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giovedì 6 ottobre 2011

“Bailatango” all’Arcara di Cava dei Tirreni



FONTE:WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO

La serata “Bailatango” di venerdì 30 settembre, all’Arcara di Cava dei Tirreni, ha avuto come attrazione particolare, oltre ad un gustoso menù a base di pietanze argentine, bravi ballerini: Antonella e Fabiano e l’esibizione di speciali maestri di tango: Dina del Gaiso e Donato Marzano. Miguel Angel Zotto, uno dei tre più grandi ballerini di tango al mondo, ha detto della danza sensuale che, al momento, c'è spazio anche per l'improvvisazione per quante emnozioni suscita. Le considerazione del ballerino argentino cadono a proposito sulle figurazioni dei due eccezionali tangheri che hanno letteralmente affascinato i commensali con una perfetta esibizione. La serata dell’Arcara che ha miscelato musica e danza è proseguita con un appropriato recital di versi: “Al mio tanguero”, “Tango for”, “Sotto la pioggia” (Eugenio montale), “Tango” (Borges), “Rosa de tango” (Rubistein), recitati da Milva Carrozza. Ha presentato la serata Alfonso De Rosa. L’organizzazione è stata curata da: Marisa Annunziata.

Per saperne di più

Il tango nasce nell’Argentina come espressione popolare e successivamente diviene una forma artistica, che comprende musica, danza, testo e canzone, anche se è evidente che, sia nei suoi testi che nel suo carattere culturale, il tango è un elemento inscindibile con le realtà di Buenos Aires, Rosario e Montevideo e la sua periferia della seconda metà dell'800. Il tango utilizza per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato o forse popolarizzato dal musicista tedesco Heinrich Band, il bandoneon, uno strumento musicale diatonico simile alla fisarmonica o all'organetto. Essendo diatonico si ottengono note differenti con la stessa combinazione di tasti, a seconda che il mantice venga compresso o dilatato. Pur essendo una musica molto sincopata, non utilizza strumenti a percussione ed anche gli altri strumenti adoperati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche.

I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni '30 e '40, Anibal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli , Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro, sono tutti figli d’italiani (gli argentini in generale sono figli d'immigranti, e l'urgenza di trovare una propria identità spinse il Tango alla sua comparsa non solo come semplice musica ma come un pensiero che si balla). Lo stesso compositore e direttore d'orchestra Astor Piazzolla aveva il padre pugliese.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

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