Pagine

domenica 7 aprile 2013

Il Teatro Impiria di Verona con" America"dà il via alla V Edizione Teatro XS Salerno


TEATRO XS

Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Al via dal 24 marzo, per terminare il 5 maggio, serata conclusiva, presso il Teatro Genovesi di Salerno, la V edizione "Teatro XS", la kermesse annuale, unica in Italia, organizzata dalla Compagnia dell'Eclissi con l'apporto della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Corso di Laurea in Discipline delle Arti Visive della Musica e dello Spettacolo D.A.Vi.Mu.S.) dell'Università di Salerno, della U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro) e delle Soroptimist di Salerno. Con "Teatro XS" si indicano pezzi teatrali di contenuto, rappresentati in uno spazio piccolo, quale quello  del  Teatro Genovesi.  "Teatro XS", esclusivo nel Mezzogiorno, ha avuto con "America" di Raffaello Cantieri, unico interprete Guido Ruzzenenti del Teatro Empiria di Verona, accompagnato da un duo musicale di eccezionale bravura
La trama
Giovanni, all'inizio del secolo scorso, dalla Lessinia, zona delle Prealpi della provincia di Verona, emigra in America,  come ha fatto tanta parte degli italiani, cercando fortuna. La trova in California, in una zona desolata di Hollywood con il duro lavoro di cowboy e con un "si" per procura, anche la moglie. Dal matrimonio nascono sei figli, la vita scorre serena, il lavoro è faticoso e la nostalgia per la patria lontano, di tanto in tanto si fa sentire, gli mancano la neve ed il silenzio. Ha una bella casa, una moglie affettuosa e gentile, potrebbe guardare con sicurezza l'avvenire per sé e per i suoi cari, quando la peste delle vacche lo getta nella disperazione ma non gli vieta di ricominciare e continuare imperturbabile la sua storia. A raccogliere il testimone è  il figlio Lindo che  diversamente dal padre non ha alcuna intenzione di fare il cowboy, anzi gli è insopportabile il cattivo odore delle vacche. Si sente americano al cento per cento e non  conoscendo la terra di suo padre, le sue origini hanno radice profonda nella terra in cui vive, tanto da combattere mafia e delinquenza, con la divisa da poliziotto. La saga continua ed il figlio di Lindo e nipote di Jaco sul finire degli anni '60, dopo aver condiviso le agitazioni di un'epoca dalle grandi trasformazioni, realizzerà una fortuna con il riciclo dei rifiuti urbani. John, poi,verrà in Italia, per conoscere le sue radici, viaggio che suo nonno aveva sempre sognato ed intenderà il silenzio e guarderà ammaliato la neve.
Commento
"America" per la regia accorta ed originale di Andrea Castelletti del Teatro Impiria di Verona, si é subito imposto e  direttamente, nell'unico tempo teatrale, con il pubblico che ha molto gradito la performance . Ognuno dei presenti ha trovato, nell'equilibrato spettacolo, un pezzo attinente alla sua storia personale, vuoi per come si è svolta la propria vita, l'emigrazione, infatti, è un tema che agli italiani non è sconosciuto e vuoi per l'intrinseca poesia che aleggia discreta su tutta la rappresentazione. La scena rimane sempre la stessa ed in ombra, ma ben visibile è la catasta di sedie che, composta e scomposta, raffigura, in modo originale, personaggi e scenari. Tre generazioni con le proprie peculiarità storiche, di costume e di desideri si alternano nel racconto, trovando frammenti di memoria collettiva. La semplicità delle parole "un vestito nuovo e qualche piccola donna da tenere tra le braccia" dice il capostipite Jaco, fa in modo che il pezzo scritto da Raffaello Canteri, il bravo autore presente in sala, sia compreso facilmente, anzi sia condiviso anche  per le strepitose  musiche che hanno accompagnato le azioni svolte in scena. Bravissimi i cantori, Acustic Duo, nelle persone di Stefano Bersan e Antonio Canteri. Ottima anche la selezione country e i brani proposti tratti dall'anthology  of American Folk Music . Su tutto Lui, Guido Ruzzenenti, un gigante, per come ha saputo mantenere la scena, interpretando con invariata bravura i tre personaggi- simbolo delle tre generazioni, prese in esame dall'autore. America, con il suo viaggio verso la terra promessa , in cerca di una vita possibile,  ci appartiene e Guido Ruzzenenti con la sua intensa interpretazione  ci ha regalato un'emozione forte e così insieme a lui siamo entrati nel racconto, per essere di volta in volta, ora il volitivo Jaco, ora l'onesto  Lindo ed ora  il realistico John.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu







Nessun commento:

Posta un commento