Irlanda. Grazie alla collaborazione di E Bay la procura di Trani e gli uomini della Polizia postale hanno già individuato 25 acquirenti che in Francia, Belgio e Inghilterra hanno acquistato sorbitolo dall'Irlanda. Tramite gli Ip forniti da E Bay stanno cercando di contattarli per evitare che vengano utilizzati. Contemporaneamente è stata allertata la polizia inglese come quella irlandese che hanno avviato in tutta fretta le indagini.

"Attenzione ai pacchi da cinque chili di sorbitolo venduti su Internet e provenienti dal Regno Unito", è l'appello lanciato dal procuratore capo di Trani, Carlo Maria Capristo. E Bay ha invece bloccato ieri la vendita di sorbitolo in tutto il mondo, assicurando la massima collaborazione alle indagini. "Siamo addolorati e vicini al dolore della famiglia della ragazza - ha fatto sapere la società di acquisti on line - Le vendite resteranno interdette fino a ulteriori chiarimenti: deve essere chiaro che il sorbitolo è un sostituto dello zucchero ed è una sostanza che può essere legalmente venduta anche on line".

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